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Tutte le Maserati Quattroporte della storia: quale è la migliore?

Una delle berline più celebri va in pensione. Ripercorriamo la sua evoluzione per vedere come le cose sono cambiate nel corso degli anni

Top Gear Team
Pubblicato il: 11 ago 2024
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Il fatto che le berline veloci a quattro porte siano cool mette d'accordo un po' tutti. E molti concordano anche sul fatto che la Maserati Quattroporte meriti la nomination a migliore ammiraglia della storia. Per oltre 60 anni, è stata il salotto viaggiante perfetto per le persone altolocate che si spostavano avanti e indietro, indipendentemente dal fatto che la destinazione fosse un party aristocratico o una noiosa riunione finanziaria.

Ma con il recente annuncio dell'uscita dalla catena di montaggio dell'ultimo esemplare, la Quattroporte Grand Finale, abbiamo pensato che fosse il caso di ripercorrere la storia di questo modello. E allora ripartiamo dall'inizio...

Quattroporte I (1966-1969)

Tutto cominciò con questa: la Quattroporte I. Aveva il nome in codice "AM107" ed è stata prodotta per oltre sei anni durante gli anni Sessanta. La sua gamma motori offriva in alternativa due V8, con cilindrata da 4,1 o 4,7 litri. Una buona scelta, senza dubbio, dato che questo era un periodo in cui le autostrade europee si stavano sviluppando e una berlina veloce e bella era il modo ideale per macinare chilometri... anche se si dice che ne siano state prodotte solo 230.

Quattroporte II (1974-1978)

Arrivò poi la seconda generazione a sei cilindri, che superò di poco il numero di produzione della sua progenitrice. Anche la velocità massima aumentava, da 230 a 255 km/h. Il design mostra una revisione sostanziale, con gruppi ottici più grandi piazzati su entrambe le estremità di una carrozzeria ancora più lunga. La forma più convenzionale forse non è così piacevole alla vista, ma non puoi ignorare il fatto che questa macchina può superare la maggior parte delle moderne berline tedesche ad alte prestazioni. Sorvoliamo sull'esistenza dei limitatori, OK?

Quattroporte III (1979-1990)

Ah, il terzo atto. Progettata dal talentuoso Marcello Gandini e da Italdesign, questa Quattroporte ha segnato un ritorno ai V8, anche se ci sono voluti quasi tre anni di progettazione prima che venisse effettivamente messa in vendita. Quell'attenta riflessione ha dato i suoi frutti, però, poiché Maserati ne ha venduti più di duemila pezzi prima di cessare la produzione, dopo 11 anni di presenza in listino. Le novità comprendevano il servosterzo e un telaio ancora più grande. L'enorme abitacolo era costruito con gran profusione di legno e pelle, con risultati molto apprezzati dalla gente all'epoca.

Quattroporte IV

Il successo della terza generazione ha significato che Gandini ha ricevuto ancora una volta le redini del design, il che ha portato a qualche curva in più e a un frontale più moderno. Continuando con la configurazione a motore anteriore e trazione posteriore, gli acquirenti potevano ora scegliere fino a tre diverse opzioni di motore (due V6 e un V8) da abbinare a una trasmissione automatica a quattro rapporti o manuale a sei velocità. Stava iniziando a diventare un'auto davvero versatile, la Quattroporte, e traeva vantaggio dal fatto che la Fiat aveva acquisito la Maserati tramite la sua proprietà della Ferrari. Ciò aveva porta a... un vero e proprio controllo di qualità, una cosa utile (anche se non del tutto risolutiva) visti i precedenti...

Quattroporte V (2003-2012)

Arriviamo ora al membro più noto della famiglia, che oggigiorno si può acquistare a prezzi molto allettanti. Grazie alla partnership con la Ferrari la Maserati aveva adottato il fantastico V8 aspirato "F136", quindi la Quattroporte aveva ora un altro asso nella manica: una colonna sonora adeguata. Con questa serie la Quattroporte ha iniziato a diventare una super berlina per gli amanti della bella guida e ha raggiunto il suo apice con l'ammaliante "GTS". Sì, stiamo parlando della stessa che probabilmente stai immaginando in questo momento...

Quattroporte VI (2013-2024)

Ecco l'atto conclusivo, la macchina che negli ultimi 10 anni ha attraversato le strade illuminate al neon fino ai bar Martini e ha portato gli uomini d'affari ai festini, riscuotendo un indubbio successo. Nella sua forma più potente, la Quattroporte VI può anche superare i 320 km/h e dare del filo da torcere a quasi tutte le altre super berline sulla Terra. La citata Grand Finale decreta la fine della leggendaria stirpe e con lei si chiude anche l'epopea delle Maserati con il motore V8.

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