Pro
Agilità tra le curve, risposte pronte al pedale del gas, reazioni "leggere". E la solita, imbattibile efficienza, ora anche lontano dai percorsi ideali per i powertrain ibridi (l'autostrada, nel dettaglio)
Contro
Vibrazioni e sonorità del motore endotermico, un 1.5 tre cilindri, non sono quelle che ci si aspetta da una Mazda. Per contro, accelerazioni e riprese (grazie anche all'aiutino dell'elettrico) sono brillanti.
Panoramica
La risposta è sì (perché molti di voi la domanda se la saranno fatta): la Mazda 2 Hybrid altro non è che la Toyota Yaris rimarchiata. Sui motivi di queste operazioni, che sono numerose e si ripetono da decenni, non ci soffermiamo troppo: per farla breve, servono a suddividere i costi, raggiungere nuovi clienti (quelli legati al concessionario più che al prodotto in sé) e magari, in tempi moderni, anche ad abbassare le emissioni medie di CO2 della gamma. E comunque, se volete una Mazda "DOC" di segmento B nella gamma trovate anche la Mazda 2. Detto questo, siccome noi siamo Top Gear, quello che ci interessa è capire se e quanto la Mazda 2 Hybrid sia piacevole da guidare. Prima, però, conosciamola un filo meglio, la Mazda 2 Hybrid; se già conoscete la Toyota Yaris, allora andate direttamente al capitolo finale, quello dei prezzi.
Un ibrido in costante miglioramento da oltre 25 anni
1997: Toyota stupisce il mondo con la Prius, prima auto ibrida al mondo. Una tecnologia capace, in sintesi, di muovere l’auto in modalità totalmente elettrica per qualche centinaia di metri grazie all’energia recuperata in decelerazione, stoccata in una batteria e poi messa a disposizione di un motore elettrico che affianca quello a benzina. Da allora, lo schema di base è rimasto invariato ma non c’è un bullone, un cavo, un ingranaggio che non sia stato riprogettato, migliorato, come minimo affinato. Il risultato è che l’efficienza, imbattibile da sempre, è stata ulteriormente migliorata. In compenso, oggi il sistema è capace di rispondere con incredibile reattività ai comandi del piede destro e, soprattutto, si è tolto di dosso l’effetto scooter. Se fino a qualche anno fa l’e-CVT (il sistema di ingranaggi che funge da trasmissione) e l’elettronica di gestione portavano molto in alto, molto presto, il motore endotermico, oggi la lancetta del contagiri schizza verso la zona rossa se e solo se si preme a fondo e con estrema rapidità il gas.
I vantaggi del full hybrid
Il vantaggio più grande della tecnologia ibrida di tipo full è quello dell’efficienza, soprattutto in città e fuori città, quando i cambi di ritmo (se non bruschi: un minimo di attenzione bisogna prestarla) permettono al sistema di ricaricare il pacco batterie. E qui veniamo al secondo grande vantaggio: con la Mazda 2 Hybrid, come con tutte le full hybrid e ovviamente le elettriche, non c’è bisogno di ricaricare la batteria dalla rete elettrica. Il che, nell’uso quotidiano e soprattutto se non si ha un box, è un grande vantaggio. Per il resto, la parte endotermica della Mazda 2 Hybrid è rappresentata da un motore 1.5 3 cilindri a benzina; è un po’ ruvido nel funzionamento, in compenso è particolarmente brillante nelle risposte fin dai bassi regimi.