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Volkswagen ID.CODE: toh, Sally si è vestita da SUV elettrico!

Al Salone di Pechino la Casa di Wolfsburg ha presentato una concept car che pare uscita dal cartone animato Cars

Paolo Sardi
Pubblicato il: 24 apr 2024
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Sarà forse per merito del colore, che qui chiamano Horizon Blue, o delle "capacità espressive" del frontale, fatto sta che la concept car Volkswagen ID.CODE presentata al Salone di Pechino sembra pronta per apparire nel sequel di Cars, come erede della Porsche 911 Sally. Se sotto le insegne della Pixar e della Disney, però, ogni cosa era pura fantasia, qui è tutto vero, anche se alcune soluzioni paiono quasi da fantascienza. Questo SUV elettrico di grossa taglia, lungo circa cinque metri evolve i tipici stilemi VW e interagisce con l'ambiente circostante e con il pilota, raggiungendo il livello 4 di guida autonoma. Andiamo a conoscerlo meglio.

Taglio sportivo

La linea della Volkswagen ID.CODE è frutto della collaborazione tra due Centri Stile VW, quello europeo e quello cinese. In fondo nessuno fa mistero del fatto che questa macchina sia pensata in prospettiva proprio per il più grande mercato asiatico. La ID.CODE sfoggia dunque una carrozzeria molto filante, quasi da Gran Turismo, con parafanghi muscolosi che svettano sulle fiancate. Degno di nota è anche il montante posteriore, per realizzare il quale gli stilisti pare abbiano cercato ispirazione nella Golf.

Un tocco quasi umano

Proprio come nei cartoon, è però il frontale a essere protagonista e a puntare sulla simpatia. Nel muso ci sono tre elementi che danno alla elettrica tedesca tanta personalità e una sorprendente capacità di interazione. Il primo sono i cosiddetti 3D-Eyes, fari con tecnologia LED Matrix che con le loro fattezze ricordano l'occhio umano. Possono infatti illuminarsi in maniera diversa per fare assumere all'auto "espressioni" differenti, quando per esempio il proprietario si avvicina oppure in base al cambiare delle stagioni. Nel frontale compaiono poi la barra luminosa Light Cloud e il pannello Light Screen inserito nel paraurti, capaci di variare colorazione e di far apparire messaggi in modo da "comunicare" anche con il mondo circostante. Pure le luci sottili posteriori possono mutare look, cercando a loro volta di umanizzarsi. Chissà come inceneriranno con lo sguardo chi dà un bottarella al paraurti per farsi largo nei parcheggi..

Da pilota a ospite il paso è breve

La ID.CODE ha però a bordo anche altre tecnologie capaci di lasciare a bocca aperta. I finestrini Smart Window possono infatti trasformarsi in schermi per mostrare messaggi al conducente prima che questi salga a bordo, ricordandogli per esempio di prendere un ombrello nel caso sia previsto brutto tempo. Il tutto grazie all'intelligenza artificiale e alla creazione di una sorta di avatar del proprietario.

Su strada, poi, la ID.CODE promette viaggi in tutto relax. Grazie alla suite di sistemi avanzati Centre Pilot, Volkswagen annuncia fiera una guida autonoma di livello 4, quella cioè che permette al guidatore starsene in panciolle - regolando magari seduta e schienale a mo' di chaise longue - e di delegare ogni questione relativa alla guida all'elettronica. Volendo il pilota può però anche girare le spalle al parabrezza e fare salotto con chi è nella zona posteriore. In questo caso il volante perde qualsiasi utilità e scompare nella plancia. L'ultima chicca è una funzione di autopulizia, con tanto di robottino aspirante. E poi non si dica che in VW non pensano alla mobilità pulita...

 

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