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L'opinione: ignorate i catastrofisti, le auto ci serviranno ancora

Nemmeno un trasporto pubblico super efficiente risolverà tutte le esigenze di trasporto nel nostro futuro utopico e scintillante

Testo di Sam Philip tradotto e adattato dA Palo Sardi
Pubblicato il: 28 nov 2022
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"La storia d'amore tra il mondo e l'automobile è finita", si leggeva in un recente articolo del Guardian. "L'auto così come la conosciamo si sta rapidamente estinguendo, è una reliquia di un'epoca passata". La scuola di pensiero "l'auto è morta" sta prendendo sempre più piede negli ultimi tempi. E, tre le varie scuole di pensiero, questa potrebbe anche apparire convincente, con un solo piccolo difetto: temo che sia una vera e propria boiata. Per essere chiari, non voglio iniziare a criticare il Guardian. L'articolo contiene molti punti validi e indiscutibili. Le auto possono essere inquinanti. Le auto possono causare terribili incidenti. Le auto sono costose da comprare e da gestire. Le auto occupano spazio prezioso nelle nostre città.

Occorre essere realisti

Sono tutte ragioni eccellenti per cui i nostri governi dovrebbero investire in sistemi di trasporto pubblico per le nostre città e i nostri paesi e rendere sicuro e piacevole camminare e andare in bicicletta ovunque sia sensato farlo. Occorre però essere realisti. Anche in questo splendido utopico futuro dei trasporti pubblici, che immaginiamo finanziato in modo adeguato, a volte alcuni esseri umani avranno ancora bisogno di portare alcuni esseri umani e alcune cose da qualche altra parte. E se quest'altra parte del Paese è in campagna, avranno bisogno di una sorta di navicella su ruote, con posti a sedere per molti e qualche centinaio di litri di spazio per i bagagli. Una navicella su ruote che utilizzi la rete stradale esistente. Potremmo chiamarla "auto", no?

Facciamo una corsetta?

Vengo dalla campagna inglese, quindi fidatevi di me: a meno che, per qualche disguido su Twitter, Elon Musk non finisca per lasciare accidentalmente in eredità la sua intera fortuna al dipartimento dei trasporti, sarà impossibile costruire reti di trasporti pubblici in grado di portare tutta la gente di campagna da e verso i luoghi in cui deve andare. Oppure credete che tutt'a un tratto alla gente venga una repentina e irrefrenabile voglia di fare una corsetta di qualche chilometri dalla fermata dell'autobus a casa con la spesa settimanale? Dichiarare la morte dell'automobile è come... dichiarare la morte del gabinetto solo perché non vi piace quello che la gente ci mette dentro. Certo, disapprovate quanto volete, ma gli esseri umani dovranno comunque fare il loro lavoro (nel caso dell'auto, questo lavoro è "raggiungere altri posti che non siano la metropoli"), quindi accettate la realtà e trovate il modo di gestirla nel modo più pulito possibile.

Una nuova mobilità, ma con le auto

Autobus, biciclette, gambe: li amo. Non ne ho mai abbastanza: usiamoli di più, certo! Ma a meno che non abbiate intenzione di trasferire forzatamente l'intera popolazione in un'unica vasta megalopoli, il nostro futuro richiederà comunque anche cose a forma di automobile. O, in alternativa, elicotteri personali. Ecco, gli elicotteri potrebbero funzionare. Scherzi a parte, facciamo in modo che questi oggetti a forma di automobile siano il più possibile puliti, ecologici e sicuri. Come vengono alimentate le nostre auto, come le paghiamo, come le guidiamo, quante ne possediamo come nazione: tutto questo dovrebbe cambiare, e cambierà, nei prossimi decenni. Ma saranno sempre automobili. Le voci sulla loro morte sono state molto esagerate.

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