La Renault Scénic è tornata ma ora è tutta un'altra cosa

Negli Anni 90 la Renault Scenic è stata una protagonista assoluta del mondo delle auto familiari, pioniera della formula della  monovolume compatta super versatile. Poi quelle cose a forma di uovo sono via via passate di moda. Ora il nome Scenic è tornato sotto forma di una crossover elettrica, che pur dimostra di avere ancora a cuore la praticità. In realtà, in tutte le sue scartoffie Renault si guarda bene dall'inserire la vettura in una categoria. Ma è chiaro come si ponga un gradino sotto a rivali quali Tesla Model Y, VW ID.4, Hyundai Ioniq 5 o Ford Mustang Mach E.

Parola d'ordine: praticità

La nuova Renault Scenic E-Tech Electric è strettamente imparentata con la Megane elettrica – un'auto che ci aveva convinto – e dalla quale eredità l'eccellente layout del cruscotto.

Se tutto va bene, anche la guida sarà all'altezza. Ma la Scenic ha un passo più lungo, un sedile posteriore più adattabile e un bagagliaio più grande. Lo spazio viene sfruttato per rendere la vita più comoda in seconda fila. Il bracciolo centrale è dotato di supporti pieghevoli per schermi, che possono essere alimentati da USB adiacenti.

Tante piccole astuzie

Le tasche negli schienali dei sedili anteriori sono pronte a ingoiare i piccoli oggetti di uso quotidiano e il bracciolo anteriore scorre in senso longitudinale. Complessivamente Renault calcola che ci siano 39 litri di spazio sparsi nei vani ricavati nell'abitacolo. Il bagagliaio è di ben 545 litri. Il tetto panoramico in vetro si oscura elettricamente in due sezioni controllate separatamente, quindi può essere trasparente sui sedili posteriori ma opaco su quelli anteriori o viceversa.

Due taglie di batteria

Sulla Renault Scenic E-Tech Electric il passo lungo offre spazio per una batteria fino a 87 kWh che promette un’autonomia WLTP di oltre 600 km. Questa è abbinata a un motore elettrico da 220 CV, per un tempo nello 0 - 100 km/h di 8,4 secondi. La ricarica è rapida, con un picco di 170 kW, quindi le soste in autostrada dovrebbero essere brevi. Un'opzione più economica prevede 170 CV e un pacco batterie da 60 kWh, per un'autonomia WLTP di 420 km. Un simile percorrenza è sufficiente per quasi tutti, poiché rappresenta più di tre ore di guida in autostrada, tra gli eventuali ingorghi e gli immancabili cantieri stradali. E questa è un'auto per famiglie, va ricordato: in viaggio ci sarà sempre qualcuno a bordo che chiederà di fare una bella sosta. Tutte le versioni sono dotate di pompa di calore, quindi l'autonomia non dovrebbe ridursi in inverno.

L'importanza di una buon piano

L'infotainment integra un sistema online che pianifica i percorsi tenendo conto delle condizioni meteo e della potenza dei caricabatterie pubblici. Il software intelligente individua i posti migliori in cui fermarsi e dice all'auto di raffreddare la batteria quando si avvicina ai caricabatterie in modo che possa assorbire energia più velocemente. Il sistema funziona anche sullo smartphone, in modo da poter costruire l'itinerario in anticipo e inviarlo all'auto. Un bel risparmio di tempo quando i bambini sono impazienti di partire.

Non si butta via (quasi) niente

Anche con la batteria di grandi dimensioni, la Scenic pesa 1.850 kg, ovvero più leggera della maggior parte dei concorrenti. Il cofano e i rivestimenti delle portiere sono in alluminio per risparmiare peso e la Casa fa sapere che si tratta di materiale riciclato per l'80%. Il ferro e l'acciaio sono invece riciclati per il 37%, mentre la plastica e i rivestimenti dell'abitacolo sono a loro volta in larga misura riciclati o di origine biologica. Nel complesso, Renault afferma che la Scenic esce dalla catena di montaggio con il 24% di parti recuperate e che l’azienda ha le competenze per riutilizzare il 90% della sua massa a fine vita, compresi i materiali delle batterie.

Al momento nulla è stato reso noto in materia di prezzi e allestimenti. Listino e dotazioni di serie saranno comunicati in un secondo tempo.