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Ford Bronco - Spirito indomito

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Paolo Sardi
Pubblicato il: 20 giu 2023
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SPECIFICHE IN EVIDENZA

  • MOTORE

    V6 2.7 turbo

  • POTENZA

    335 CV

  • 0-100

    6,7 secondi

  • C02

    319 g/km

In Ford la decisione è stata presa ormai da tempo. Dal 2030 il listino europeo sarà composto esclusivamente da modelli elettrici. E poiché in questo nuovo scenario per tutti i costruttori ci sarà il rischio che l'identità del brand vada a farsi benedire, quelli dell'Ovale Blu vogliono sottolineare bene sin da subito quale sia il loro DNA. Pensionate  - purtroppo - Fiesta e Focus e il loro approccio utilitaristico, Ford vuole mettere l'accento sulla sua americanità. No, questo non vuol dire che troveremo nelle concessionarie i venditori vestiti come lo zio Sam. Significa semplicemente che nella gamma saranno sempre più protagonisti gli iconici modelli a stelle e strisce, al posto di quelli pratici ma meno carismatici sfornati a Colonia.

Avventurosa e... più avventurosa

Portabandiera di questo nuovo corso e della filosofia Adventurous Spirit è la nuova Ford Bronco, che entra nel listino italiano nella sola variante a cinque porte e passo lungo. Questa è declinata in due versioni Outer Banks e Badlands. Se l'ultima sfoggia un taglio sfacciatamente off-road, con l’assetto rialzato, una gommatura specifica e una trasmissione più specialistica, la prima si propone invece come qualcosa di più equilibrato. Sempre ammesso che si possa definire tale una macchina lunga quattro metri e 80, alta da terra a 24 cm e spinta da un motore V6 2.7 da 335 CV abbinato a un cambio automatico a 10 marce, con tanto di riduttore.

Una promessa scritta

D'altro canto, senza nemmeno sposare le teorie lombrosiane, basta un'occhiata veloce per capire di che pasta sia fatta la Ford Bronco. Il muso è corto e alto, con due fari tondi e dall’aria stralunata, che riportano subito alla memoria le antenate che da quasi 60 anni solcano i sentieri e le highway al di là dell'oceano. Il resto della carrozzeria, senza tanti fronzoli, rende omaggio al passato senza perdere di vista la funzione da svolgere. Questa è quella di potersi muovere agevolmente su ogni terreno, come ricorda la sigla G.O.A.T. attorno alla manopolona con cui si selezionano le modalità di guida e la trazione. Goes Over Any Terrain è una promessa scritta davvero a chiare lettere.

Giravolta

A svelare la vera natura della Ford Bronco sono anche i piccoli dettagli, come i pulsanti in gomma e il rivestimento spartano del pavimento, due chiari indizi del fatto che l'auto non tema l'acqua e la polvere. Potrebbe forse essere altamente per un'auto con le porte e i pannelli del tetto amovibili? E la Ford Bronco  - sia chiaro - non fa tutto questo per mero esibizionismo, ma per potersi muovere al meglio nel fuoristrada estremo. Qui, che ci si voglia dare al fai-da-te oppure affidarsi ai sistemi di assistenza alla guida, cambia poco. La Bronco supera pietraie, pendenze fangose e guadi profondi anche 80 cm senza battere ciglio. Nemmeno le inversioni negli spazi stretti la spaventano, con il geniale sistema Turn Assist, che blocca la ruota posteriore interna alla curva, facendo sì che l'auto faccia perno su di essa, riducendo il diametro di sterzata fino al 40%.

Tante luci e poche ombre

Il tutto - ed è forse questa la cosa che sorprende di più - senza imporre grossi compromessi né in termini di piacere di guida né a livello di comfort. Alla faccia del baricentro alto e dei pneumatici tassellati, agendo sullo sterzo si ha sempre la bella sensazione di avere tutto sotto controllo e di riuscire a mandare le ruote esattamente là dove si vuole. Quanto poi alla qualità della vita a bordo, plastiche rigide e poche concessioni al lusso non giustificano pregiudizi. Certo, il Bronco non sarà comodo come i SUV più modaioli e pettinati, ma le sospensioni digeriscono tutto come se negli ammortizzatori ci fosse la Citrosodina e anche l’insonorizzazione è buona. Rombosità e sibili aerodinamici sono contenuti e perché il motore faccia sentire la sua voce si deve insistere tanto con l'acceleratore. In questo caso però si riceve in cambio una spinta tale che il sollievo per il prurito al piede destro supera di gran lunga il lieve disagio per i timpani.

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