
SPECIFICHE IN EVIDENZA
- MOTORE
4 cil. 1.6 benzina/Gpl + 1 mot. elet.
- POTENZA
126 CV
- 0-100
11,3 secondi
- C02
94 - 105 g/km (Gpl)
Un tempo chi desiderava il massimo risparmio sul pieno montava un bell’impianto a Gpl. Poi sono arrivate le auto ibride, capaci di economizzare carburante grazie all’apporto di un motore elettrico alimentato da una batteria ricaricata “gratis” con l'energia recuperata nei rallentamenti. Ora è la volta di Kia, che con la sua Niro 1.6 GDi HEV Tri-Fuel Gpl ha sommato le prerogative delle due soluzioni e ha anche stabilito un primato: la crossover coreana è la prima full-hybrid a Gpl allestita direttamente da un costruttore. Con tutti i vantaggi che ne derivano, anche in termini di affidabilità. Riprova ne sia che la garanzia offerta su questo modello è la medesima delle altre Kia, che siano anche ibride plug-in come la Sportage PHEV o diesel come la Sorento, vale a dire 7 anni o 150.000 km.

THE ITALIAN JOB
Dal momento che la convenienza del Gpl rispetto alla benzina è una realtà principalmente nazionale (il prezzo medio alla pompa è inferiore a 0,8 euro al litro, quindi circa la metà di quello della “verde”), non c’è da stupirsi che la Niro Tri-Fuel sia stata concepita in seno alla filiale italiana di Kia in collaborazione con la Westport Fuel System Italia/BRC, azienda specializzata che si occupa pure di preparare questa versione nei propri stabilimenti di Cherasco, nel cuneese. Anche se oltre che a benzina e a corrente è alimentata a gas (di qui la denominazione Tri-Fuel), la vettura è esteticamente identica alla sorella full-hybrid dalla quale deriva: una crossover dall’estetica alquanto originale, ma anche impostata alla massima praticità.

IL SOVRAPPREZZO? 2.000 EURO
Rispetto alla ibrida standard, la Kia Niro Tri-Fuel costa 2.000 euro in più: una differenza ammortizzabile nel tempo sfruttando il risparmio alla pompa. Dunque in allestimento base Business è proposta a 34.450 euro, mentre a salire ci sono la Style (37.200 euro) e la ricca Evolution protagonista di questo test (39.200 euro). Tutto ciò al netto degli ecobonus statali e delle promozioni previste nella fase di lancio. Fra gli elementi che contraddistinguono le versioni superiori ci sono i cerchi da 18” gommati 225/45, che giovano all’estetica e pure al comportamento stradale, ma non ai consumi e alle emissioni. Dunque, se l’obiettivo è sfruttare al massimo la combo ibrido/Gpl, puntate sulla Business: grazie ai cerchi da 16” gommati 205/60, in omologazione denuncia emissioni di CO2 pari a 94 g/km. E stare sotto il limite dei 100 g/km significa evitare le restrizioni alla circolazione che vigono in molti comuni: per esempio, a Milano si può accedere gratuitamente all’Area C.

KIA NIRO TRI-FUEL: POWERTRAIN CONFERMATO
Il cuore della Kia Niro Tri-Fuel è il noto 1.6 a quattro cilindri, che con alimentazione a Gpl eroga 90 CV. A questi vanno a sommarsi (non algebricamente) i 43,5 CV del motore elettrico, che portano la potenza di sistema a 126 CV, ossia 3 CV in meno della ibrida standard. Il motore elettrico è alimentato da una batteria da 1,32 kWh ricaricata dal motore termico e dal sistema regen (la logica della vettura decide la soluzione più conveniente a seconda delle condizioni di marcia). La trasformazione a Gpl è stata preceduta da oltre 400.000 km di stressanti collaudi, svolti soprattutto in autostrada (ossia nelle condizioni più critiche), tesi a confermare l’affidabilità dell’insieme.

IL BAGAGLIAIO NON PERDE NEMMENO UN LITRO
Il serbatoio aggiuntivo, ossia quello de Gpl, tiene 40 litri ed è collocato sotto il fondo del bagagliaio, nella sede altrimenti destinata al ruotino di scorta (qui c’è solo il kit di riparazione). Dunque non sono stati intaccati i 425/1419 litri di capacità del vano della Kia Niro ibrida standard; l’unica limitazione è rappresentata dall'indisponibilità del Premium Pack, che fra altri optional include l'hi-fi Harman Kardon il cui subwoofer non è compatibile con la presenza della bombola. L’impianto a gas non accresce granché il peso della vettura: solo 55 kg in più a serbatoio pieno.

UN PULSANTE PER COMMUTARE
Ovviamente non cambia nemmeno l’abitacolo. Arricchito dal cruscotto digitale contiguo allo touchscreen da 10,3” del sistema multimediale, è piacevolmente curato nei materiali e nelle finiture. Notevole l’abitabilità: davanti si siede su poltrone accoglienti e comode, e dietro non manca lo spazio per le gambe e sopra la testa (sul divano possono viaggiare senza troppi sacrifici anche tre adulti). L’unico indizio che distingue la Kia Niro Tri-Fuel è il pulsante per passare dall’alimentazione a benzina a quella a Gpl e viceversa: è collocato sulla nera e lucida superficie del tunnel, in prossimità del selettore di marcia (una grande manopola con le posizioni R, N, D, e il bottone P al centro); lo circondano i led che indicano approssimativamente il livello del gas nella bombola.

A GPL VA COME A BENZINA
Mettendosi alla guida della Kia Niro Tri-Fuel, la prima curiosità è capire se si notano differenze fra l’alimentazione a benzina e quella a Gpl. Beh, la Casa dichiara che le prestazioni non cambiano e questo, a sensazione, corrisponde al vero. La risposta del powertrain full-hybrid è sempre fluida e le riprese sono vivaci, anche perché c’è il motore elettrico che fa il suo lavoro, surrogandosi al termico oppure coadiuvandolo. Dunque non c’è ragione di dubitare degli 11,3 secondi ufficiali richiesti per toccare i 100 km/h da fermo, e lo stesso vale per i 160 km/h di velocità massima: del resto sono cifre che ben delineano il carattere di questa crossover, che è brillante quanto basta a smarcarsi alla svelta nei sorpassi, ma non certo aggressiva. Per accrescere un po’ più il brio si può selezionare la modalità Sport, che permette pure di inserire le marce tramite le levette al volante: le medesime che in Eco consentono di gestire il recupero di energia su quattro livelli. In modalità Auto, invece, queste funzioni sono affidate agli ADAS ed è la vettura a decidere - in base alla presenza di altri veicoli che precedono e alle informazioni del navigatore – quando e come sfruttare il regen per rallentare.

IN TUTTO RELAX
Di impostazione turistica anche le sospensioni, che al retrotreno vantano la configuazione multi-link. Comunque, gli ammortizzatori hanno una taratura che è un riuscito compromesso: pur tenendo sotto controllo il rollio (tutt’altro che eccessivo, considerato che si tratta di una vettura rialzata), riescono a lisciare efficacemente le asperità. Nel positivo quadro del comfort, inoltre, si inserisce la valida insonorizzazione, che lascia filtrare nell’abitacolo la voce del motore termico soltanto se questo viene sfruttato a fondo.

RISPARMIA ANCHE SULLE EMISSIONI
Nel test della Kia Niro Tri-Fuel ho effettuato un breve tragitto collinare ricco di saliscendi, e guidando con un minimo di attenzione ho ottenuto una media da computer di bordo di 17 km con un litro di Gpl. D’altronde, secondo Kia, con un pieno di gas si può arrivare a sfiorare i 690 km di autonomia, e se a questi si sommano gli oltre 950 km dichiarati con il pieno di benzina (42 litri), in teoria si può viaggiare per oltre 1.600 km senza fermarsi al distributore. La Casa coreana fornisce pure una proiezione su una percorrenza di 130.000 km, stimando che l’alimentazione a gas comporta un risparmio di 5.000 euro e una riduzione di 780 kg delle emissioni di CO2. Con ciò rimarcando che andare a Gpl non giova solo al portafogli ma anche all’ambiente.
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