I nuovi Pirelli PZero parlano con la centralina per migliorare la guidabilità

La tecnologia dei pneumatici "parlanti" di Pirelli si sta evolvendo. Infatti, la tecnologia sviluppata in collaborazione con Bosch si è guadagnata la definizione più altisonante di "tecnologia intelligente dei pneumatici", frutto di una maggiore integrazione che porta a prestazioni migliorate.

Un sistema in evoluzione

Il sistema "Cyber ​​Tyre" equipaggia già i cerchi da 21 e 22 pollici della Pagani Utopia Roadster, con il sensore MEMS di Bosch attaccato alla parete interna. È un minuscolo dispositivo abbastanza potente da misurare pressione, temperatura e accelerazione. I dati vengono raccolti, confrontati e analizzati in tempo reale, quindi inviati al sistema elettronico dell'auto. Il progresso comporta il fatto che il pneumatico informi il sistema in modo che l'assetto dinamico dell'auto possa essere regolato di conseguenza. Nel caso dell'Utopia, i dati informeranno direttamente il programma elettronico di stabilità (ESP). In futuro, tuttavia, funzionalità come i sistemi di frenata antibloccaggio (ABS) e il controllo della trazione (TCS) saranno predisposti per reagire e di conseguenza migliorare le prestazioni. Questi pneumatici - lo ricordiamo - sono stati lanciati nel 2021 sulla McLaren Artura. A quel punto, i sensori comunicavano al conducente se la temperatura aveva raggiunto il livello ottimale o se magari la gomma doveva essere raffreddata.

A vantaggio della sicurezza

Con quella che Pirelli chiama "una mano sulla strada", entrambe le aziende affermano che la tecnologia non solo migliorerà le prestazioni, ma sarà anche molto più sicura, incoraggiando i conducenti a rallentare quando gli pneumatici rilevano che le condizioni stradali sono cambiate. Inoltre, quando vivremo in un mondo con auto guidate da robot e senza esseri umani (quindi, senza un conducente che veda fisicamente l'acqua sull'asfalto), pneumatici che rilevano il cambiamento del fondo saranno probabilmente benvenuti.

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