
HWA Evo Mercedes 190E Evo II: la leggenda rinasce
Con 500 CV, telaio in carbonio e tecnologia da corsa, la HWA Evo trasforma la 190E in un’icona moderna ispirata alla mitica Evo II.
Prendi una vecchia Mercedes 190E, una di quelle prodotte a milioni, e trasformala in una belva da pista ispirata alla mitica Evo II del DTM anni ’90. Il risultato? La HWA Evo, un progetto che va ben oltre il classico restomod.
Niente sacrifici di pezzi rari: ogni esemplare nasce da un 190E “standard”, ma viene completamente rivoluzionato da HWA, il reparto tecnico fondato da Hans-Werner Aufrecht, nome storico dell’AMG e partner di Mercedes in numerosi programmi sportivi.
Il riferimento alla 190E 2.5-16 Evo II è evidente: passaruota scolpiti, ala posteriore esagerata, stance aggressivo. Ma sotto la pelle, tutto è nuovo. Dalla scocca in fibra di carbonio al telaio rinforzato, ogni componente è stato riprogettato per ottenere rigidità, sicurezza e prestazioni.
HWA Evo, motore V6 biturbo, telaio in carbonio e prestazioni da supercar

Il cuore della HWA Evo è un V6 3.0 biturbo derivato dal M276 AMG, profondamente rivisto con nuovi turbocompressori, aspirazione e scarico. Il sound è ruvido e graffiante, l’erogazione fluida e lineare, anche troppo secondo i tecnici: è in fase di sviluppo un comportamento più “turbo old school”, con ritardo e risposta brutale, per restituire sensazioni più analogiche.
La potenza finale supererà i 500 CV, abbinata a una massa contenuta in soli 1.350 kg grazie alla scocca in fibra di carbonio. Un rapporto peso/potenza da vera sportiva moderna, paragonabile all’attuale Aston Martin Vantage da 665 CV.
Il cambio è manuale, con innesti brevi ma ancora da affinare, così come lo sterzo e l’impianto frenante, volutamente poco comunicativi per agevolare lo sviluppo quotidiano.
Attualmente esistono otto prototipi: il primo è destinato allo sviluppo elettronico con Bosch, altri verranno usati per crash test e messa a punto dinamica. Il telaio è stato profondamente modificato: le sospensioni sfruttano nuovi sottotelai anteriori e posteriori, mentre l’assetto riprende l’equilibrio originale, con una leggera rollata rassicurante e reazioni sincere. Il passo anteriore è stato allungato di 50 mm per un bilanciamento perfetto.

Siamo lontani dall’approccio AMG muscolare. La HWA Evo è più raffinata, precisa, quasi con una dinamica da Porsche grazie al peso contenuto e alla compattezza generale. Ogni risposta trasmette il know-how racing maturato da HWA nelle competizioni GT3, DTM e persino Formula E.
L’abitacolo del prototipo è ancora in fase embrionale: strumenti di sviluppo, cavi e centraline occupano ogni angolo. Ma la visione è chiara: la HWA Evo sarà una reinterpretazione moderna e radicale di un’icona degli anni ’90, pronta per una nuova vita su strada e forse, un giorno, anche in pista.
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