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Porsche Taycan Sport Turismo GTS, è vera Porsche

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Stefano Cordara
Pubblicato il: 13 giu 2022
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SPECIFICHE IN EVIDENZA

  • MOTORE

    Elettrico (ant. e post.)

  • POTENZA

    517 CV

  • 0-100

    3,7

"Sono Taycanista ancora prima che Porschista". Le parole di Pietro Innocenti AD di Porsche Italia, utilizzatore compulsivo di Taycan (ci ha fatto 18.000 km in pochi mesi) potrebbero sembrare forzate. Parole di uno che in Porsche ci lavora. Eppure... Eppure è così, la Taycan ti entra dentro, magari non subito, ma arriva. Ne ho guidate un po' di Taycan e ogni volta che c'è una nuova prova parto dicendo "ok, la conosco". Ma la verità è che anche se la conosci, alla Taycan non ti ci abitui facilmente. Non ti abitui a come accelera, a come entra in curva. A come quelle 2 tonnellate e passa e quei quasi 5 metri di macchina sembrano sparire quando iniziano le curve. Sì, la Taycan è un'auto esagerata e se ancora ce ne fosse stato bisogno, in questa prova della Sport Turismo GTS ne ho avuto ulteriore conferma. 


GT3, GT2, Carrera, Turbo: facile, anche per chi non è un grande conoscitore del marchio Porsche, identificare le caratteristiche principali legate a ognuna di queste versioni. Richiede una conoscenza ben più approfondita della storia del marchio di Zuffenhausen, invece, descrivere con dovizia di particolari il significato di GTS. Non mi riferisco strettamente all’acronimo (Gran Turismo Sport), quanto agli “accenti” che designer, ingegneri e collaudatori hanno voluto dare a questa declinazione di Porsche. Partiamo dunque da un dato: nel caso della Taycan, GTS è la versione più potente prima della Turbo. Un posizionamento numerico che rispecchia anche il carattere tra le curve, mai esasperato, e il modo di porsi a livello estetico: si percepisce che la GTS non è la più potente della gamma.

La verità è che anche se la conosci, alla Taycan non ti ci abitui facilmente. Non ti abitui a come accelera, a come entra in curva. A come quelle 2 tonnellate e passa e qui quasi 5 metri di macchina sembrano sparire quando iniziano le curve. Sì, la Taycan è un'auto esagerata

Sportiva con discrezione

Nel dettaglio, a differenziare la GTS dalle versioni “normali”, è la parte superiore del paraurti SportDesign, di serie, insieme alle minigonne con inserti in nero e scritta GTS. A pagamento è inoltre disponibile il pacchetto SportDesign, in carbonio, per mettere in risalto le forme della vettura con inserti in fibra posizionati nella parte inferiore del paraurti, a cui si aggiunge un diffusore posteriore specifico GTS nero con lamelle laterali in carbonio.

Rivista anche dentro

Internamente, l’impronta GTS della Taycan Sport Turismo la riconosci nel tessuto di rivestimento, specifico, che si chiama Race-Tex (per capirci, qualcosa di simile all’Alcantara, anche se Alcantara non è). Riveste la corona del volante, parte della plancia e dei pannelli portiera. Sono standard inoltre i sedili sportivi adattivi Plus anteriori, regolabili elettricamente in 18 posizioni. Volete il carbonio? Fa parte del pacchetto interni GTS, disponibile come optional, e prevede mascherina del volante, inserti laterali sulla console centrale e superfici decorative per le porte realizzati in carbonio opaco.

Sport Turismo, la station wagon nel gergo Porsche

Dopo aver analizzato nel dettaglio il significato delle tre lettere GTS, è arrivato il momento di parlare di Sport Turismo. In parole semplici, si tratta della Cross Turismo senza gli elementi di design offroad e, quindi, anche senza l’assetto rialzato di 3 cm. La Taycan station wagon per rendere il concetto in modo intuitivo. Oppure la Taycan shooting brake con le portiere posteriori, se station vi suona troppo popolare.

Del resto, di popolare quando si parla di Porsche - e di Taycan a maggior ragione - non c’è niente, a partire dagli pneumatici: di serie sono previsti dei 245/45 R 20 103Y XL all’anteriore e dei 285/40 R 20 108Y XL al posteriore. A proposito di numeri, le tre lettere GTS valgono alla Taycan (berlina e Sport Turismo) una potenza di 517 cavalli, di 598 in overboost, per uno 0-100 km/h in 3,7 secondi. La velocità massima? 250 km/h; la batteria da 93,4 kW di capacità assicura - secondo i dati dichiarati - un’autonomia fino a 504 km in base al ciclo WLTP.

Si può parlare di vera Porsche?

Ok, lo so, mi sono dilungato fin troppo in dettagli “inutili”, volete sapere se questa si può considerare una vera Porsche, se sia in grado di coinvolgere chi guida. Beh, non posso negare che fra le curve ci si tolgono parecchie soddisfazioni. I puristi diranno sicuramente che il piacere di guida vero è un’altra cosa. E non hanno tutti i torti. Però il mondo va avanti, l’evoluzione tecnologica non si ferma. Di più: se le leggi (europee) stanno facendo di tutto per portare verso l’elettrico (giusto o sbagliato che sia), beh, da Porsche arriva un segnale chiaro. Questo: le elettriche possono essere anche divertenti.

Quanto al motore, pardon ai motori, non manca nulla; sound a parte si intende, perché il suono artificiale disegnato per la GTS non potrà mai sostituire quello di un V8, ma nemmeno quello di un flat-six. Iniziamo dall’elemento più ovvio: la spinta. È impressionante: con 850 Nm di picco di coppia (517 CV di potenza, che salgono a 598 in overboost) basta sfiorare l’acceleratore per catapultarsi in avanti a velocità siderali. Ma questa non è certo un’esclusiva della Taycan.

Il piacere di guida tra le curve

No, a rendere unica la Taycan GTS - tra le elettriche - è la capacità di coinvolgere chi guida. In modalità Sport Plus, e con il controllo di stabilità impostato su una soglia di intervento più alta, il divertimento è garantito. Il merito è del bilanciamento del telaio, che permette di “giocare” con i trasferimenti di carico per correggere la traiettoria, per esempio. Si può anticipare l’apertura del gas, nel lento, per aiutare la chiusura della curva e uscire a ruote dritte, “sparati” verso la curva successiva.

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La Taycan sbalordisce perché accetta di buon grado persino la guida sporca a cui risponde con sovrasterzi anche decisi, marcati, ma sempre controllabili in modo relativamente facile. Dico relativamente perché, soprattutto sul bagnato, l’enorme quantità di coppia, peraltro subito disponibile, richiede rapidità di intervento. Ma state certi di una cosa: qui sopra viene tutto naturale: si controsterza quasi senza pensarci. Segno di grande capacità comunicativa da parte del telaio e dello sterzo.

Comfort sulle lunghe distanze

In quanto Sport Turismo questa auto nasce per viaggiare, comodamente in 4, con anche un discreto quantitativo di bagagli al seguito: il vano di carico ha una capacità di 514 litri, 1.200 litri abbattendo gli schienali posteriori. Sui sedili posteriori si sta alla grande, anche a lungo e anche in 4: lo spazio abbonda in tutte le direzioni.

Altra voce importantissima è quella del comfort: partiamo dall’autostrada, dove si viaggia alla grande. Il merito è dell’insonorizzazione, con solo il rotolamento dei pneumatici che diventa una presenza non trascurabile, però solo ed esclusivamente sugli asfalti più ruvidi. L’aspetto migliore della Taycan Sport Turismo GTS è comunque l’assorbimento delle irregolarità, tutte, da parte delle sospensioni ad aria. Molto azzeccata infine la messa a punto dei sistemi di assistenza alla guida, graduali e poco o per nulla invasivi.

Quanto costa la Taycan Sport Turismo GTS

Vi ho citato il prezzo, tenetevi forte: 140.728 euro. E tenetevi forte anche per il peso: 2.310 kg a secco. Sempre a proposito di numeri, è di 270 kW la potenza massima di ricarica (ovviamente in corrente continua), per un tempo di soli 22 minuti e mezzo per passare dal 5 all’80%. Se si usa invece la corrente alternata, ci vogliono 9 ore a 11 kW per passare dallo zero al 100%. Da non prendere nemmeno in considerazione l’idea di fare un pieno, da zero, dalla presa di casa: servono più di 45 ore.