BBC TopGear Italia
Prova

Audi RS3, ma quanto va forte!

€ 61,750
910
La Redazione
Pubblicato il: 13 dic 2022
1 / 0

Guida

Inchiodata davanti

Torniamo ora al comportamento dinamico dell’Audi RS3, perché con questa auto Audi - così mi piace immaginare - ha posto un obiettivo, sopra a tutti gli altri, nell’affidare il progetto agli ingegneri. Quale? La lotta al sottosterzo. Rientrano in questo perimetro la scelta inusuale per quello che riguarda la misura dei pneumatici (265 di larghezza davanti, 245 dietro), la trasmissione, gli angoli di camber estremizzati all’avantreno e altri dettagli. Risultato: trovare un avantreno di questo livello, tenuto conto del peso che grava su di esso e del fatto che il pianale MQB della RS3 è lo stesso che dà origine, tra le altre, ad auto come la VW Golf e la Skoda Octavia, beh, è praticamente impossibile. E se davvero si esagera o si sbaglia la velocità di ingresso, il differenziale posteriore consente di chiudere le curve usando pochissimo angolo di volante e sparati, letteralmente, verso la curva successiva.

Il funzionamento del differenziale posteriore

Già, ma cos’ha di tanto speciale il differenziale posteriore? Ripartisce la coppia fra le ruote posteriori tramite due frizioni a dischi multipli, ognuna collegata a un semiasse. Se le frizioni sono chiuse, la ripartizione tra ruota destra e sinistra è 50:50. Se l’elettronica decide che una delle due ruote ne deve avere di più, allora agisce sull’apertura delle frizioni stesse. Ed è qui, quando l’esterna alla curva riceve più coppia e potenza, che inizia il divertimento. Su strada, quando i margini sono ridotti (per non dire inesistenti), aiuta a chiudere le curve, come scritto sopra. In pista, insistendo sul gas, l’effetto che si produce è il sovrasterzo di potenza.

Su strada, meglio andarci morbidi

A proposito di “strada VS pista”, i due contesti richiedono setup specifici. Fuori dalle lisce superfici dei circuiti, il consiglio è quello di mettere l’assetto su comfort. In questo modo si evita di sobbalzare da una buca all’altra, da un avvallamento a un cambio di asfalto. Ne guadagna la precisione di guida, gli interventi dell’elettronica si fanno più diradati e, soprattutto, chi guida si diverte di più.

La RS3 tutti i giorni

Per il resto, la RS3 è alla portata di tutti i giorni quasi come una A3 qualsiasi. Dico quasi perché per quanto l’assetto sia regolabile, di base rimane rigido. Soprattutto, i pneumatici “barra 30” davanti e “barra 35” dietro perdonano ben poco, in particolare sul rotto della città.

A limitare più di tutto l’utilizzo quotidiano della RS3 è però un’altra cosa: il raggio di sterzata. 12 metri contro 11,1 delle A3 normali. 90 centimetri su 11 metri potrebbero sembrare poca cosa, vi garantisco invece che nella guida di tutti i giorni si fanno sentire eccome.