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Opinione: salviamo un esemplare di ogni auto, anche delle peggiori

Secondo Sam Philip, tutte le auto peggiori dovrebbero essere conservate. Anche quelle di cui abbiamo solo immagini sgranate...

Testo di Sam Philip tradotto e adattato da Paolo Sardi
Pubblicato il: 08 apr 2023
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Secondo Sam Philip, di TGTV, tutte le auto spazzatura dovrebbero essere conservate. Anche quelle di cui abbiamo solo immagini sgranate... In Svizzera vive un uomo che colleziona e cataloga gli escrementi. Escrementi umani, nello specifico. Centinaia di esemplari freschi di scatola, spediti da tutto il mondo, per essere accuratamente registrati nella sua biblioteca refrigerata di escrementi. 

Rischio estinzione

Quest'uomo si chiama professor Adrian Egil, un microbiologo dell'Università di Zurigo impegnato in un'eroica missione di conservazione dei microbi umani: i batteri intestinali che si occupano della digestione e di ogni altra cosa importante per la salute.  E, a quanto pare, hanno bisogno di essere preservati. A causa dell'aumento della medicina antibiotica e delle diete sempre più globalizzate - droghe e KFC, in pratica - molti ceppi vitali di microbi intestinali in tutto il pianeta stanno andando incontro all'estinzione, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per la salute umana, dicono gli scienziati.

Un lavoro oscuro

Ecco perché, nella sua gelida cantina, il Prof. Egil ha archiviato furiosamente le feci, costruendo una biblioteca da cui i batteri esotici dell'intestino potrebbero essere rianimati in futuro, se necessario. Non è certo il lavoro più affascinante per la fauna selvatica. Ma qualcuno deve pur prendersi cura delle cose piccole e puzzolenti, no? Se l'elefante africano si estingue, la gente lo noterà. Ma se perdiamo l'Heliobacter pylori, nessuno se ne accorgerà, almeno fino a quando non si sentirà gonfiare la pancia la prossima volta che affronterà un tarka dhal.

E le auto?

Ne parlo perché mi sono chiesto se non abbiamo bisogno di un caveau della cacca per le auto. Un posto dove conservare gli esemplari meno celebrati del bioma automobilistico, nel caso in cui possano essere utili in futuro. Perché le vostre vecchie e affascinanti supercar, le vostre auto da corsa vincitrici di campionati, i vostri concept all'avanguardia, sono i leopardi delle nevi, i rinoceronti bianchi, i gorilla di montagna del mondo dell'auto. Rari, in via di estinzione, certo, ma almeno qualcuno li tiene d'occhio, ne rintana alcuni negli zoo, ne sequenzia il DNA, dando loro una discreta possibilità di essere preservati per le generazioni future. 

La condanna all'oblio

Ma che dire degli esemplari indesiderati e ammuffiti? Le auto che si estinguono a centinaia ogni giorno, semplicemente perché sono antiche e poco amabili? Vent'anni fa, 6.000 Proton Wira pattugliavano le strade della Gran Bretagna. Oggi, 71. Chi si prende cura dei Wira? Potrebbe scomparire senza lasciare traccia e noi non ce ne accorgeremmo (e sì, l'immagine sgranata qui sopra è l'unica foto di una Wira negli archivi di TG). Talbot Solara? Ne rimangono nove. Seat Malaga, circa lo stesso numero. Kia Clarus? Una coppia solitaria. Tata Gurkha? Solo una. Questi esemplari dimenticati sono i batteri intestinali in via di estinzione delle nostre strade. 

Un esempio per i posteri

È vero, molti piangeranno la scomparsa della Wira o della Solara quanto quella del loro Bifidobacterium bifidum. Ma gli ecosistemi sono cose complicate. Chi può sapere quando un Wira potrebbe tornare utile? Almeno ricorderebbe all'umanità di non costruire mai un'altra Wira. Qualcuno deve preservare i nostri annusatori. Il Prof. Egil sembra un'anima di larghe vedute e dal carattere forte. Forse, una volta che avrà finito di archiviare in modo disinteressato le nostre vere schifezze, potrà passare a quelle a quattro ruote.

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