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Elettrico

Skoda Vision 7S, la svolta del marchio

Questo concept non solo anticipa il futuro top di gamma elettrico di Skoda, ma la direzione che prenderà il marchio ceco

Adriano Tosi
Pubblicato il: 01 set 2022

Il mondo dell’auto è lanciato a grandissima velocità (in senso lato qualcuno la definirebbe folle, ma questo è un altro discorso) verso l’elettrificazione, la condivisione del veicolo al posto del suo possesso e l’automazione della guida. Tutti i marchi stanno dunque ripensando il proprio approccio al business dalle fondamenta. Per Skoda, questo processo prende la forma del concept Vision 7S: elettrico, 7 posti, tecnologico come non mai. In verità, il marchio ceco la transizione l’ha già iniziato da un pezzo, così come il Gruppo Volkswagen di cui fa parte: la Enyaq, SUV elettrico medio da 5 posti, è in listino da un po’.

Oltre la Enyaq

In comune con la Enyaq, il modello di serie che nascerà dalla Vision 7S avrà la piattaforma MEB. Tutto il resto, invece, o è stato evoluto oppure ripensato da zero. Innanzitutto, l’abitacolo può ospitare fino a 7 passeggeri e poi la batteria cresce fino a 89 kWh di capacità ed è in grado di ricaricarsi a una potenza massima di 200 kW; l’autonomia massima è nell’ordine dei 600 km. Il debutto sul mercato è atteso nel 2026, insieme a uno sport utility di dimensioni medie e a una berlina compatta.

Rivoluzione, dicevamo: a renderla palese è anche il nuovo logo, anche se per essere più precisi è bene specificare che il logo scompare e il suo posto viene preso dalla scritta Skoda, per esteso. E no, non si tratta della solita operazione di marketing fine a sé stessa: Skoda ha pianificato un investimento di 5,6 miliardi di euro per la mobilità elettrica e 700 milioni per la digitalizzazione nell’arco dei prossimi cinque anni.

Design che parla da solo

Il grande carico di novità della Skoda Vision 7S si intuisce al primo sguardo: si prenda per esempio il frontale. Che ci si trovi davanti a una Skoda è lampante, eppure la reinterpretazione della calandra è profonda; dietro al pannello nero, peraltro, sono celati i sensori dei sistemi di assistenza alla guida. Lì accanto spiccano i sottilissimi gruppi ottici, mentre le sette feritoie nella parte bassa del muso sono vere prese d’aria, così come veri sono gli sfoghi sul posteriore. Per il resto, spiccano la fiancata pulita i cerchi “chiusi” da 22”, le maniglie delle portiere a sfioramento e le telecamere laterali che fungono da specchietti retrovisori.

Intelligente come ogni Skoda

L’alimentazione elettrica rappresenta solo una parte - per quanto importante - della sostenibilità di un veicolo. Ecco perché i paraurti e i passaruota della Vision 7S sono realizzati a partire da pneumatici usati. Per lo stesso motivo, sulla Vision 7S è stato bandito qualsiasi materiale di origine animale e la maggior parte dei rivestimenti deriva da sostanze riciclate. Cambiando discorso ma rimanendo in tema di soluzioni furbe, tra i passaruota e al di sopra delle minigonne laterali ci sono gli sfoghi dell’aria calda che viene “estratta” dalle batterie. Le stesse minigonne sono anche pedane per le portiere, che si aprono in direzione opposta. Infine, i due elementi arancioni che spiccano nel frontale e nel posteriore sono in realtà dei ganci estraibili.

Interni a scelta

La Vision 7S, come ogni Skoda, promette uno spazio al vertice del segmento. Ma va anche oltre. Premesso che non è assolutamente detto che tutto ciò che si è visto andrà in produzione, qualche idea sicuramente andrà in porto. Tra le altre, spicca la configurazione molto originale, con sei poltrone simmetriche, disposte su tre file, cui si aggiunge il seggiolino per neonati posizionato contromarcia, al centro dell’abitacolo. Perché proprio lì? Perché si tratta del posto più sicuro, al riparo dagli urti, oltre a essere facilmente controllabile da chi siede nella seconda fila, così come attraverso una telecamera che proietta le immagini sul display centrale.

Inoltre, fa sempre un grande effetto la possibilità di scegliere le “atmosfere” di bordo: Driving e Relaxing, che modificano significativamente il “tono” dell’abitacolo della Vision 7S. Il primo è incentrato sulla guida e il display centrale da 14,6” è orientato verticalmente. Il secondo, per i momenti di ricarica o di sosta, prevede che il volante e il quadro strumenti da 8,8” scivolino all’indietro per liberare altro spazio. Il tutto, mentre i sedili della prima fila ruotano verso l’interno e si reclinano, per permettere ai passeggeri posteriori di vedere meglio lo schermo centrale. Quest’ultimo, a sua volta, si posiziona in orizzontale per lasciar vedere meglio i contenuti di intrattenimento. Ultima chicca, a dimostrazione che la Vision 7S si propone come auto per il massimo piacere collettivo di stare a bordo: siccome anche i sedili della seconda fila sono reclinabili ma chi li occupa è più lontano dallo schermo touch, il sistema di infotainment è controllabile anche da remoto con lo smartphone.

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