Top Gear's Top 9: le più bizzarre due volumi sportive giapponesi
Il mercato giapponese dell'auto ha molte nicchie. Una che ci piace da morire è quella della hot hatch più particolari.
01 Nissan Pulsar VZ-R N1
Probabilmente conoscete tutti la Nissan Pulsar GTI-R, l'Integrale giapponese. E potreste avere familiarità con l'Almera GTI con specifiche europee, a cui questa vettura più o meno assomiglia. Ma anche l'N1 ha un suo perché.
Questa è fondamentalmente una “auto tutto motore”: utilizza un quattro cilindri da 1,6 litri messo a punto fino a sviluppare 200 CV senza turbo in vista, i suoi 8.600 giri al minuto e 124 CV/litro che rivaleggiano con quelli di una moderna Ferrari. Ah, e pesa 1.090 kg. Pensatelo come una 306 Rallye in salsa JDM, con una grafica goffa e un'erogazione di potenza da paura. Trovane uno in vendita e quasi certamente non utilizzerà il suo propulsore originale. Indovinate perché...
02 Honda City Turbo II
Pensate che l'Almera sia strana? Allora vi presentiamo questa Jazz creata per il mercato domestico, una city car degli Anni 80 con un piccolo turbo da 1,2 litri spremuto per un picco di potenza di 110 CV. Ma la potenza media in un corpo Lemon & Herb non è in realtà la cosa più eclatante della City...
Quando apri il portellone posteriore si palesa una specie di tender, un motorino da 50 cc che si infila nel bagagliaio. Sì, se per qualche motivo trovi la città un po' troppo trafficata, allora accosta, apri la tua Honda Motocompo e usa i suoi potenti 2,5 CV per completare il tuo viaggio. Ci abbiamo provato ed è un asso nella manica notevole.
Foto: Bring a Trailer
03 Suzuki Alto Works
Familiare a chiunque abbia combattuto nei primi giochi Gran Turismo, questa era spesso l'unica macchina che ci si poteva permettere con il gruzzolo disponibile. Come un paio di altre in questa lista, è una hot hatch realizzata secondo le normative delle kei car, il che significa che il suo passo rivaleggia con quello di un pattino a rotelle e la potenza è limitata a 64 CV. Anche se puoi avere la trazione integrale, i 32 CV per ruota motrice fanno sorridere.
Ma a differenza delle altre kei car presenti in questa lista, la Alto è ancora prodotta fino ad oggi, giunta alla sua ottava generazione. Tuttavia, è solo l'originale ad avere la decalcomania che vedi sopra.
04 Daihatsu Cuore Avanzato TR-XX R4
Ecco un'altra kei car hot. Questa però è stata importata nel Regno Unito per un breve periodo alla fine degli anni Novanta. Ottimo-! Se ti prendi un secondo per decodificare un nome che pare un codice di sicurezza bancari, scoprirai anche che è a quattro ruote motrici. È una specie di macchina da rally tascabile!
Ok, forse no... ma con soli 750 kg da muovere, non è più lenta di una moderna Suzuki Swift Sport. Almeno fino a 100 km all'ora.
05 Subaru Vivio RX-R
La nostra terza e ultima kei car è un'auto ad alte prestazioni Subaru turbo che non è una Impreza. Esistono. Davvero. E la RX-R è stata una vera e propria macchina da rally, con cui ha gareggiato il vero Colin McRae. Almeno fino a quando non si è schiantata.
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Vuoi una curiosità per impressionare i tuoi amici con un quiz da pub? Il nome "Vivio" deriva dalla conversione delle cifre della sua piccola cilindrata di 660 cc in numeri romani: VI-VI-O. Non ti siamo mai sembrati più fighi di così, vero?
06 Nissan March Super Turbo
Sì, questa è la trisavola della Micra. Ma proprio come la nonnina con una fiaschetta e alcune fotografie imbarazzanti infilate nella borsetta, è una Micra sfacciata. Quella presa d'aria potrebbe sembrare ottimistica a prima vista, ma sta disperatamente cercando di raffreddare un motore da 930 cc dotato sia di compressore che di turbocompressore. Rileggi il suo nome che appariva banale e ti renderai conto di quanto sia letterale.
Sì, come le auto da corsa Lancia dell'epoca, questa Micra – alias March – era dotata di doppia sovralimentazione molto prima che la VW la introducesse nelle Golf. Come la maggior parte delle auto in questo elenco, la potenza modesta (110 CV) ha come contraltare un peso ridotto (740 kg), con conseguenti prestazioni relativamente brillanti. Per la cronaca esisteva anche una versione da corsa...
07 Toyota Corolla T Sport Compressor
Quando Toyota lanciò la Yaris GRMN un paio di anni fa, era giusto supporre che il suo motore sovralimentato da 1,8 litri fosse preso in prestito da una Lotus Elise. Eppure un propulsore molto simile in realtà era apparso ben più di un decennio prima nella parte anteriore di questa Corolla e anche con un pizzico di potenza in più.
Perché nessuno se lo ricorda? Perché nonostante avesse una potenza di oltre 215 CV, il resto dell'auto era abbastanza dimenticabile. Solo 250 esermplari in run-out hanno beneficiato del compressore,
08 Mitsubishi Colt Ralliart Version R
Potresti ricordare la Colt CZT. È stata venduta dieci anni fa in Europa come valida rivale turbocompressa della RenaultSport Twingo e dei suoi simili. Ma era tutto molto basic per una hot hatch: tre porte, cambio manuale e non abbastanza strana da occupare un posto in questa lista, anche se il suo restyling ha visto il muso della Lancer Evo X innestato senza grazia su una berlina molto piccola.
Nell'emisfero orientale si trova una sua sorella molto più esoterica: cinque porte, una trasmissione CVT opzionale, altri 15 CV e un'etichetta "Versione R" che sembra un adesivo posticcio comprato su eBay e appiccicato sul retro di una base. Lei invece è una cosa reale e da un certo punto di vista la adoriamo. Manuale però, per favore.
09 Nissan Note e-Power Nismo S
Ecco un'altra Nissan, azienda solitamente mainstream che invece ha ottenuto tre citazioni nella nostra carrellata. Ma la cosa ancor più strana dell’auto che stai guardando qui è che in realtà è mainstream, dato che nasce sulla di una delle auto più vendute in tutto il Giappone.
Nissan è un po’ meno attenta a dove attaccare i badge Nismo al di fuori dell’Europa e quindi si trova pure su una piccola monovolume ibrida come questa. Una piccola monovolume ibrida con sospensioni più rigide e pneumatici Yokohama, utili a scaricare a terra i suoi vertiginosi 136 CV alla strada.
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