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Mercedes SL 63 AMG, tanta, quasi troppa

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Adriano Tosi
Pubblicato il: 13 mar 2023
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SPECIFICHE IN EVIDENZA

  • MOTORE

    V8 3982 cc biturbo, benzina

  • POTENZA

    585 CV

  • 0-100

    3,6

  • C02

    268

Foto di RED - Marco de Ponti

In un mondo dell’auto che cambia praticamente ogni giorno, la Mercedes SL non fa eccezione. Nel suo piccolo, pur rimanendo fedelissima al motore endotermico, ha compiuto una virata senza precedenti verso la sportività, al punto che ora si può avere solo in versione AMG. La versione di accesso è la “43”, con motore 4 cilindri in linea 2 litri da 381 CV. Al top c'è invece la “63” con il V8 di 4 litri (non si tratta dunque del mitico aspirato, ma non ci si può lamentare...). Fortuna nostra, e con tutto il rispetto per quel concentrato di potenza che è il 2.000 cc della 43, Mercedes Italia ci ha riservato una 63. Sì perché se SL dev’essere, che lo sia al meglio delle sue possibilità: con il ruggito del V8 ad accompagnare ogni accelerazione. Un sound che qualche cittadino milanese deve aver sentito distintamente, una mattina (molto presto) di fine dicembre dello scorso anno.

Motore esplosivo

Partiamo proprio da qui, dalle risposte al pedale del gas: se è vero che il tempo di reazione non è da record, perché ci sono cambi più reattivi su motori analoghi della concorrenza, è innegabile che quando la SL inizia a spingere toglie il fiato. Come una grossa mano che schiaccia contro i sedili, gli 800 Nm di coppia, insieme alla trazione integrale che non ne spreca nemmeno uno, producono scatti esplosivi.

Ok, oggi che ci stiamo abituando all’iper reattività delle elettriche top di gamma, un motore a benzina, per quanto biturbo e di grossa cilindrata, non sarà mai in grado di stordire guidatore e passeggeri con la stessa forza brutale di un elettrico. Detto questo, stiamo parlando comunque di prestazioni di altissimo livello, certificate dai 3,6 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e dai 315 km/h di velocità massima. Senza dimenticare che qui c’è la già citata colonna sonora del V8 a rendere l’esperienza indimenticabile e insostituibile. Anche se meno estrema in termini di forza G.

Come una grossa mano che schiaccia contro i sedili, gli 800 Nm di coppia, insieme alla trazione integrale che non ne spreca nemmeno uno, producono scatti esplosivi

Oltre la potenza c'è di più

Tuttavia, chi si compra una sportiva da oltre 200.000 euro si aspetta anche altro: l’agilità tra le curve, per esempio. Con la SL non rimarrà deluso: complici lo sterzo molto diretto e l’asse posteriore a ruote sterzanti, la roadster tedesca si infila in curva con rapidità disarmante; anzi, all’inizio ci si deve abituare al posteriore che chiude le curve (a basse velocità; alle alte le ruote girano invece nella stessa direzione di quelle anteriori) perché disorienta un po’.

Ciò che invece non ha senso pretendere è una compostezza pronto pista, visto che stiamo comunque parlando di una roadster; quindi peso in aggiunta (1.970 kg totali) e rigidità strutturale inferiore rispetto a una coupé di pari livello. Da coupé, in compenso, c’è l’isolamento dall’esterno: anche quando si viaggia a velocità elevate non c’è traccia di fruscio né di scuotimento della capote. Un risultato ragguardevole, se si considera che quest’ultima è in tela. A proposito di comfort, non mi ha convinto invece quello delle sospensioni: anche in modalità comfort, infatti, quelle anteriori vanno leggermente in crisi sulle buche secche, mentre il posteriore rimbalza un po’. Quest’ultimo fenomeno peraltro si avverte in modo particolare perché la struttura stessa della SL, con l’abitacolo quasi “appoggiato” sull’asse dietro, lo accentua parecchio.

Protetti anche a capote abbassata

Comfort, ancora lui: una voce che sulla roadster dev’essere valutata anche, se non soprattutto, a tetto aperto. E qui la Mercedes SL ha poche rivali al mondo. L’Airscarf, ovvero l’aria calda che esce dal poggiatesta per riscaldare testa e collo, e la protezione aerodinamica offerta dalla carrozzeria, permettono di viaggiare a contatto con l’ambiente esterno anche quando la temperatura è vicina a 0° C.

Una possibilità verificata in prima persona, come scritto sopra, in una fredda mattinata d’inverno milanese, in cui è stato possibile apprezzare anche volante e sedili riscaldabili. Ciò che non abbiamo potuto immortalare, visto l’orario del servizio fotografico, è la capacità della SL di calamitare gli sguardi. Quando la notte ha lasciato spazio all’alba e la città deserta si è ripopolata, le teste che si sono girate verso la 63 AMG, gli sguardi di approvazione che hanno accompagnato il suo passaggio hanno regalato parecchio ossigeno all’autostima del sottoscritto. Il quale poi è tornato presto alla realtà, una volta riconsegnata la SL…

 

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