SPECIFICHE IN EVIDENZA
- MOTORE
2 elettrici, ant. e post.
- POTENZA
218 CV
- 0-100
6,9 secondi
Suburu e Toyota formeranno anche una strana coppia ma la loro relazione pare funzionare alla grande. Quando c'è da dar vita a un nuovo prodotto di nicchia uniscono le forze e sfornano due modelli gemelli. Lo hanno fatto una prima volta con le divertenti coupé BRZ e GT86 e ora la storia si ripete con i loro primi Suv elettrici, la Subaru Solterra e la Toyota bZ4X (no, non mi è passato il gatto sulla tastiera, la macchina si chiama proprio così...). La prima a concedersi per un breve test drive è la tuttoterreno delle Pleiadi, le cui consegne inizieranno nella seconda metà del 2022. La prova è durata giusto una manciata di chilometri, un po' tra i cordoli e un po' su terra, sufficienti però a capire che il DNA Subaru non è scomparso del tutto, assieme al motore boxer.
La famo strana
Andiamo però con ordine e iniziamo con un rapido giro perlustrativo. La Subaru Solterra volta pagina dal punto di vista stilistico. I designer hanno osato molto, scegliendo linee tese, spigoli vivi e vistose protezioni in plastica. A ben vedere, però, un vago family feeling emerge comunque, più che altro per merito della mascherina esagonale e delle pieghe che caratterizzano le lamiere sulle fiancate. Tutta la carrozzeria non ha un pelo fuori posto e, complici il fondo carenato e lo spoiler sopra il lunotto, il Cx è pari a 0,28, un ottimo risultato per un'auto così imponente. Per la cronaca, la lunghezza è di 469 cm, la larghezza di 186 e l'altezza di 165, mentre il passo è pari a 285 cm.
Pronti al decollo?
Un interasse del genere e il fatto che la piattaforma e-SGP ospiti le batterie agli ioni di litio (da 71,4 kWh) sotto l'abitacolo fanno sì che l'interno della Subaru Solterra sia molto spazioso. La plancia ha un disegno moderno ed essenziale, con la strumentazione digitale alla base del parabrezza e un ampio schermo da 12,3 pollici piazzato sull'attenti, a sovrastare il massiccio mobiletto centrale. Il sistema d'infotainment è al passo con i tempi in fatto di connettività e funzioni, molte delle quali possono essere gestite anche con i tasti del volante. La sensazione iniziale è un po' quella di trovarsi su un'astronave, ma a conti fatti non è necessario un grande apprendistato per familiarizzare con i comandi. Il pilota può regolare a piacimento il posto di guida, mentre chi viaggia alle sue spalle ha centimetri in abbondanza in ogni direzione e può muovere liberamente i piedi, grazie al pavimento piatto. Quanto al bagagliaio, la soglia bassa e la forma regolare permettono di sfruttare bene la capacità, che raggiunge i 452 litri sommando il doppio fondo sotto il piano.
Una nuova simmetria
Da un punto di vista tecnico, la Solterra cerca di trovare l'equilibrio e la simmetria tipici di casa Subaru pur dovendo rinunciare al motore boxer e alla trazione integrale Symmetrical AWD delle sorelle termiche. In questo caso le quattro ruote motrici e il bilanciamento sono ottenuti montando su ciascun asse un motore elettrico da 80 kW e 168,5 Nm di coppia, per una potenza totale di sistema di 218 CV. Il pilota può decidere come sfruttarli scegliendo tra tre modalità di guida, Eco, Normal e Power. Dovendo guidare per pochi chilometri in pista mi sono concentrato soprattutto sull'ultima, che rende le risposte all'acceleratore più vivaci e permette di scattare da 0 a 100 in 6,9 secondi. Inutile invece insistere alla ricerca di punte velocistiche particolari: arrivati a 160 km/h la centralina tira i remi in barca. Il pilota ha a disposizione anche l'S-Pedal, che crea una frenata rigenerativa così forte in rilascio da permettere in pratica di guidare nel 90% dei casi solo modulando la pressione sull'acceleratore. Per chi - come me - trova il sistema poco gradevole c'è sempre la possibilità di regolare l'intensità della frenata rigenerativa agendo sulle levette al volante.
Ben piantata
Diavolerie elettroniche a parte, la Subaru Solterra dimostra già dopo pochi metri di essere di sana e robusta costituzione. Chiamata ad affrontare un brusco cambio di direzione, sopporta bene ogni strapazzo, trovando sempre un discreto appoggio sulle ruote esterne e stabilizzandosi in fretta, senza richiedere particolari correzioni. Certo, il senso di fluidità e di leggerezza non è quello delle Subaru a benzina (e pure di quelle a gasolio). Calcolando però che la Solterra ha un'altezza minima da terra di 21 cm e pesa due tonnellate abbondanti, non ci si può nemmeno lamentare troppo: diverse rivali sono sicuramente più impacciate di lei e più inclini ad allargare la traiettoria nei curvoni. Qui la tendenza è tutto sommato limitata e vi si pone rimedio scegliendo una condotta pulita e anticipando un pelo le manovre.
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Scalatrice provetta
L'assetto rialzato diventa un asso nella manica importante quando si porta la Solterra lontano dall'asfalto. Grazie anche ad angoli di attacco, di dosso e di uscita che misurano nell'ordine 17,7°, 18,2° e 25,4°, questa Subaru affronta con buona disinvoltura passaggi di media difficoltà, compresi piccoli twist e pendenze laterali abbastanza accentuate. Attivando la funzione X-Mode, che regola l'elettronica di bordo per affrontare i fondi a bassa aderenza, la motricità resta sempre buona, anche quando una sola ruota ha grip o si cerca di ripartire da fermi su forti salite. La Solterra non è insomma un'autentica fuoristrada ma rispetta la tradizione della Casa in fatto di versatilità d'impiego e dimostra che le elettriche possono cavarsela bene anche nei panni delle factotum, con un'autonomia dichiarata superiore ai 400 km.
"Base" a chi?
La Subaru Solterra verrà proposta in due versioni, la 4E-xperience e la 4E-xparience+. A quella entry level il concetto di "base" va molto stretto, dato che di serie monta tra le altre cose i cerchi in lega da 18", i sedili riscaldabili, l'infotainment con il navigatore integrato e una decina di Adas, tra cui il Pre-collision System e il Dynamic Radar Cruise Control. L'allestimento 4E-xparience+ ha i cerchi da 20" e aggiunge a quanto già elencato il tetto panoramico, i sedili in eco-pelle con memorie, la ricarica wireless per lo smartphone, lo stereo Harman Kardon e il riscaldamento pure per il volante e per i sedili posteriori. Sui prezzi c'è ancora un certo riserbo ma il listino dovrebbe oscillare a spanne tra i 60 e i 65.000 euro.