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BMW M4 CSL, buon 50° BMW M

BMW M sceglie il modo migliore per festeggiare i suoi primi 50 anni: una M4 tutta nuova, hi-tech, ma con accenti dannatamente old school

Adriano Tosi
Pubblicato il: 20 mag 2022
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Competition, Sport, Lightweight: è questo che rappresentano le tre lettere CSL e non c’è bisogno di essere madrelingua inglesi per coglierne il senso più profondo. Quei tre concetti sono anche le pietre angolari sulle quali si fondano progettazione e sviluppo della nuova BMW M4 CSL. Un’auto capace di mettere a referto 3,7 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h, 10,7 secondi nello 0-200 km/h, 307 km/h di velocità massima e, soprattutto, un impressionante 7’15”.677 come tempo sul giro da 20,6 km al Nürburgring (il riferimento utilizzato da tutti i costruttori); 7’20”207 invece sul giro completo. Si tratta della BMW di produzione più veloce di sempre su questo difficilissimo tracciato. Il tutto, con una ricetta squisitamente “meccanica”: nessun aiutino elettrico ha contribuito a queste prestazioni. La BMW M4 CSL è un tributo alla storia di BMW M, un’ultima celebrazione a soli pistoni/cilindri/bielle prima del passaggio, già annunciato, all’ibrido plug-in.

Nata per la pista

Nella messa a punto della BMW M4 CSL (presentata subito dopo il restyling della Serie 3) è stato perseguito il massimo contenimento del peso, a costo anche di mettere in atto scelte piuttosto radicali. Una su tutte: l’eliminazione del divano ha permesso di risparmiare 21 kg, l’adozione di sedili anteriori a guscio con struttura in fibra di carbonio (su cui è possibile installare cinture di sicurezza a 6 punti) ne ha tagliati altri 24. Altri 21 kg sono stati limati grazie ai freni carboceramici, alle ruote, alle molle e agli ammortizzatori specifici; 15 kg sono stati trovati eliminando alcuni materiali fonoassorbenti. Del resto, il contenimento del sound del motore non è certo una priorità, su un’auto del genere, anzi… Completano il lavoro di alleggerimento diversi elementi della carrozzeria in CFRP (carbon-fibre-reinforced plastic) e il terminale di scarico in titanio. L’ago della bilancia si ferma ora a 1.700 kg (100 in meno rispetto alla Competition), per un rapporto tra peso e potenza che vede ogni CV del motore “trasportare” 2,95 kg di peso.

Un sei cilindri da urlo

Non avete voglia di fare i conti? Il 3.0 biturbo 6 cilindri in linea (nel pieno della tradizione BMW) della M4 CSL eroga la bellezza di 550 CV a 6.250 giri; 650 Nm il valore di coppia massima, che viene raggiunto a 2.750 giri e mantenuto fino a quota 5.950. I 41 CV in più rispetto alla M4 Competition sono stati ottenuti alzando la pressione di sovralimentazione da 1,7 a 2,1 bar e mediante alcune modifiche alla mappatura elettronica. Il cambio è un 8 marce automatico (non doppia frizione, dunque) - di cui BMW garantisce la massima reattività di risposta - e la trazione esclusivamente posteriore.

Gli affinamenti al telaio

L’aumento della potenza non poteva non essere accompagnato da un adeguamento del telaio. Ecco dunque una barra duomi anteriore, che irrigidisce la struttura (donando maggior precisione e reattività di risposta all’avantreno), sospensioni a controllo elettronico, altezza da terra ridotta di 8 mm, servosterzo con taratura specifica e i già citati freni carboceramici; dedicata è anche la taratura del controllo di trazione. È interessante segnalare la differenziazione del diametro dei cerchi fra avantreno e retrotreno, mentre i pneumatici anteriori e posteriori sono molto simili in larghezza: nell’ordine, 275/35 ZR19 e 285/30 ZR20.

Un privilegio per pochi

La BMW M4 CSL, che debutta al Concorso d’Eleganza Villa d’Este, sarà un piacere che solo 1.000 fortunati intenditori potranno concedersi: la sua produzione inizierà a luglio di quest’anno nello stabilimento di Dingolfing. Colori? La CSL si può avere nella tinta speciale Frozen Blooklin Grey Metallic o in Alpine White (pastello) e Sapphire Black Metallic, con l'optional dei loghi commemorativi M. Anche i gruppi ottici Laserlight sono un accessorio a pagamento, integrano le luci diurne gialle a Led ispirate alle vetture da competizione. Sono invece di serie i fari posteriori a Led con tecnologia Laser, prima volta in assoluto su un modello di serie. 

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