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Ferrari Roma Tailor Made: alta sartoria su ruote

Questa fuoriserie è realizzata in collaborazione con la rivista Cool Hunting e spinge all'estremo l'idea di personalizzazione, con tanti raffinati dettagli ispirati alla tradizione giapponese.

Paolo Sardi
Pubblicato il: 18 mag 2022
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"La storia di questa vettura è iniziata quando ho incontrato i fondatori di Cool Hunting, Evan Orensten e Josh Rubin, nello showroom Ferrari Tailor Made di New York, dove abbiamo deciso di esplorare come il programma di personalizzazione su misura Ferrari Tailor Made potesse davvero superare i limiti.
". È così che Flavio Manzoni, il grande capo del Design Ferrari, racconta la genesi della Ferrari Roma Tailor Made. L'ultima one-off del Cavallino, che segue a ruota la SP48 Unica, rappresenta dunque un esercizio di bravura dell'atelier della Ferrari, che di solito lavora per cucire le macchine addosso ai clienti più facoltosi ed esigenti, dedicando loro un personal designer. Stavolta, invece, è andata diversamente: c'è stato più un gioco di squadra, per cercare di applicare a una Ferrari Roma tutti i metodi di lavorazione artigianali tradizionali del Giappone che hanno colpito il duo americano durante alcuni viaggi nel Paese del Sol Levante. 

Nel blu dipinto di blu

La Ferrari Roma Tailor Made è dunque un inno alla giapponesità a tutti i livelli, a partire dal colore della carrozzeria, che non è certo di un blu qualsiasi. La vernice si chiama Indigo Metal ed è stata sviluppata apposita per questa vettura, ispirandosi cl blu indaco utilizzato nell'antico Giappone per tingere le stoffe in virtù anche delle sue proprietà antibatteriche. La tonalità indigo si ritrova anche nel tessuto Sakiori impiegato per gli inserti dei sedili e per i tappeti. Per ricavarlo i tecnici hanno intrecciato i filamenti ottenuti smembrando vecchi kimono con del nylon, impiegando una tecnica del Settecento. Si deve invece risalire all'VIII secolo per il metodo Asai Roektsudi di tintura della pelle che è stata poi usata per dar vita al motivo ornamentale presente sull'imperiale. Anche le maniglie interne delle porte della Ferrari Roma Tailor Made sono in pelle intrecciata, un omaggio stavolta allo tsukami, l’antica arte di avvolgere le impugnature delle spade Katana.

Una cura maniacale del dettaglio

E c'è una storia curiosa anche alle spalle dei tanti dettagli in color rame. L'idea stavolta è venuta dalla Kaikado, un’azienda a conduzione familiare di Kyoto nota per i suoi iconici contenitori di rame per il tè. La placcatura made in Japan compare sul cancelletto del cambio e sulle relative levette e sono color rame anche l’arco del doppio cockpit, i cerchi e il Kamon. Questo è il nome del sigillo tramandato di generazione in generazione nelle famiglie giapponesi. Quello della Roma è disegnato da Kyogen e rappresenta una ruota di un carro trainato da buoi, le cui otto razze ricordano i pistoni del motore V8 della Ferrari Roma. Il numero viene ripreso anche dalle otto creste d’onda che circondano la ruota, quale simbolo di fortuna, forza e resilienza.

 

 

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