SPECIFICHE IN EVIDENZA
- MOTORE
1 elettrico posteriore
- POTENZA
16 CV
Porte a elitra, telaio birdcage con carrozzeria a pannelli, motore posteriore come pure lo è la trazione, pneumatici di sezione differenziata, zero controlli elettronici. Ok, avete già visto le foto. Non sto parlando di un ferro da track day ma di una specie di go-kart da città, ZTL comprese.
Però ciò c'he ho scritto è tutto vero, anche se riguarda una microcar elettrica: si chiama Mobilize Duo 80 Evo, costa 12.500 euro e si guida a 16 anni d’età con la patente B1 (a 11.600 euro c’è la versione Pro, meno raffinata e destinata alle flotte). Completano la gamma Mobilize la Duo 45 Neo con velocità limitata a 45 km/h, guidabile a 14 anni con il patentino AM (9.990 euro), e la variante “furgonata” Bento 80 (12.900 euro), monoposto e dotata di un vano di carico da 649 litri di capacità. Sotto il profilo normativo parliamo di quadricicli di categoria L6 (quella per i quattordicenni) e L7, con peso massimo rispettivamente di 425 e 450 kg esclusa la batteria.
MOBILIZE DUO 80 NEO: CAPSULA SU RUOTE
Mobilize è un marchio di Renault Group, che ne cura la distribuzione attraverso la propria rete di vendita. Ciò spiega la somiglianza della nuova Duo 80 Evo con la Twizy, la microelettrica della Casa francese da poco uscita di produzione. Anche nella Duo ritroviamo infatti la cabina che ha l’aspetto di una capsula e i due posti in tandem, con il passeggero che siede dietro il guidatore. Rispetto all’antenata, la protagonista di questo test è di qualche centimetro più lunga e più larga (siamo rispettivamente a quota 243 e 130 cm) e si presta molto meglio ad affrontare il maltempo, perché non ha la carrozzeria aperta lateralmente, ma vere porte con finestrini ribaltabili. La vetturetta è già ordinabile, e sarà in consegna nei primi mesi del 2025.
MOTORE E BATTERIA? “RUBATI” IN RENAULT
Il motore posteriore che spinge la Mobilize Duo Evo deriva dal powertrain ibrido della Renault Austral, eroga 16 CV ed è alimentato da una batteria agli ioni di litio con capacità di 10,3 kWh. Quest’ultima è costituita da uno dei moduli che formano l’accumulatore della Renault 5 E-Tech. Quando si dice economie di scala…
Per la ricarica c’è un cavo integrato ed estraibile dal frontale, da collegare a una normale presa domestica. Il sistema assorbe 1,8 kW e, secondo la Casa, permette di accumulare 25 km di autonomia in un’ora e di ripristinare il livello dal 20% all’80% in meno di 4 ore. La potenza di ricarica cresce a 2,0 kW e l’attesa si abbrevia leggermente collegandosi a una colonnina pubblica AC o a una wallbox domestica, ma per farlo occorre optare – al momento dell’ordine del veicolo – per il cavo Tipo 2 anziché quello con la normale spina Schucko.
MINIATURIZZAZIONE RAZIONALE
All’abitacolo si accede grazie a una chiave elettronica, dopo aver sbloccato la porta da un piccolo pulsante e averla ruotata di 140° verso l’alto. L’operazione non richiede particolare sforzo, e altrettanto vale quando la si tira giù una volta raggiunto il posto guida. Quest’ultimo è al centro della vettura, cosa che in un veicolo così compatto aumenta il senso di sicurezza (ci si trova lontani dalle portiere) e migliora la distribuzione delle masse: non a caso, anche la batteria è sotto la seduta. La poltroncina è ovviamente piccola, ma sufficientemente imbottita e pure riscaldabile elettricamente (idem il parabrezza, che così si sbrina velocemente). Di fortuna la collocazione del passeggero, il quale dev’essere agile per raggiungere il suo posticino, e rassegnato a viaggiare con lo schienale anteriore fra le gambe. Gli interni sono spartani, lavabili (sedili inclusi) e dotati di fori di scolo nel pavimento. La plastica nera dei rivestimenti ha un aspetto robusto; come all’esterno, le decorazioni colorate sono pellicole adesive (oltre che in arancio si possono avere in verde o in grigio).
AUDIODIFFUSIONE? CI PENSA L’ABITACOLO
Mobilize definisce BoomBox il cruscotto a parallelepipedo della Duo, che in un display racchiude le varie spie più tachimetro, odometro, l'indicatore di marcia (i pulsanti per selezionare Drive, folle e retromarcia sono accanto allo schermo) e quello del livello batteria/autonomia residua. Il sistema è dotato di connessioni Bluetooth e USB-C, cosicché piazzando uno smartphone sul supporto dedicato e collegandolo, se ne possano sfruttare funzioni multimediali, navigazione inclusa; inoltre, con la app MyDuo si può trasformare il telefonino in chiave digitale, condividere l’auto con altri utenti o limitarne l'utilizzo. La diffusione del suono è affidata a un trasduttore nella plancia che in sostanza trasforma l’intero abitacolo in una cassa audio: l’effetto è di qualità inaspettata. Un altro parallelepipedo più piccolo alla base del parabrezza è dedicato alla ventilazione, che con 1.000 euro di sovrapprezzo può essere arricchita del climatizzatore manuale. A proposito di “dotazioni da vera auto”, la Mobilize Duo ha pure l’airbag per il conducente.
TUTTO MOLTO IMMEDIATO
Premete il bottone Start e poi il D che innesta la marcia, via il freno a mano (con classica leva) e la Mobilize Duo 80 Evo è pronta a partire. Lo spunto è vivace: al semaforo potete giocarvela con gli scooter. La spinta cala dopo i 60 km/h, mentre il ronzio del motore elettrico fa l’esatto contrario mentre insistete per vedere gli 80 orari di punta massima ufficiale. Lo sterzo diretto e privo di servoassistenza e le sospensioni belle solide (sul pavé preparatevi a ballare la samba) rendono la guida divertente, ma ricordatevi che mancano all’appello servofreno e ABS: nelle frenate d'emergenza, per spremere a dovere i 4 dischi (avete letto bene, 4) il pedale va azionato con decisione. Comunque la tenuta di strada è più che buona, e non è un problema affrontare le svolte ad andatura brillante (salvo accorgersi che il supporto laterale offerto dal sedile non è un granché).
QUANTI KM CON UNA RICARICA?
Inutile dire che ingombri ridotti e visuale ottimale inducono a sentirsi degli hooligan nel traffico e dei maghi delle manovre di parcheggio, complice il raggio di sterzata di soli 3,4 metri. Sfiorando SUV e marciapiedi comprenderete l’utilità delle finestrature inferiori delle portiere, ma se proprio non ce la fate potete avere come optional i sensori posteriori. Chiudo con un cenno all’autonomia: per la Mobilize Duo 80 Evo vengono dichiarati fino a 160 km secondo il ciclo WMTC, quello applicabile ai quadricicli. Facendo i conti con la distanza percorsa nel test e i chilometri calcolati dal computer di bordo sulla base della carica residua, ho stimato che nel mondo reale con un pieno di energia si possano fare circa 130 km. O magari di più se si guida con più accortezza di quella che (non) ho usato io, sfruttando meglio il sistema che in decelerazione (ma non in frenata) rigenera la batteria.
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