SPECIFICHE IN EVIDENZA
- MOTORE
V8 4.0 biturbo
- POTENZA
475 CV
- 0-100
5 secondi
- C02
283 g/km
La notizia è ufficiale ormai da tempo: entro il 2025 la Porsche Cayenne sarà disponibile anche in variante elettrica. Nell’attesa della versione BEV, l’elettrificazione avanza a macchia d’olio nel listino della best-seller di Zuffenhausen. Nel giro degli ultimi mesi è salito a tre il numero delle versioni ibride plug-in. Il ruolo di portabandiera del gruppo spetta di diritto alla Turbo E-Hybrid, se non altro per il fatto che con i suoi 739 CV è la Cayenne più potente di sempre. A farle da damigelle ci sono la S E-Hybrid e la E-Hybrid base, che nel loro relativo piccolo sono turbo anche loro ma non lo dicono a nessuno.
Non solo pile
A differenza di altri marchi che anno fatto un “all in” di stampo pokeristico sulle auto a batteria, Porsche continua tuttavia a sviluppare anche le versioni endotermiche. L’ultimo esempio viene dalla Cayenne S, che in occasione del recente restyling è stata rivoltata come il proverbiale calzino. Accanto alle tante novità introdotte sull’intera gamma, per lei è arrivato anche un nuovo motore,con un frazionamento più nobile e una bella affilata agli artigli. Prima raccontarvi come va nella filante variante Coupé, mi sembra però doveroso fare un ripasssino veloce degli aggiornamenti introdotti quest’anno.
Un volto nuovo
Basta uno sguardo veloce per capire che la Porsche Cayenne ha cambiato pelle. Il fascione, il cofano e i parafanghi hanno un'aria più sportiva e fanno da cornice ai fari a LED con tecnologia Matrix, che ora sono di serie su tutta la gamma. Quanto agli arredi, al Centro Stile hanno fatto tabula rasa e sono ripartiti da zero, creando l’ambiente digitale della Porsche Driver Experience, ispirato alla Taycan. La Cayenne ha ora una nuova strumentazione digitale da 12,6 pollici, curiosamente priva della palpebra superiore. Avendo a cuore le coronarie dei clienti più tradizionalisti, tra le schermate personalizzabili in Porsche hanno comunque lasciato quella con i cinque indicatori circolari.
Cambio? Quale cambio?
Un’altra assenza di rilievo è quella della leva del cambio, ritenuta ormai superflua nella sua forma di joystick che spunta a mo’ di fungo dal mobiletto centrale. Le sue funzioni sono svolte da una levetta alla destra del quadro. La console è ora più spoglia e sovrastata dallo schermo da 12,3 pollici del sistema d'infotainment PCM. Sul lato destro, poi, si può avere un terzo schermo multifunzione da 10,9 pollici dedicato al passeggero.
Consigli per gli acquisti
A livello telaistico la novità principale sono ammortizzatori a doppia valvola che fanno fare un bel salto di qualità al sistema adattivo Porsche Active Suspension Management, o PASM per gli amanti della sintesi. Nel menù degli optional ci sono anche sospensioni pneumatiche ottimizzate che, lo dico subito, valgono tutti i 2.318 euro richiesti. Rendono infatti più soffice la taratura turistica e più controllata e sostenuta quella sportiva. Inoltre consentono anche di variare l’altezza da terra quando decidete di arrampicarvi sopra un vulcano, come in queste foto. Dai, non ditemi che voi non lo fate mai…
Giochi di prestigio
Scherzi a parte, l’utilità c’è tutta. Girando la rotellina delle modalità di guida, la Cayenne si trasforma in un amen da ammiraglia a ruote alte, confortevole anche con cerchi oversize, in una sportiva che sembra dimenticarsi del baricentro alto e di una massa che supera le 2,2 tonnellate. Visto che fare il signore con i soldi degli altri mi viene abbastanza bene, consiglio di investire altri 1.744 euro nell’asse posteriore sterzante. Per quanto siano limitati, i movimenti del retrotreno rendono la macchina più maneggevole a bassa velocità e più stabile quando si viaggia spediti. È un gran bell’aiuto per sfruttare appieno le potenzialità del sistema di trazione integrale attiva. Quest'ultima, in abbinamento a un torque vectoring evoluto, ripartisce la forza motrice tra le ruote in modo intelligente, in funzione della situazione e della modalità impostate dal pilota.
Mr Muscolo
E sulla nuova Cayenne S la coppia e la potenza da gestire non mancano. Con l’aggiornamento su questa versione c’è stata una staffetta sotto il cofano. È uscito di scena il vecchio V6 per far posto a un V8 4.0 biturbo capace di 475 CV - 30 più di prima - e 600 Nm. Numeri a parte, questo motore spinge deciso sin dai bassi regimi, sfodera una progressione impetuosa e non si fa pregare troppo in allungo. Trovargli un vero punto debole è un’impresa vana, con un rendimento esemplare in ogni frangente, che debba tenere il passo in città o lanciarsi al galoppo nel misto. Il cambio PDK gli fa come sempre da spalla in maniera magistrale, esibendosi in cambiate vellutate quando si va a passeggio e fulminee quando si opta per un driving mode sportivo e ci si dà al fai-da-te con i paddle al volante.
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