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BMW XM, il SUV alla "emmesima" potenza

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Paolo Sardi
Pubblicato il: 04 mag 2023
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SPECIFICHE IN EVIDENZA

  • MOTORE

    V8 4.4 biturbo + motore elettrico

  • POTENZA

    653 CV

  • 0-100

    4,3 secondi

45 anni. È questo il tempo che ha impiegato a sfornare il suo secondo modello la divisione sportiva di BMW; quella che un tempo di chiamava Motorsport e oggi è universalmente nota semplicemente come M. Calmi, non mi sono bevuto il cervello: so benissimo che nell'ultimo il ramo performance di Monaco ha sfornato macchine a ripetizione. Quelle erano però versioni sportive di vetture BMW già esistenti. La BMW XM che vedete qui spunta invece dal nulla, proprio come fece prima di lei la leggendaria M1 a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Il suo è tra l'altro un debutto accompagnato da alcuni primati: è la prima ibrida plug-in a portare la M ed è la prima BMW di serie della storia (non solo M) a superare i 650 CV. La potenza massima di sistema è di 653 CV ma di questo torneremo poi a parlare più avanti. Prima diamo uno sguardo a come è fatta.

Una parentela lontana

Quelli di BMW evidenziano una certa continuità stilistica tra la M1 e la XM. I loro riflettori puntano su dettagli quali fari, la modanatura che abbraccia i finestrini e i loghi presenti sul lunotto. Senza questa sottolineatura, però, servirebbe un test del DNA per fare emergere una parentela certa. Le due auto non potrebbero in fondo apparire più diverse. La M1 è ancora oggi una magnifica coupé, filante e pulita, un mirabile esempio di design senza tempo. La XM è invece un mega SUV - o SAV, come dicono a Monaco. La macchina nasce negli USA a uso e consumo degli automobilisti locali e di quelli cinesi, come dimostrano la taglia extralarge  e alcune soluzioni stilistiche lontane dal gusto europeo. L'esempio evidente sono il doppio rene e dello stuolo di altri dettagli dorati che ornano la carrozzeria. Tirate però un sospiro di sollievo: di loro si può però anche fare a meno, avendoli in alternativa neri. Senza punti di riferimento si fatica a capire la reale imponenza di questa BMW, che svetta sulle altre auto ai semafori come la maestra in una foto delle elementari: é lunga 511 cm e alta 175.

Un ambiente raffinato

L'abitacolo adotta lo stesso stile della carrozzeria, limandone però un po' gli eccessi. Le forme sono sempre generose ma linee appaiono meno arzigogolate. L'unica stravaganza è il padiglione con un motivo a prismi illuminato da LED colorati. Per il resto è un tripudio materiali di lusso, quali il carbonio opaco, l'alluminio spazzolato e l'Alcantara. Per personalizzare l'interno si può scegliere anche una nuova pelle Vintage (è quella che si vede qui sotto) che può ricoprire la zona superiore dei pannelli delle portiere e della plancia. Questa è dominata dal BMW Curved Display, che nasconde sotto un unico vetro la strumentazione digitale da 12,3 pollici e un display centrale da 14,9 pollici. Lo schermo accentra tanti comandi secondari, rimpiazzando tasti fisici ma non il classico manopolone iDrive. Tra gli highlight meritano un posto anche Il climatizzatore automatico quadrizona e lo stereo surround Harman Kardon, in alternativa al quale si può avere un impianto Bowers & Wilkins Diamond con amplificatore da 1.500 watt e quattro altoparlanti aggiuntivi nella zona del tetto. 

Gioco di squadra

Ai cultori del marchio M interesserà però più un altro tipo di colonna sonora, quella che esce, dalla doppia coppia di terminali di scarico esagonali. A dar fiato a queste trombe provvede un V8 4.4 TwinPower Turbo da 489 CV al quale fa da spalla un motore elettrico da 197 CV. Quest'ultimo è integrato a monte del cambio M Steptronic a otto marce e dà una grossa mano nel portare il picco di coppia a ben 800 Nm. Grazie alla motricità garantita dalla trazione integrale xDrive, la BMW XM può scattare da 0 a 100 km/h in soli 4,3 secondi. Sta al pilota decidere come sfruttare la cavalleria scegliendo tra tre modalità di guida attraverso il pulsante M Hybrid. La novità è la quella Electric, che consente spingersi fino a 140 km/h e di coprire una distanza tra gli 82 e gli 88 km (dati WLTP) utilizzando la carica della batteria agli ioni di litio da 25,7 kWh. La XM non è però certo una macchina dall'animo troppo green, se non alto per il fatto che per costruirla servono 2,7 tonnellate abbondanti di materie prime.

Peso massimo

Proprio la sua stazza finisce per condizionarne il comportamento stradale, che va giudicato con un metro particolare. La BMW XM non si dà come obiettivo principale il fatto di sfidare a viso aperto gli altri SUV da sparo presenti sul mercato in fatto di prestazioni assolute. La sua missione è un’altra. Ce ne si rende conto in fretta dando uno sguardo alla zona posteriore dell’abitacolo, accogliente e curata come mai ci si aspetterebbe a prima vista. Poche storie: la XM non vuole essere una vera e propria auto totale, bensì un’ammiraglia sui generis a ruote alte (quelle che vedete in foto sono da 23 pollici…). Per quanto ipervitaminizzato, un macchinone così è a suo agio più a ridosso dei red carpet che tra i cordoli di una pista

Tutto è relativo

Fatta questa doverosa premessa e considerato che con altri due quintali di massa totale ammessa per guidare servirebbe la patente C, quella dei camion, la BMW XM non se la cava affatto male nel misto. Le sospensioni anteriori a doppi bracci e il retrotreno studiato ad hoc, abbinati all’assetto adattivo M Professional a controllo elettronico e alla stabilizzazione attiva del rollio fanno il loro lavoro alla grande. Il vero asso nella manica è però l’Integral Active Steering, che fa della XM la prima BMW M a quattro ruote sterzanti. Fino a 60 km/h le ruote posteriori si muovono in senso opposto a quelle anteriori, rendendo la coda svelta e facilitando le manovre negli spazi stretti. Dai 60 ai 160 km/h, le quattro ruote si orientano invece tutte nella medesima direzione dando alla XM precisione e stabilità, specie nei cambi di corsia autostradali.

Cambia pelle in un click

Da-casello-a-casello (o magari meglio ancora, sulle autobahn tedesche) conviene regolare su Comfort sterzo, ammortizzatori e quant’altro e affidarsi magari agli ADAS per fare tanta strada nel massimo relax. Sui percorsi misti si può invece essere gioco settare tutto su Sport o Sport Plus e scoprire come, grazie anche alla stabilizzazione attiva del rollio, la XM sappia danzare tra le curve con un’agilità insospettabile. Certo non le si può chiedere si ignorare le leggi della fisica, perché l'inerzia è quella che è. Aggrappata al battistrada degli enormi pneumatici e guidata senza inutile irruenza, questa BMW disegna comunque le traiettorie con discreta precisione. E riesce anche a rivelarsi divertente e coinvolgente, specie si mette il cambio in modalità sequenziale, si smanetta un po' con le levette al volante e si prova anche a saggiare le notevoli doti di allungo. Tirando le somme, non sarà una vera sportiva e nemmeno un jolly tuttofare, ma se vuole viaggiare in modo esclusivo e veloce senza cedere al cliché della solita berlinona da sparo, l'alternativa è servita.

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