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Bavarian Econs 2002te: come è fatta e come va la restomod elettrica

Mettiamo sotto la lente un mezzo furbo, che dona una seconda giovinezza a vecchia tedesca ancora fascinosa

Top Gear Team
Pubblicato il: 29 gen 2024
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Cosa è questa adorabile cosina?

È l'Econ 2002, un prodotto della Bavarian Econs. In breve, è una classica coupé BMW del 2002 che ha ricevuto un trattamento restomod. Un trattamento restomod elettrico, per la precisione.

Magari non piacerà a tutti...

Sì, queste cose sono certamente divisive. Lo sa bene l'azienda bavarese. I suoi fondatori apprezzano la trepidazione che circonda tali progetti e insistono sul fatto che stanno lanciando delle 02 che altrimenti rimarrebbero dormienti in un garage perché, come molte auto d'epoca, non sono le cose più semplici da far funzionare.

"I proprietari di auto d'epoca aspettano tutta la settimana per andare in garage a guidare la loro auto di domenica", dice Nicolas Navarro, che ha fondato l'impresa con suo fratello Edgar. “Le persone vogliono che la loro macchina si avvii e basta. Questo è un problema che possiamo risolvere. Inoltre ci sono abbastanza modelli del 2002: ne sono stati costruiti centinaia di migliaia. Convertiremo un massimo di 30 auto”.

A dire il vero sono stati prodotti quasi un milione di esemplari di BMW della serie 02. E se stai tirando fuori il motore e trasformando il mezzo in un veicolo elettrico, non importa se inizi con una 1502, una 1602, una 1802 o una 2002.

Sono sicuro che sia più che un semplice "innesto"...

I tempi di conversione variano a seconda dello stato di conservazione della 02 che stai fornendo, ma puoi prevedere circa un anno di lavoro sull'auto tra le officine BMW Group Classic e Bavarian Econs, mentre la abbelliscono e la passano alla propulsione completamente elettrica.

L’obiettivo è recuperare il maggior numero possibile di componenti e sostituire solo ciò che è veramente necessario. Va meglio anche per l'ambiente. Anche uno splendido volante Momo e comodi sedili sportivi sono tra le modifiche proposte, ma possono essere tralasciati se vuoi mantenere la tua amata macchina esteticamente originale. Quanto al cambiamento interno, c'è il passaggio dal contagiri all'indicatore della batteria, progettato in modo simpatico.

Le batterie stesse sono divise tra la parte anteriore e quella posteriore – favorendo la distribuzione del peso 50/50 – con una lastra di metallo aggiungtiva, necessaria per inserirle nel bagagliaio. Un singolo motore elettrico si aggancia all’asse posteriore, richiedendo nuovi supporti. Il team Econs sigilla tutti i fori del telaio rimasti dalla conversione – dove, ad esempio, una leva del cambio manuale sporgerebbe dal tunnel della trasmissione – per garantire una finitura ottimale.

Di che potenza stiamo parlando?

Il motore che si trova di solito sull'asse anteriore di una Tesla Model S è montato qui sull'asse posteriore, anche se depotenziato per evitare la necessità di interventi più profondi o di batterie più capaci. I freni sono quelli standard delle 02 mentre le sospensioni sono state aggiornate con una configurazione KW regolabile per avere la rigidità necessaria. Le batterie provengono dallo scaffale dei ricambi BMW i3S o Mini Electric, a seconda della scelta fatta dal cliente. Tali componenti cruciali sono tutti nuovi di zecca.

Scegliendo la 2002te entry-level si avrà una batteria da 33 kWh collegata a un motore da 180 CV/170 Nm, ideale per spingere i suoi 1.100 kg a 100 km all'ora in 6,2 secondi. La 2002tee, invece, combina una batteria da 45 kWh e un motore da circa 250 CV e 220 Nm per una massa di 1.200 kg e un'accelerazione da 4,5 secondi. Entrambe le auto coprono circa 200 km con una batteria carica prima di ricaricarsi all'80% in 45 minuti.

A completare la gamma c'è la 2002 turbo e, che adotta la batteria da 45 kWh e il motore da 250 CV, cui aggiunge un impianto frenante maggiorato. È quello dell'originale 2002 Turbo e ci sono pure magnifiche ruote BBS e un kit che rende la carrozzeria più vistosa.

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Quale hai guidato?

Abbiamo provato il prototipo di 2002te usato per i test dell'azienda. Potrebbe non rappresentare al 100% una Econ finita, ma sembra comunque meravigliosa. La Baviera non mi ha accolto con il clima migliore ma questo non ciò ha davvero importanza. Questa macchina è uno spasso.

L'erogazione della potenza è lineare e appagante, pur rinunciando alla castagna tipica di un moderno veicolo elettrico. In ogni caso il rapporto peso-potenza assicura una maliziosa sgommata se ci si lascia prendere dall'entusiasmo. L'accelerazione è sempre rapida e l'acceleratore risponde con una schiettezza che i moderni veicoli elettrici raramente offrono, se non mai. Non ho dubbi che la 2002te saprebbe esibirsi in traversi epici come una vecchia Bimmer in un ambiente più appropriato rispetto al centro di Monaco, ma i suoi produttori sostengono che oggi c'è una migliore trazione grazie al peso extra sull'asse posteriore. Non c'è insomma bisogno di mettere un sacco di sabbia nel bagagliaio di questa vecchia BMW nelle giornate gelide.

Quindi è facile da guidare?

Il servosterzo è opzionale. C'è una bella differenza tra smuovere a braccia il volante non assistito e la semplicità di ruotare la corona mentre si fa manovra con il servo. Non una critica in quanto tale, semplicemente una constatazione. L'azienda sospetta che molti dei suoi acquirenti utilizzeranno la loro auto come un'elegante utilitaria da città, dove l'assistenza elettrica potrebbe sembrare preferibile. Ma forse ci saranno anche clienti che rinunceranno a questa comodità: “‘Continuate così’, potrebbero dire, ‘mi allenerò solo un po’ le braccia!’” sorride Nicolas.

È facile acclimatarsi in un'auto così agile e maneggevole, e a quel punto il tutto diventa gioiosamente semplice da guidare. Devi davvero spiaccicare l'acceleratore sul tappetino per far vibrare le ruote posteriori e la precisione con cui lavora il suo pedale significa che ciò non accadrà per caso. Il massimo dei voti va anche alla rigenerazione dei freni; così incisiva da poter adottare una guida "one pedal" in città, ma senza mai eccessi.

È anche tutto ben fatto. Anche in questa fase di sviluppo, il motore è straordinariamente silenzioso e l'atmosfera interna è perfetta, una cosa mai scontata in un'auto che ha ormai più di 50 anni. Fissa uno smartphone al cruscotto e sarai felice di usarla ogni giorno.

Anche con un'autonomia così modesta?

Nicolas ammette che l'autonomia di 200 km dell'auto è il minimo indispensabile che le persone si aspettano da un veicolo elettrico, ma batterie più grandi significherebbero far salire i costi e peggiorare la guidabilità. Così la macchina è solo 100 chilogrammi più pesante di una 2002 di serie. E gli acquirenti con il budget necessario vedono la Econ 2002 come un nuovo giocattolo in una vasta collezione.

Ehm, qual è il costo?

Sono 140.000 euro per una 2002te o 180.000 euro per una 2002tee, entrambe le cifre prima dell'IVA e senza auto donatrice. Quindi la maggior parte dei progetti supererà di molto quota 200.000. La 2002 Turbo, dal canto suo, costa già 270.000 euro.

Ogni auto è realizzata su misura in base ai capricci dei suoi acquirenti, quindi, anche se si tratta di un bel gruzzoletto, non è nemmeno una cifra folle, visti i prezzi delle restomod sul mercato. A prescindere dal fatto che si parli di elettrico o no.

Faranno qualcosa di più economico?

Il prossimo progetto è una Serie 3 E30, che sarà meno personalizzata e più conveniente, forse a partire da circa 120.000 euro senza la necessità di portare la propria auto. A modo suo sarebbe un'alternativa affascinante a una BMW i4 nuova di zecca per chi non è impressionato dai moderni principi del design di Monaco.

Se tra cinque anni l’UE deciderà di non raggiungere i suoi obiettivi relativi alle auto elettriche e la gente si annoierà dei veicoli elettrici, forse penseremo a qualcos’altro”, ammette Nicolas. “Ma finché l’industria dei veicoli elettrici continua a muoversi così com’è, questo è il nostro piano”. Qualunque sia la tua opinione sui veicoli restomod, mezzi elettrici come l'Econ 2002, non scompariranno presto.

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