Ferrari SF-24: ecco la nuova macchina di Formula 1 di Maranello

Dopo aver visto tanto nero su molte della auto di Formula 1 svelate sin ora, come nel caso della Alpine e della Williams, ecco finalmente un tocco di colore sulla griglia della F1 2024. E non un colore qualsiasi, ma un rosso inconfondibile, condiviso con una hypercar vincitrice di Le Mans. Un solenne benvenuto, allora, alla Ferrari SF-24, la 70esima vettura di Formula Uno costruita dalla Scuderia. Una storia lunga, di cui presto farà parte anche un certo Lewis Hamilton.

Parola d'ordine: facilità

Per ora, Carlos Sainz Jr e il compagno di squadra Charles Leclerc si aspettano una macchina che, dice la Ferrari, si basi sul buon feeling avuto nelle ultime gare del 2023; un'auto che promette di essere "facile da guidare e che reagisce in modo prevedibile", dando ai due piloti la possibilità di sfruttarla come si deve. La Ferrari ha detto la stessa cosa anche riguardo alla vettura 499P di Le Mans, e l'anno scorso è andata abbastanza bene. Quindi lo schema dei colori opachi è stato ripreso su questa vettura - è la stessa tonalità di rosso della 499 - insieme a tocchi di giallo e bianco. Un rosso lucido non sarebbe andato male, cara Ferrari, ma è solo una nostra idea.

Le parole dei piloti, Leclerc e Sainz

A Leclerc piace il look e l'impressione che dà la SF-24. "Mi piace molto l'aspetto della vettura", ha detto, "comprese le parti bianche e gialle sulla carrozzeria. Ma ovviamente, ciò che mi interessa davvero è come si comporterà in pista, è l'unica cosa che conta. La SF-24 dovrebbe essere meno sensibile e più facile da guidare e per noi piloti è quello che serve per fare bene. Mi aspetto che la vettura abbia fatto un passo avanti in diverse aree e dall'impressione che ho avuto al simulatore penso che siamo nella direzione giusta."

Sulla stessa lunghezza d'onda è anche Sainz Jr, che ovviamente entra nella sua ultima stagione con la Scuderia. "Quando ho visto l'SF-24 per la prima volta, non vedevo l'ora di salire a bordo e accenderla. Adesso non vedo l'ora di guidarla in pista per vedere se è in linea con le sensazioni che ho avuto dal simulatore, ovvero che è l'evoluzione che tutti noi desideriamo. L’obiettivo è avere una vettura più guidabile e quindi in grado di correre ad un passo gara costante, poiché questi sono i requisiti fondamentali per lottare per la vittoria”.

Sarà davvero così? Hamilton osserva da lontano con interesse...