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Prova

Cupra Formentor 4Drive DSG VZ, sportiva vera

€ 33,150 - € 63,600
810
Adriano Tosi
Pubblicato il: 21 giu 2022
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Guida

Per verificare se la Formentor mantiene le promesse, non resta che fare le seguenti operazioni: selezionare la modalità di guida Cupra, mettere l’ESP su Off e iniziare a darci dentro. I rilasci del gas in curva innescano immediatamente allargamenti della traiettoria con le ruote posteriori. Sì, come una sportiva vera. Questa reattività del retrotreno è la conferma che cercavo, il riscontro di un carattere capace di dare un senso a una linea così spinta.

Ovviamente non si deve fraintendere un aspetto fondamentale: per il Gruppo tedesco la sicurezza viene prima di tutto, anche nel caso di un marchio che deve per forza di cose “sgomitare” per farsi conoscere. Non a caso, per arrivare a fare quello che avete appena letto, si deve forzare la mano. Come? Innanzitutto, staccando il controllo elettronico di stabilità tenendo premuto il pulsante per diversi secondi: non per errore. Inoltre, il sovrasterzo si innesca solo se si sta percorrendo la curva forte e si rilascia il gas in modo secco. Il merito di tanta reattività va anche allo sterzo, prontissimo sullo zero (cioè dai primi angoli di rotazione del volante), e molto rapido nell’inserire l’auto in curva. Ecco, a voler essere pignolo, forse avrei preferito un po’ di “connessione” in più con le ruote anteriori. Invece, tra le mani e i pneumatici anteriori un po’ di filtro c’è.

Feeling immediato

La tendenza delle ruote posteriori ad allargare la traiettoria la si può sfruttare per disegnare le curve, eventualmente correggere piccoli errori di traiettoria. Inoltre, la trazione integrale assicura la motricità necessaria per mettere giù il gas senza troppi complimenti. Queste le prestazioni dichiarate: 4,9 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, 24,5 secondi per coprire il chilometro con partenza da fermo e 250 km/h di velocità massima. Difficile dunque pretendere di più dal motore: il 2.0 turbo 4 cilindri da 310 cv e 400 Nm di coppia spinge tanto e lo fa senza tregua fra 2.000 e 6.100 giri, al di là dei pur ottimi numeri della scheda tecnica.

Ottimo alleato è il cambio DSG a 7 rapporti, che non solo è fulmineo nel passaggio da una marcia all’altra, ma è anche piuttosto rapido nell’esecuzione dei comandi impartiti con i paddles dietro al volante. Ecco, avrei solo preferito che questi ultimi fossero di dimensioni maggiori: è vero che sono solidali al volante e quindi sono sempre facili da trovare, ma trattandosi di una sportiva senza se e senza ma, un po’ di “importanza” in più, anche visivamente, non ci sarebbe stata male.