L'opinione: tutte le auto fanno 12,5 km/l... con alcuni fattori correttivi

Da tutte le parti si continua a leggere che le auto PHEV, ovvero le ibride pulg-in, non riescono mai a eguagliare i consumi di carburante dichiarati WLTP. In considerazione di ciò ho bisogno di dare un nuovo sguardo alla Legge Universale del Consumo di Carburante di Horrell.

Il punto di partenza

La legge di Horrell è stata delineata anni fa e funziona così. “Tutto fa 12,5 km/litro. Con alcuni fattori correttivi”. Le origini della legge risalgono ai tempi delle auto a benzina e diesel e i fattori correttivi erano semplici. Guidare velocemente costa 1,8 km/litro mentre guidare dolcemente ne fa risparmiare altrettanti. Il diesel migliora le cose di 3,5 km/litro. Un ibrido non plug aggiunge 3,5 km/litro. Le auto di segmento B aggiungono 1,8 km/litro mentre un'auto grande perde la stessa percorrenza. Una carrozzeria crossover costa 1 km/litro, un vero SUV paga dazio con 2,5 km/litro. La trazione integrale costa 1 km/litro. Le prestazioni di tipo GTI costano 1,8 km/litro, prestazioni molto elevate 3,5 km/litro.

Facciamo i conti

Prendi semplicemente 12,5 km/litro, quindi correggi cumulativamente. Ad esempio, un piccolo crossover diesel farà registrare 12,5 km/litro più 3,5 (diesel) meno 1,8 (crossover) più 1,8 (piccolo) uguale a 16 km/litro. Un grande SUV a benzina con trazione integrale e prestazioni elevate otterrà 12,5-2,5-1-3,5 pari a 5,5 km/litro. Ammettetelo: non non riuscite a fare meglio con la vostra Range Rover Sport SVR.

Tra il dire e il fare...

È interessante notare che, sebbene i motori ridimensionati, i numero cilindri ridotto, i turbo e le trasmissioni a 7 velocità abbiano tutti migliorato i dati dei test ufficiali, nel mondo reale della Legge di Horrell, nulla è realmente cambiato per tre decenni di quelle e altre innovazioni. Ogni auto a benzina delle dimensioni di una Golf fa ancora 12,5 km/litro, come trent'anni fa.

Il caso delle ibride plug-in

Oggi, però, l’opinione popolare dice che le PHEV non obbediscono ad alcuna logica, e certamente non a quella utilizzata dalle autorità fiscali. Ebbene, dopo molti recenti esperimenti, posso affermare che la mia legge è ancora valida. Dovete solo tenere conto di un semplice codicillo. Diventa un calcolo sulla base delle due parti del viaggio: la parte in cui si usa la batteria e la parte in cui si viaggia a carburante fossile.

Mano alla calcolatrice

Immaginate di iniziare il viaggio completamente carichi a livello di batteria. Innanzitutto, prendiamo la distanza che si può coprire con la batteria stessa. Diciamo 40 km. Quindi applicate la legge di Horrell per il resto del viaggio. Supponiamo che sia un viaggio di 110 km in tutto, quindi per 70 km l'auto si è comportata come un ibrido qualsiasi. Poiché un ibrido a benzina di medie dimensioni copre circa 16 km/litro secondo la legge di Horrell avrà consumato 4,4 litri. Ma c'erano anche i 40 km in modalità elettrica. Quindi tutti i 110 km sono stati percorsi con 4,4 litri, il che significa 4 litri per 100 km o 25 km/litro. Se invece fosse un viaggio di 360 km, in ibrido sarebbero 320 km. Occorrerebbero 12,8 litri, per una media di 20 km/litro che dir si voglia.

Tiriamo le somme

Ecco perché una batteria più grande sempre carica significa minori consumi medi di carburante fossile, e anche viaggi più brevi significano migliore efficienza. Una batteria con autonomia di 80 km e un viaggio totale di 100 km significano solo 20 km in modalità ibrida, 100 km/litro. E il ciclo WLTP è un viaggio appunto breve. Una ibrida plug-in può far risparmiare benzina. E magari anche tasse. Anche se non risparmia energia perché devi anche caricare la batteria...

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