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Prova

Jeep Compass 4xe, come va l'ibrida plug-in. Ed è davvero efficiente?

€ 35,100 - € 54,000
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Adriano Tosi
Pubblicato il: 17 feb 2023
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Guida

Pesa tanto e si sente

Non è body shaming, sia chiaro, è solo una considerazione tecnica: con 360 kg in più da portarsi in giro rispetto alla variante e-Hybrid, il telaio della 4xe non può che andare in sofferenza, seppur minima. Nello specifico, mi riferisco al fatto che i tecnici devono per forza di cose irrigidire molle e ammortizzatori, al fine di “frenare” la massa aggiuntiva. Ciò si traduce in un peggioramento del comfort nelle buche più profonde, senza vantaggi dal punto di vista del piacere di guida. In poche parole, le ibride plug-in, dunque non solo la Compass, sono meno confortevoli e meno efficaci tra le curve rispetto alle corrispondenti versioni con il solo motore endotermico. Detto questo, sia chiaro che i limiti di tenuta sono di tutta sicurezza e che le reazioni sono composte e ben gestite dai controlli elettronici. Solo, non si può pretendere di divertirsi, al volante di un’auto che nasce con il baricentro alto e “cresce” aumentando di peso di oltre 350 kg. 

Sempre allerta

Ineccepibili i sistemi di assistenza alla guida, che agiscono solo quando serve davvero e lo fanno in modo molto graduale. In questo ambito, la Compass offre di serie, su tutta la gamma, il sistema che legge e riproduce i cartelli stradali nel cruscotto virtuale, quello che mantiene automaticamente il veicolo entro i limiti di velocità segnalati e l’avviso contro il colpo di sonno. Non mancano inoltre la frenata automatica d’emergenza, con il riconoscimento di pedoni e ciclisti, che rallenta il veicolo fino all’arresto per evitare possibili incidenti o comunque ridurne le conseguenze. 

Le ibride plug-in sono meno confortevoli e meno efficaci tra le curve rispetto alle corrispondenti versioni con il solo motore endotermico.