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NamX sta per diventare la Tesla dell'idrogeno?

NamX HUV è un'auto alimentata da capsule di idrogeno rimovibili

Testo di Craig Jamieson tradotto e adattato da Paolo Sardi
Pubblicato il: 23 ott 2022
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Che Pininfarina si presentasse al Mondial de l'Auto di Parigi di quest'anno con una serie di auto a emissioni zero (locali, sia ben inteso...) si poteva francamente prevedere. Quello che sorprende un po', invece, è il modo in cui una di queste vetture riesca a raggiungere l'obiettivo.

"Pillole" magiche

NamX - un'azienda franco-marocchina di cui siamo francamente stupiti che non abbiate ancora sentito parlare - ha incaricato Pininfarina di dare forma, con matite e modelli in argilla, a un veicolo a celle a combustibile (ipotizzato con potenze nell'ordine dei 300 CV o dei 500 CV) equipaggiato con un serbatoio fisso di idrogeno e sei "capsule" di idrogeno rimovibili e sostituibili. Con il serbatoio e le capsule pieni, il NamX HUV può fare 800 km prima di dover fare rifornimento di gas. Tuttavia, se proprio non si riesce a raggiungere una stazione di rifornimento di idrogeno, è possibile utilizzare le sei capsule da sole, con un'autonomia di 300 km.

Soluzione vincente?

La vera innovazione è rappresentata dalla postazioni pensata dalla NamX per le capsule. Si tratta di una sorta di armadio a nido d'ape che contiene le capsule, con un prezzo stimato di sole 5mila di sterline per uno piccolo e circa 20mila di sterline per uno grande, mentre costruire una stazione di rifornimento di idrogeno da zero costa da 1 a 5 milioni di sterline. La struttura può essere posizionato ovunque, dai piazzali delle stazioni di servizio ai parcheggi dei supermercati. Al momento ci sono solo poche stazioni di rifornimento di H2 e questa mancanza di infrastrutture, nonostante la tecnologia delle celle a combustibile sia ormai matura, sta bloccando la domanda. NamX potrebbe aver risolto questo problema in un colpo solo. L'idea è che le capsule vengano riempite in piccole stazioni di rifornimento centrali e poi consegnate alle postazioni con camion alimentati a loro volta a idrogeno. La portabilità delle capsule di distribuzione significa che possono essere facilmente spostate ovunque ci sia più richiesta.

Servirebbe fare sistema

NamX afferma inoltre di voler concedere in licenza la tecnologia in modo che altre aziende possano costruire oggetti compatibili con le capsule, come scooter o generatori. È una soluzione così semplice che, come gli altri grandi punti di forza dell'idrogeno, dipende in gran parte dalla capacità di integrarsi con i sistemi e i processi che già conosciamo e utilizziamo. Il carburante viene ancora consegnato in egual maniera, le bombole di gas vengono ancora scambiate e il nuovo mezzo - sia esso un'auto, una moto o un trattore - funziona ancora, anche se in modo più silenzioso.

Il fatto che le aziende continuino a utilizzare le celle a combustibile a idrogeno è qualcosa che ci aspettiamo. Ma non sapevamo come NamX intendesse farlo. Tenete gli occhi aperti per il lancio dell'auto NamX nel 2025 e, se tutto va bene, per il lancio dei distributori di capsule, sempre nello stesso periodo.

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