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Dacia road to Dakar: a tu per tu con Leob e la Sandrider a un mese dalla gara

Il campione francese e la vettura sono stati protagonisti di una conferenza stampa a Milano

Paolo Sardi
Pubblicato il: 29 nov 2024
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Ricordate quando fu la prima volta che si sentì parlare della Dacia in Italia? Accadde esattamente 20 anni fa, quando si sparse la voce che la Logan a tre volumi sarebbe arrivata sul mercato a 5.000 euro. Quella macchina arrivò poi in effetti nel 2006, con un prezzo d’attacco di 7.950 euro e un’aria austera e dimessa, per non dire sfigata. Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti. Quella che all’epoca era la Cenerentola del settore automotive ora è una principessa del mercato, con una quota in Italia superiore al 6%. La nostra Cenerentola adesso si è però stufata anche dell’abito cucito dai topini e si messa nel guardaroba una tuta ignifuga. Dacia è pronta a prendere parte alla Dakar 2025 - che si svolgerà in Arabia Saudita da 3 al 17 gennaio - con la stupefacente buggy Sandrider e una squadra... da favola.

Un vero dream team

A raccontare questa avventura in una conferenza stampa indetta ad hoc sono stati Tiphanie Isnard, Team Principal Dacia, Francois Aupierre, Marketing Director del programma Dakar, e il leggendario campionissimo Sébastien Loeb. Li si vede qui sopra da sinistra a destra, dopo Giulio Marc d'Alberton, PR Dacia Italia. Il "cannibale" punterà alla vittoria insieme ai compagni si squadra Cristina Gutierrez e Nasser Al-Attiyah. Quest’ultimo ha un palmares che regge il confronto con i nove mondali rally del "cannibale" Loeb, avendo vinto cinque volte la Coppa del Mondo dei Rally Tout-Terrain e due volte il Campionato Mondiale di Rally-Raid.

Dalle corse alla produzione di serie

Nell'incontro Francois Aupierre ha voluto sottolineare come puntare alla vittoria alla Dakar sia una grande opportunità per comunicare i valori del marchio e accrescerne notorietà e appeal. “La competizione costituisce anche un ottimo banco di prova per soluzioni tecniche e tecnologiche che, in un prossimo futuro, potrebbero esser riversate nella normale produzione di serie” ha dichiarato Aupierre, aggiungendo: “La gestione della temperatura d’esercizio e di quella nell’abitacolo, lo studio di nuovi materiali e l’impiego di carburanti sintetici sono tre esempi del possibile travaso di know how che potrebbe verificarsi.” Per il progetto Dacia Road to Dakar, va ricordato, sono state mobilitate diverse risorse di Renault Group (con anche il coinvolgimento tecnico di Alpine motorsport) e sono nate collaborazioni con Prodrive (che ha contribuito allo sviluppo del mezzo e seguirà le operazioni sul campo) e Aramco (per il carburante sostenibile).

Le priorità del progetto Dacia Sandrider

Oltre chiaramente alle prestazioni, nella messa a punto della vettura sono state definite tre priorità. La prima è la visibilità, fondamentale per muoversi tra le dune e per mettere subito a fuoco le insidie del percorso nei tratti sassosi e dal fondo non uniforme. La seconda è l’agilità, che ha portato a un accentramento della massa attorno al baricentro, con sbalzi quasi inesistenti e le ruote poste ai quattro angoli della vettura. Ultima ma non meno importante c’è poi l’affidabilità perché - si sa - per arrivare primi, prima bisogna arrivare. Diamo allora uno sguardo alle caratteristiche salienti della macchina.

La scheda tecnica della Dacia Sandrider

Categoria FIA: Ultimate T1+
Telaio: tubolare
Carrozzeria: fibra di carbonio
Motore: V6, 3 litri, biturbo, a iniezione diretta
Potenza massima: 265 kW/360 cv a 5.000 giri/minuto
Coppia massima: 539 Nm a 4.250 giri/minuto
Trazione: 4X4
Trasmissione: cambio sequenziale a 6 rapporti
Sospensioni anteriori/posteriori: a doppio triangolo
Escursione ammortizzatori: 350 mm
Ruote: cerchi in alluminio, 17 pollici con pneumatici BF Goodrich
Lunghezza x Larghezza x Altezza: 4,140 m x 2,290 m x 1,810 m
Passo: 3.000 mm
Sbalzo anteriore/posteriore: 590/550 mm
Freni: dischi ventilati da 355 mm e pinze monoblocco Alcon a sei pistoncini 
Sedili: in fibra di carbonio con cinture Sabelt a 6 punti

Le parole di Sébastien Loeb

 Abbiamo lavorato duramente per prepararci a questa gara e ora, a circa un mese dall'inizio, l'emozione è davvero tanta. La Dakar è qualcosa di speciale. Non è solo una corsa, è una avventura che si svolge in paesaggi incredibili. Non puoi andare sempre al 100%, devi avere margine e amministrare gomme, sospensioni e meccanica. Devi poi avere un grande affiatamento con il navigatore, che ha un ruolo fondamentale. Il nostro obiettivo sarà quello di vincere, ma sappiamo bene quanti fattori critici devono allinearsi perché ciò accada. E poi ci sono rivali competitivi, come Toyota, Ford e Mini. Spero che la nostra esperienza ci dia un vantaggio fondamentale”. Loeb, per chi non se lo ricordasse è già andato cinque volte sul podio della Dakar, ma senza mai vincere. Sarà questa la volta buona?

Il calendario del W2RC 2025

L’impegno di Dacia alla Dakar non sarà qualcosa di estemporaneo. La Casa rumena prenderà infatti parte all'intero campionato del mondo W2RC. La Dakar sarà infatti solo la prima tappa del mondiale rally-raid. La seconda sarà l’Abu Dhabi Desert Challenge, negli Emirari Arabi Uniti, dal 21 al 27 febbraio. Seguirà quindi il South African Safari Rally, in programma appunto in Sudafrica dal 18 al 24 maggio. A settembre, dal 22 al 28, sarà poi la volta del BP Ultimate Rally Raid Challenge. La stagione iridata si chiuderà infine con il Rallye du Maroc, in calendario dal 10 al 17 ottobre.

 

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