Nuova Bugatti Tourbillon 1.800 CV di emozioni allo stato puro - Video
Tre motori elettrici, un enorme V16, potenza e velocità stratosferiche. Date il benvenuto alla nuova hypercar Bugatti
Eccola finalmente la nuova Bugatti Tourbillon, l’erede ibrida plug-in della Chiron: ha 1.800 CV e prende il nome dal meccanismo degli orologi (solitamente in vista) che contrasta gli effetti negativi della gravità. Che sia un impegno da parte di Bugatti a sovvertire le leggi della fisica?
La Tourbillon è più bassa di 33 mm della Chiron ma non è più lunga, nonostante monti il nuovissimo motore V16 aspirato da 8,3 litri sviluppato da Cosworth, capace di raggiungere i 9.000 giri/min, con un albero motore lungo un metro e il cambio a doppia frizione a 8 rapporti montato sul retro. La nuova Tourbillon a vuoto pesa 1.995 kg, meno della Chiron nonostante l’elettrificazione: la batteria da 25 kWh da sola raggiunge i 200 kg e alimenta tre motori elettrici, due sull'asse anteriore e uno su quello posteriore. Più leggera e più potente, la Tourbillon raggiunge una velocità massima – autolimitata - di 380 km/h, ma con la speciale Speed Key si passa al livello successivo: fino a 445 km/h.
Chiediamo a Mate Rimac, il nuovo CEO di Bugatti, se non sarebbe stato più semplice pensare a una elettrica pura. "Certo, la Nevera [Rimac] potrebbe essere una Bugatti se la si ridisegna. Dal punto di vista economico sarebbe stata la scelta più ovvia, ma è assolutamente una decisione sbagliata ed è per questo che mi sono opposto fermamente. Bugatti è sinonimo di artigianalità, qualità e prestazioni, è più aristocratica ed è meglio rimanere nel mondo analogico. Ho anche pensato: Ok, prendiamo la Chiron e facciamola ibrida" dice Mate, “ma sarebbe stata troppo pesante. Così mi è venuta in mente la folle idea di fare un'auto completamente nuova".
Simile alla Chiron, ma diversa
Guardando la Tourbillon non si può fare a meno di notare una certa familiarità con la Chiron, ma il progetto è nuovo. Sotto i fari sottili ci sono prese d’aria diverse, progettate per portare aria fresca al motore, e le superfici vetrate più strette accentuano le spalle della vettura.
Nella parte posteriore, domina il motore un V16 a vista, con gli enormi tunnel di Venturi che corrono su entrambi i lati. Il diffusore ha un volume doppio rispetto a quello della Chiron, l’alettone posteriore è attivo e rimane nascosto quando si viaggia alla velocità massima, per spuntare poi come freno aerodinamico quando serve, e in modalità Track. I terminali di scarico in titanio sono stampati in 3D e disposti più in alto.
“Bugatti ha una storia di 114 anni e vogliamo esistere per altri 100 anni e più", ha spiegato Mate. "È fondamentale conservare gli elementi di design Bugatti, facilmente riconoscibili anche da lontano - il ferro di cavallo, la linea centrale, la vernice bicolore - sarebbe stato un peccato buttarli via".
Da 0 a 100 in 2 secondi, e meno di 5 secondi per toccare i 200
Le prestazioni dichiarate sono ancora in gran parte teoriche ma attendibili, le prime consegne non avverranno prima del 2026, quindi i test su strada sono appena iniziati. La potenza totale raggiunge 1.800 CV: 1000 CV e 900 Nm dal motore V16, e 800 CV dai tre motori elettrici, questo significa che senza nemmeno svegliare il V16 dal suo sonno la Tourbillon può viaggiare a trazione integrale in modalità EV (per la gioia dei vicini di casa), con un'autonomia di 60 km e una potenza paragonabile a quella della Ferrari 812 Superfast....
La velocità massima dichiarata è di 445 km/h, ma è chiaro che c'è ancora molto da fare. Andranno a caccia di un nuovo record? “Vediamo", dice Mate, che significa "sì". Andy Wallace, l'uomo che probabilmente la piloterà, sottolinea che la "parte noiosa, fino a circa 400 km/h” viene sbrigata più velocemente della Chiron (circa 25 secondi contro 32,6), e che avranno a disposizione un rettilineo più lungo di quello di Ehra-Lessien (8,7 km) con cui giocare.
L’accelerazione da 0-100 km/h richiede meno di due secondi (la Chiron ne impiega 2,4), lo 0-200 km/h viene portato a termine in meno di 5 secondi (6,1 per la Chiron) e lo 0-300 km/h in 10 secondi (contro i 13,1 della Chiron). Un vero e proprio missile.
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VIDEO:Prima di salutare il W16 Bugatti, facciamo un giro con la Veyron e la Chiron
Dettagli curatissimi
Solo sulle Pagani abbiamo visto una tale cura costruttiva. Tutte le cerniere sono in alluminio anodizzato; i bracci delle sospensioni sono stampati in 3D da Divergent perché sono più rigidi e più resistenti, oltre che più belli, abbinati ad ammortizzatori attivi a doppia valvola.
L’impressione è che Rimac per la Tourbillon, abbia deciso di collaborare con fornitori di alto livello, ove necessario, piuttosto che fare come la Koenigsegg e produrre tutto in casa: Brembo per i freni, Concepto per i quadranti degli strumenti, Cosworth per il motore, Divergent 3D per le sospensioni, Rimac Technology per l'elettronica... naturalmente.
Abbiamo lavorato a stretto contatto - i designer, gli ingegneri e io - fin dall'inizio su ogni dettaglio", dice Mate. "Perché se si arriva in questa fase e qualcosa non ci piace, è impossibile cambiare, si buttano via tempo e soldi. Abbiamo portato avanti l'idea iniziale e siamo riusciti a realizzarla esattamente come era stata immaginata all'inizio".
Meraviglie meccaniche anche nell’abitacolo
Lasciate che la porta elettrica si apra da sola e prendetevi un momento per ammirare le meraviglie meccaniche all’interno.
I quadranti della strumentazione sembrano orologi svizzeri: ogni ingranaggio e gioiello in bella vista. Due aghi sul quadrante centrale si occupano di segnalare i giri motore (con fondo scala a 10.000 giri/min) e la velocità (fino a 550 km/h, per non sbagliare).
A sinistra ci sono gli indicatori analogici della batteria, della temperatura dell'olio e del carburante, mentre a destra due indicatori mostrano la potenza fornita in tempo reale dai motori elettrici e termico: basta sommarli per misurare il vostro coraggio e scoprire quanto sia pesante il piede destro. Il vero pezzo forte, però, è il volante a due razze che orbita attorno al padiglione centrale della strumentazione, fissato al piantone dello sterzo, con le palette del cambio incernierate sul bordo. È affascinante, fino a quando non faccio notare che la Citroen C4 aveva qualcosa di simile, il che distrugge l'atmosfera. Sulla console centrale ci sono altri quadranti a vista, oltre alle regolazioni del climatizzatore.
I sedili sono fissi, per contenere la lunghezza complessiva dell'auto, ma può essere regolata l’altezza e l’inclinazione dello schienale. La giusta posizione di guida si ottiene spostando elettricamente la pedaliera e il volante.
Come, niente schermi?
Non proprio, basta premere un pulsante e un display si solleva in verticale dalla parte superiore del cruscotto, prima di ruotare in orizzontale e riposizionarsi, come in un balletto. Sullo schermo vengono visualizzate le immagini della telecamera in retromarcia, un vero must.
Mate odia che chi guida debba seguire le istruzioni del navigatore con il telefono appoggiato in equilibrio precario sulle ginocchia. C’è quindi un'interfaccia super-semplice con connettività Apple CarPlay e Android Auto. Ovunque si guardi e si tocchi è un tripudio di materiali esotici, lavorati a mano, fresati o stampati.
A partire da… 3,8 milioni di euro
La Tourbillon costa 3,8 milioni di euro (più tasse)... ma salire di prezzo è facile con le diverse opzioni. Le prime Tourbillon saranno disponibili nel 2026, Bugatti costruirà 250 coupé al ritmo di circa 80 auto all'anno, mentre le serie speciali entreranno in produzione a partire dal 2029.
LaTourbillon non è solo un nuovo punto di riferimento per le prestazioni, ma anche una vittoria per la complessità della meccanica, in un mondo che si sta dirigendo verso i veicoli elettrici o, come dice Mate: "una hypercar che dice sì al progresso, ma non a spese dell'emozione".