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Prova

Alpine A110 GT, una piccola peste vestita a festa

€ 60,800 - € 73,050
810
Top Gear Team
Pubblicato il: 14 mar 2022
1 / 5

Pro

Compatta e raffinata, non ha vere rivali tra le sportive di grande serie. Uno spot su quattro ruote a favore della leggerezza.

Contro

La sua impostazione sacrifica la versatilità e ciò la rende un prodotto di nicchia.

Panoramica

Identikit

Sin dall'epoca del suo lancio, avvenuto nel 2017, l'Alpine A110 intona una voce fuori dal coro delle sportive. Snella e filante, svolge il tema della coupé a due posti puntando tutto su compattezza e leggerezza. Le scelte fatte dai progettisti sono estreme, ispirate all'omonima gloriosa antenata degli anni Sessanta e Settanta.

Com'è fatta?

È leggera, davvero tanto leggera. Quanto? Siamo nell'ordine dei 1.100 kg, roba quasi d'altri tempi, visto l'andazzo attuale. Giusto per farsi un'idea, i modelli che possono essere paragonati all'Alpine A110, ovvero l'Audi TT e la Porsche Cayman pesano circa tre quintali in più. 

I primi anni di vendite hanno mostrato chiaramente come il progetto dell’Alpine A110 avesse ancora potenzialità inespresse. Tra l’essenziale versione d’accesso e l’affilata S c’era infatti spazio per inserire un altro allestimento, capace di strizzare l’occhio non solo ai clienti dal piede pesante ma anche quelli dal palato fino, più esigenti in fatto di finiture e qualità della vita a bordo. A riempire questo vuoto in listino è la Alpine A110 GT, lanciata in occasione dell’aggiornamento di metà ciclo di vita della gamma. E - lo dico subito - la scelta della parola “aggiornamento” al posto di quella “restyling” non è affatto casuale. Anche se siete bravissimi con il giochino “Aguzzate la vista” de La Settimana Enigmistica risparmiatevi la fatica di andare prendere la lente d’ingrandimento per osservare meglio le foto. Il model year 2022 non introduce grandi differenze a livello estetico e solo tre indizi permettono tra l’altro di distinguere al primo colpo la A110 GT dalle sue sorelle: la sigla sulla coda, gli esclusivi cerchi Légende da 18 pollici e le pinze freno Brembo di colore blu, che mordono dischi da 320 mm. Ciò che la caratterizza davvero e la legittima nel ruolo di piccola Gran Turismo è infatti nascosto lontano dalla vista, nell’abitacolo e sotto la filante scocca in alluminio.

Qual è il verdetto?

“L'Alpine A110 fa ogni cosa a modo suo e fa cadere la maschera a tanti che dichiarano di fare auto leggere. La A110 lo è per davvero, le altre non proprio. ”

L'Alpine A110 fa ogni cosa a modo suo. E ciò non significa che sia meglio o peggio delle sue rivali. Semplicemente è diversa e sta a ciascuno capire se la cosa gli piaccia o meno. Quel che è certo è che una macchina così fa saltare molte regole e fa cadere la maschera a tanti che dichiarano di fare auto leggere. La A110 lo è per davvero, le altre non proprio. 

Questa Alpine affronta le strade tortuose con un piglio non comune e dimostra come non si debba per forza seguire la moda che spinge verso potenze spropositate e ruote e freni sempre più grandi.  C'è spazio per fare scelte differenti e per essere comunque tremendamente efficaci nella guida, con poco sforzo e poco dispendio di energia. A tutto ciò la GT aggiunge anche un pizzico di eleganza e di raffinatezza che non guastano mai.

Difficilmente diventerà una best-seller ma potrebbe comunque fare scuola, mostrando quanto sia virtuosa la scelta di risparmiare peso. Ciò vale ancor di più oggi, in un momento in cui sul mercato si diffondono sempre più auto elettriche mastodontiche, con pacchi di batterie enormi.