Luogo della prova: Toscana. Oggetto della prova: un’auto da 300 CV. Fossimo nel 2000, diciamo anche nel 2010, ci sarebbe da festeggiare. Però siamo nel 2022 e non solo, nel frattempo, le strade si sono “infestate” di controlli della velocità, ma i SUV sono diventati padroni del mercato e l’elettrificazione è un fenomeno diffuso e irreversibile. Insomma, la probabilità che l’oggetto in questione sia un SUV elettrico è altissima. Il che, è inutile girarci attorno, fa cadere l’entusiasmo (siamo in fascia protetta e non è il caso di dire cosa è caduto davvero).
Subito dopo però mi ricollego alla realtà e realizzo che comunque i lavori brutti sono altri, che tutto sommato vengo pagato per guidare su strade meravigliose immerse in un contesto se possibile migliore, un’auto che - piaccia o no - rappresenta il futuro. La macchina, non vi svelo nulla perché se state leggendo queste righe sapete di cosa si tratta, è la Skoda Enyaq Coupé RS iV. E ora, per farmi perdonare la lunga premessa, lasciate che vi racconti subito come va.
Guidare con concentrazione
Le elettriche di medio/alto livello (e superiori) sono auto particolari, devono essere guidate con un tasso di concentrazione molto alto per evitare di fare danni irreparabili. Non la Enyaq (né le sue gemelle Volkswagen ID.4 e Audi Q4), sia ben chiaro, bensì tutte le macchine elettriche dai 250/300 CV in su. Perché? Primo perché, in quanto tali, i motori elettrici hanno una coppia esagerata, subito disponibile. Secondo perché non fanno rumore, a tutto svantaggio della percezione della velocità a cui si sta andando. Bisogna poi aggiungere che se i motori sono uno per asse e, come nel caso della Skoda Enyaq Coupé RS, quello posteriore è messo a punto per aiutare la chiusura delle traiettorie con l’uso del gas, si esce dalle curve a volante dritto, proiettati velocissimi verso la curva successiva.
Il tutto, aiutato da gomme di dimensioni impressionanti: la Skoda Enyaq Coupé RS monta dei 255/40 - 21. Il grip è tantissimo. Tutto questo però richiede un prezzo: per alimentare motori potenti ci vogliono pacchi batteria di dimensioni e peso elevati. Di conseguenza le inerzie in gioco sono pazzesche e non appena ci si imbatte in qualche avvallamento, gli ondeggiamenti si fanno sensibili.
Perché questa è la “meno Skoda” della gamma
Skoda, da sempre, è un marchio tutto spazio e razionalità, proposto a un prezzo più che ragionevole; non low cost, si badi bene. Ecco, la Enyaq Coupé, il primo SUV-coupé della Casa ceca, si posiziona al di fuori del “seminato”. Primo perché appunto è un SUV-coupé, un genere di cui tutto si può dire ma non che sia razionale: innanzitutto, usare la parola coupé è come minimo improprio. Le portiere infatti sono 4 e la carrozzeria è alta. Poi, il lunotto messo così, che si abbassa verso la coda, toglie molti litri di capacità al bagagliaio al di sopra della cappelliera. Però il mercato gradisce questa formula e le Case automobilistiche non possono che adeguarsi, anche quelle che filosoficamente sarebbero ad anni luce di distanza.
Comfort totale. O quasi
Altro punto fermo di Skoda è il comfort. E la Enyaq Coupé non tradisce. La taratura dell’assetto è morbida al punto giusto e il silenzio regna sovrano. L’unico aspetto che non mi ha convinto dipende, ancora loro, dalle gomme XXL: sul pavé, sui binari e nelle buche sono “colpevoli” di qualche scossone di troppo. Dovessi comprare io una Skoda Enyaq mi fermerei, per modo di dire, ai 20 pollici.
Che qualità!
Ciò su cui Skoda ha lavorato tanto e bene, negli ultimi (almeno) 10 anni, è la qualità degli interni. Bene, la Enyaq alza ulteriormente l’asticella. Lo fa con abbinamenti di colori e di “trama” (dei materiali) molto ricercati, con rivestimenti di qualità e attenzione per il dettaglio. Quanto ad abitabilità e capacità di carico, di spazio per la testa ce n’è in abbondanza (fino ai 190 cm di altezza ci si sta con ampio margine) e il bagagliaio offre una capacità di carico di ben 570 litri in configurazione 5 posti, contro i 585 litri della versione SUV. A proposito di numeri, ecco le dimensioni: lunghezza di 4,653 mm, larghezza di 1,879 mm e altezza di 1,622 mm, mentre il passo misura 2,765 mm; 0.234 il coefficiente di penetrazione aerodinamica. Le batterie della Škoda Enyaq Coupé iV sono gestite dal nuovo software ME3 e possono essere ricaricate fino a 120 kW (60 iV) o 135 kW (80/80x/RS iV) di potenza. La batteria più grande, da 82 kWh, può essere ricaricata dal 10% all'80% in soli 29 minuti. A casa, la Enyaq Coupé iV può essere ricaricata durante la notte in sei/otto ore sfruttando un wall box Škoda iV Charger a corrente alternata, in grado di erogare fino a 11 kW.
Prezzi
Il listino della Skoda Enyaq Coupé non è ancora stato ufficializzato, tuttavia si può ipotizzare una partenza da circa 45.000 euro per la versione iV 60 con singolo motore e trazione posteriore. La top di gamma RS dovrebbe posizionarsi invece attorno ai 60.000 euro. Nelle concessionarie dall’autunno di quest’anno, salvo (ulteriori) imprevisti.
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