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Volkswagen ID.3 - Un bel salto di qualità

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Paolo Sardi
Pubblicato il: 14 lug 2023
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SPECIFICHE IN EVIDENZA

  • MOTORE

    1 elettrico posteriore

  • POTENZA

    204 CV

  • 0-100

    7,9 secondi

La Volkswagen ID.3 non è un'auto come le altre per la Casa di Wolfsburg. È la capostipite dell'elettrificazione all'ombra delle bandiere VW e vuole essere l'erede di Sua Eccellenza la Golf nel mondo che viaggia a batterie. C'è poco da stupirsi che in Volkswagen la tirino a lucido come l'argenteria di famiglia e facciano di tutto per poterla esibire con orgoglio, come una medaglia appuntata al petto. Ecco il perché di un aggiornamento consistente, che tocca la linea della carrozzeria, gli arredi e la tecnologia di bordo.

Un volto nuovo

Il restyling operato dalla Volkswagen interviene soprattutto sul frontale, dando all'insieme un look più serio e accigliato. La ID.3 vede sparire la fascia nera che c'era alla base del parabrezza, con il cofano che ora si protende più all'indietro e si allarga anche verso i parafanghi. In basso si nota poi un paraurti più grintoso, con due aperture laterali simili a feritoie. Se i fari anteriori non cambiano la loro firma luminosa, le luci di coda si allungano ora fin sul portellone dove i LED rimpiazzano quelli che fino a oggi sono stati catarifrangenti. In tutto questo le misure rimangono invariate così come l'ottima abitabilità e il volume utile del bagagliaio, che è 385 litri.

Più curata e green

Ciò non significa però che i designer responsabili degli interni siano stati lì a bere birra e mangiare wurstel mentre i colleghi lavoravano alla carrozzeria. Pungolati dalle indicazioni dei clienti, hanno rimpiazzato le plastiche rigide della prima ora con materiali schiumati e soffici al tatto. Qua e là hanno aggiunto anche cuciture scenografiche e nuovi materiali che appagano il tatto e la coscienza ecologica. Il pensiero va alla corona del volante in pelle vegana e a un tessuto in microfibra ArtVelour con effetto scamosciato ottenuto per buona parte da materiale di recupero. In mezzo alla plancia spicca poi il display da 12 pollici, che ora è di serie su tutte le ID.3. Lo schermo ospita tra le altre cose i comandi della climatizzazione, una scelta abbastanza discutibile e che può essere causa di distrazione.

Iniezione di tecnologia

Anche per il software dell'infotainment c'è un upgrade con app e funzioni più avanzate. I nuovi programmi sono utili anche a una migliore pianificazione dei percorsi e delle ricariche da fare lungo la strada. Queste possono avvenire con l'inedito sistema Plug&Charge che prevede il riconoscimento automatico della vettura da parte delle colonnine. La versione di questa prova, quella con batteria da 77 kWh (l'altra è da 58 kWh), può inoltre essere ricaricata anche a 170 kW. Non mancano nemmeno un head-up display con realtà aumentata e ADAS più evoluti. Adesso la ID.3 può vantare l'assistenza al cambio di corsia e la capacità di memorizzare e ripetere in autonomia fino a cinque manovre di parcheggio. In generale però la ID.3 si lascia già gestire bene negli spazi stretti, complice a un diametro di sterzata contenuto.

Silenzio, si viaggia

Allontanandosi dalle vie del centro la ID.3 si dimostra silenziosa e tutto sommato ben ammortizzata, almeno per quanto può esserlo un'elettrica da 1,8 tonnellate equipaggiata con cerchi optional da 20 pollici. La Volkswagen ID.3 è dunque un'auto gradevole, su cui si viaggia volentieri. A sorprendere è in particolare il comportamento disinvolto una volta varcati i caselli autostradali, dove non si avvertono fiato corto e sibili aerodinamici.

Pronto, chi sterza?

In ogni caso, anche equipaggiata con ruote e pneumatici oversize, la ID.3 mantiene una vocazione turistica. Lo confermano bene le caratteristiche dello sterzo, a modo suo preciso ma poco comunicativo. Il limite di tenuta è elevato fin tanto che adotta uno stile pulito e senza grande irruenza. Quando invece comincia a scarseggiare l'aderenza, la guida si fa poco entusiasmante. L'elettronica comincia infatti a filtrare le reazioni e l'auto non risponde in modo così rapido e schietto da invogliare a giocare con lei.

QB, quanto basta (e anche di più)

Quanto infine al powertrain, la ID.3 non farà battere forte il cuore alla semplice lettura della scheda tecnica ma fa poi tutto quello che serve una volta su strada. I 204 CV e 310 Nm di coppia bastano - e avanzano - per muoversi con vivacità in ogni frangente e per gustarsi anche qualche rilancio fulmineo. Affondando l'acceleratore si viene lanciati fuori dalle curve con grande rapidità e si possono archiviare in un attimo le pratiche di sorpasso. Il tutto, tra l'altro, con una notevole efficienza e un' autonomia reale che pare non discostarsi troppo dai valori dichiarati.

 

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