Miti da sfatare: "Con le auto elettriche c'è un forte rischio di incendio"

MITO: "I veicoli elettrici prendono sempre fuoco"

L'estate scorsa un parcheggio dell'aeroporto di Luton è andato in fiamme. La speculazione sui social media, autorevole come sempre, lo ha attribuito a un incendio di veicoli elettrici. Un sentito ringraziamento ai social network per il loro contributo. I vigili del fuoco hanno poi accertato che all'origine del tutto c'era un'auto diesel.

Ora, un incendio della batteria di un veicolo elettrico è una brutta notizia. Brucia molto ed è difficile da spegnere. Infatti può accendersi nuovamente dopo diversi giorni. Ma la combustione non è l’unico scopo della vita di una batteria. Al contrario, un'auto a combustione trasporta un serbatoio pieno di cose il cui unico compito è prendere fuoco rapidamente. E ciò può avvenire anche quando non lo si desidera.

Gli incendi delle auto elettriche sono molto rari. Potrebbero derivare da un guasto o da un incidente, ma nessun crash test ufficiale ne ha mai causato uno. I veicoli elettrici sono sviluppati con attenzione e sono soggetti ai richiami del caso, se necessario. Gli incendi degli scooter elettrici sono molto più comuni poiché devono sottostare a normative diverse e meno rigide in fatto di certficazioni.

L’Agenzia svedese per le emergenze civili (MSB) ha segnalato 23 incendi su 611.000 veicoli elettrici nel 2022, ovvero lo 0,004% in un anno. Il che rende l'incendio di un'auto elettrica 20 volte meno probabile rispetto agli incendi delle auto con motore a combustione interna. Queste hanno bruciato 3.400 volte su 4,4 milioni di auto considerate in Svezia, ovvero 0,08 per cento. MSB ha inoltre recentemente dimostrato un nuovo modo per estinguere rapidamente gli incendi delle batterie. Anche l'ente EV FireSafe, finanziato dal Dipartimento della Difesa australiano, è arrivato a conclusioni simili. Se ci fosse un rischio frequente, ciò si rifletterebbe nei premi assicurativi. Ma non è così.

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