SPECIFICHE IN EVIDENZA
- MOTORE
2.0 benzina boxer + modulo ibrido
- POTENZA
136 CV
- 0-100
12,2 secondi
- C02
183 g/km
È un'eredità pesante quelle che si trova a raccogliere la nuova Subaru Forester 2025, che arriva in questi giorni nelle concessionarie italiane e che sarà in consegna a partire da gennaio. Le cinque generazioni che l'hanno preceduta hanno totalizzato dal 1997 a oggi oltre cinque milioni di esemplari venduti. Nel curriculum della vettura spiccano il ruolo di pioniera assoluta dei SUV compatti e una presenza stabile nelle posizioni di vertice delle classifiche di affidabilità stilate a ogni latitudine. Ce n'è abbastanza perché la Casa si permetta di proporre una garanzia di ben otto anni a chilometri illimitati. Per conquistare nuovi clienti, la Forester punta però anche su altri argomenti. Andiamo allora a conoscerla meglio.
SUV, che più SUV non si può
In mezzo a tante rivali imborghesite e pettinate, la Subaru Forester 2025 va fiera del suo spirito avventuriero. La nuova generazione esibisce con orgoglio un frontale massiccio e squadrato, parafanghi e passaruota scolpiti e protezioni per la parte inferiore delle lamiere. Proprio guardando in basso si può notare una notevole altezza da terra, pari a 22 cm. È una misura da vera fuoristrada, che regala una discreta ampiezza agli angoli di attacco, di dosso e di uscita, i quali misurano 20,4, 20,9 e 25,7 gradi. Nella vista d'insieme spicca poi come le superfici vetrate siano più estese della media. La cosa mi piace molto, perché migliora la visibilità in tutte le direzioni e aumenta la luminosità dell'abitacolo.
Tutto fatto come si deve
L'interno ricalca nello stile quello visto - e apprezzato - sulla altre Subaru recenti e anche le finiture si dimostrano all'altezza della buona tradizione delle Pleiadi. Ogni componente è confezionato e montato in modo impeccabile. Sulla plancia spicca uno schermo da 11,6 pollici piazzato in verticale. Il sistema offre il collegamento wireless per Apple CarPlay e Android Auto e può integrare o meno il navigatore. Orientarsi tra i menù è abbastanza intuitivo e i comandi della climatizzazione restano in bella evidenza, mentre sulle prime può disorientare un po' la gran quantità di tastini presenti sul volante. Questo si regola bene, al pari del sedile, che presenta attacchi progettati per smorzare scuotimenti e vibrazioni sullo sconnesso.
A misura di famiglia
Se trovarsi bene nei posti anteriori è qualcosa che si può dare relativamente per scontato, sorprendono in positivo accessibilità e abitabilità di quelli posteriori. Le porte si spalancano quasi ad angolo retto e una volta sul divano ci sono tanti centimetri in ogni direzione. Pollice alto anche per il bagagliaio. La capacità va dai 508 ai 1.731 litri, niente male pensando che la Forester è lunga 467 cm e che sotto il piano ci sono la batteria e gli organi della trazione integrale.
Uno per tutte
Già, perché questa Subaru è disponibile sempre e solo con un powertrain ibrido abbinato alla trazione integrale. Questo è esattamente identico a quello adottato dalla Crosstrek e abbina un quattro cilindri 2.0 boxer a benzina a un motore elettrico. L’unità elettrica è alloggiata nella scatola del cambio automatico CVT Lineartronic e sviluppa circa 17 CV e 66 Nm di coppia, portando i picchi di sistema a 136 CV a 5.600 giri e a 182 Nm a 4.000 giri. A scaricare a terra la potenza provvede la trazione integrale permanente Symmetrical AWD supportata dal sistema Active Torque Vectoring. Quando si mettono le ruote fuori dall'asfalto si può contare anche sul dispositivo X-Mode, che regola tutta l'elettronica di bordo in funzione del terreno da affrontare: la modalità Snow/Dirt è per neve, terra o ghiaia, mentre quella Deep Snow/Mud va inserita sui fondi più cedevoli e insidiosi.
Troppa modestia
Una cosa abbastanza curiosa è che Subaru si ostini a definire la motorizzazione della Forester mild hybrid. Non è raro che nella guida ci si trovi spesso con la macchina che si sposta - non solo in rilascio - con la lancetta del contagiri che non dà segni di vita e la scritta verde EV illumintata nella strumentazione. Valli a capire, 'sti giapponesi.
Il listino della Forester con "offerta lancio"
In ogni caso, comunque lo si voglia etichettare, il motore e-Boxer fa da denominatore comune a tutti e quattro gli allestimenti presenti in listino. Per definire "base" anche quello entry-level ci vuole una bella fantasia, come dimostra anche la tabella qui sotto, con i principali equipaggiamenti di serie. Ah, dietro il nome di EyeSight, per chi non lo ricordasse, c'è una suite di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida molto completa.
Quanto ai prezzi, ecco un secondo specchietto, che spiega la strategia commerciale di Subaru Italia. In pratica la macchina viene proposta con prezzi di listino che partono da 41.950 euro per della versione Free e arrivano a quota 48.450 euro con la variante Premium. Nella fase iniziale di lancio, tuttavia la Casa applicherà a tutti uno sconto incondizionato di 6.050 euro, portando il primo prezzo a 35.900 euro. La campagna promozionale ha una scadenza breve, ma l'impressione è che l'iniziativa sia destinata a durare almeno per qualche mese.
Una progressione da manuale
Tornando al comparto meccanico, quando si fanno girare le ruote è proprio lui a catturare l'attenzione con una grande fluidità di marcia. Le risposte ai bassi non sono particolarmente vivaci ma la progressione è senza incertezze, a tutto vantaggio del comfort e del senso di relax in viaggio. La centralina sfrutta bene questa caratteristica e l'ottimo affiatamento tra i motori, che si passano le consegne con la massima dolcezza. Il risultato è che, fin tanto che non si strapazza l'acceleratore, il quattro cilindri boxer resta spento o gira comunque ben al di sotto dei 2.000 giri con una regolarità commovente, mentre la Forester avanza con grande naturalezza. La silenziosità è notevole e il motore si fa sentire solo se si accelera con cattiveria. In questo caso gli spunti sono però un po' blandi e il rumore si fa sentire più della spinta in avanti.
Meglio usare piede felpato
La musica non cambia più di tanto nemmeno passando dalla modalità di guida I (Intelligent) a quella S (Sport). La prima mette comodità ed efficienza in cima alla lista delle priorità ed è quella più indicata per l'uso quotidiano. La seconda tiene il motore più su di giri e aumenta un po' il freno motore in rilascio, rendendo anche un po' più coinvolgente l'eventuale selezione manuale dei rapporti attraverso le palette al volante. Dato però che le risposte della Forester ai comandi sembrano sempre molto mediate dall'elettronica, la voglia di darsi al fai-da-te passa in fretta, assieme a quella di tirare il collo alla macchina.
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Sempre fedele, anche se prendete una cattiva strada
A conti fatti si dimostra più divertente e redditizio guidare in modo pulito e scorrevole, anche perché pure l'assetto non è tarato per assecondare ritmi da prova speciale, andando casomai alla ricerca di un buon equilibrio tra il contenimento del rollio e del beccheggio e l'assorbimento dei colpi. Anche avventurandosi fuoristrada la Forester non batte ciglio e supera con una disinvoltura non comune terreni smossi, canali e pietre. Tra le curve ha poi il buon gusto di non ciondolare da una parte e dall'altra, complice un'architettura che abbassa il baricentro e fa sembrare questa Subaru più leggera delle 1,7 tonnellate indicate dalla bilancia.