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Guida
Come è da guidare?
Non è possibile rispondere a questa domanda in maniera sbrigativa e questo per un motivo molto semplice. La Alfa Romeo Tonale 1.3 280CV PHEV AT6 Q4 Veloce è una macchina che soffre di una innocua forma di sdoppiamento della personalità. Anzi, a voler essere precisi, in lei convivono più anime. Il selettore delle modalità di guida, il classico manettino DNA, si rivela tra le mani del pilota una specie di bacchetta magica, capace di cambiare pelle alla vettura con una rotazione di pochi gradi. Vediamo allora quali sono le quattro anime della Tonale.
La prima è quella della elettrica da città, che viene fuori con il selettore sulla A di Advanced efficiency. Con i suoi 453 cm di lunghezza la Tonale non è certo il proverbiale elefante in una cristalleria una volta che si trova nei centri storici. La Casa parla di una autonomia elettrica di 82 km nel traffico e 69 nel ciclo misto WLTP. Come sempre il dato è ottimistico, ma una cinquantina di km a zero emissioni locali e nel silenzio più assoluto sono alla portata di tutti.
Una volta girata la rotellina sulla N di Normal ecco venir fuori la Tonale passista. Con l’elettronica a fare da direttore d’orchestra i due motori duettano spingendo a turno o all’unisono. Delle partenze si occupa di norma l’elettrico, che passa quindi il testimone a quello termico, pronto però a rientrare in causa nel caso che il guidatore affondi con decisione il piede destro. La silenziosità è garantita anche alle andature autostradali e l’assetto digerisce senza fatica lo sconnesso. Alla faccia dei cerchi oversize e dei pneumatici ribassati, quest’Alfa non si formalizza se c'è da mettere il muso sugli sterrati e non ha neppure paura di bagnarsi le ruote.
Ok, ma le prestazioni?
Sono molto brillanti e per gustarle a fondo serve un'altra piccola rotazione, verso la D di Dynamic. I dati dichiarati parlano chiaro. Il motore turbo benzina che si trova sotto il cofano ha una potenza massima di 180 CV e una coppia di 270 Nm. Ad affiancarlo è un motore elettrico posteriore da 90 kW, che porta la potenza totale di sistema a 280 CV. Grazie alla loro interazione la macchina scatta da 0 a 100 in 6,2 secondi. È un tempo che fino a qualche anno fa era appannaggio esclusivo delle sportive DOC. Al di là dei numeri, comunque, al volante di questa Tonale c'è sempre la sensazione di avere risposte tanto brillanti quanto progressive. Sta a chi guida decidere se delegare la selezione delle marce ai microchip o darsi al fai-da-te con il cambio, per una guida ancora più coinvolgente.
E tra le curve come va?
Di solito il passaggio da un motore endotermico a un sistemo ibrido plug-in comporta qualche problemino, legato all'aggravio di peso. Nel caso della Alfa Romeo Tonale 1.3 280CV PHEV AT6 Q4 Veloce l'adozione delle batterie e del motore elettrico non provoca crisi di rigetto. Anzi, si può dire quasi che abbia un affetto benefico. Il pacco degli accumulatori ha una massa tutto sommato ragionevole ed è sistemato in basso, non troppo arretrato. Tutto ciò porta a un'adeguata distribuzione del peso e colloca il baricentro in un punto strategico, non troppo distante dal suolo. L'assetto si rivela dunque neutro, a vantaggio della sicurezza di marcia e del piacere di guida.
La Alfa Romeo Tonale 1.3 280CV PHEV AT6 Q4 Veloce dispone poi di serie delle sospensioni adattive Alfa dual stage. Con il manettino su Dynamic, basta una pressione sul pulsante al centro della rotella perché l’elettronica imposti un setteggio più controllato e rigido per l'assetto. Con questo driving mode la Tonale diventa molto più composta e neutra. Il beccheggio e il rollio si riducono drasticamente e la macchina si dimostra più incisiva, pronta a rispondere ai comandi di uno sterzo molto preciso. Una volta nel misto si può apprezzare pure il lavoro fatto dal torque vectoring. I microchip dosano con il bilancino la coppia su ogni singola ruota, per dare da una parte la motricità necessaria e dall’altra le sensazioni di guida che per tradizione cerca chi sceglie il marchio Alfa Romeo.
C'è qualcosa che non va?
Lo sterzo appena nominato fa sembrare la Tonale docile e reattiva ai comandi ma ha un piccolo neo. Anche quando si sceglie la modalità di guida più sportiva sconta il fatto di restare sempre un po’ leggero tra le mani. L'altra nota un po' stonata viene fuori quando ci si trova a fare retromarcia. La visuale che si ha attraverso il lunotto è abbastanza ridotta e, complici anche i montanti posteriori belli in carne, a chi deve esibirsi spesso in parcheggi i stile Tetris potrebbe far comodo l'aiuto fornito dall'eventuale retrocamera.