Gallery: cartoline dal SEMA 2022
Noi siete andati a Las Vegas per il Salone? Poco male: ecco in una ventina di foto alcune tra le cose più curiose e interessanti esposte
A differenza dei classici saloni dell'auto, il SEMA sembra essere un po' fine a se stesso, vista la tipologia di mezzi che lo popola. Ricorda il pian terreno di un casinò, c'è un sacco di rumore che disorienta e poi luci e persone con sguardi stralunati. È qualcosa di sbalorditivo. Spesso potete ritrovarti persi e distratti, a contemplare esterefatti mezzi a cui normalmente non penseresti mai e poi mai. L'eccesso è la regola, tra passaruota ipertrofici e kit carrozzeria estremi, con scambi di motori assurdi e alcune creazioni simili a Frankenstein. Al SEMA potete davvero trovare di tutto.
Oh guardate, una Tesla! Non una qualsiasi Tesla, badate bene. Questa, una delle auto più popolari della fiera, è una partecipante alla Pikes Peak, dove ha fatto registrrae un tempo di 11 min. 6,205 sec. Che - per la cronaca - è velocissimo.
Questa Honda Ridgeline è letteralmente "alimentata dai sogni" (ricordate lo slogan della Casa, "The Power of Dreams"?). Il motivo è presto detto: il tradizionale V6 da 3,5 litri che era sotto il cofano è stato sostituito con un ex motore IndyCar piazzato invece nella parte posteriore. Il tutto accompagnato, ovviamente, da un'ala vistosa, in stile IndyCar.
Il mezzo che vedete qui sopra è nato come Polaris fside-by-side, anche se potrebbero essersi verificati alcuni incroci con uno dei tanti camion ad assetto rialzato presenti al SEMA. Sicuramente attira l'attenzione, ma come se la cava fuoristrada?
Di tutt'altra pasta è fatto invece questo Can-Am nero opaco e incollato al suolo. Una buona opzione per Batman quando vuole vedersela con le dune di sabbia.
Niente è al sicuro al SEMA. Questa Mercedes Gullwing è stata tagliata, equipaggiata con scarichi in stile SLR e archi passaruota oversize. Che cosa ve ne pare? No, forse è la domanda sbagliata...
Questa è la Mazda RX-12... o almeno così la chiamiamo. Gli scambi di motori fuori dagli schemi sono un classico al SEMA, ma quest'anno il gioco è salito di livello. Sono finiti gli anni in cui i motori LS venivano messi ovunque. Ora c'è una nuova moda, quella di impiegare alcuni propulsori leggendari.
L'area di Hoonigan è all'altezza della sua fama e qui le meccaniche sono strapazzate per bene. Un'auto dopo l'altra esce su gomme devastate, rimbalzando tra le barriere di jersey e facendo fare gli straordinari ai limitatori, prima dell'eventuale piccolo incendio. Perché il SEMA è il SEMA.
Solo in America questa può essere classificata come un'auto da autocross, con un peso di 1.500 kg e una potenza di oltre 600 CV. L'autocross al SEMA consiste semplicemente in una gara di accelerazione che porta a un tornante stretto e poi in un altro rettilineo, fino al traguardo.
Faruk Kugay di DevSpeed Motorsports, il creatore di quest'opera, aveva un'idea semplice (si fa per dire): risparmiare peso, aumentare la potenza e creare un mostro da pista partendo da una 911 GT3. L'unità Subaru EJ25 scelta per il trapianto è 80 kg più leggera del propulsore GT3 originale. Inoltre permette un'elaborazione estrema: Faruk punta a 550 CV.
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Ecco un'idea per il regalo di Natale perfetto: una low-rider telecomandata. Alzate la mano, chi ne vuole una?!
Gregory Siff, un artista che si divide tra Los Angeles e New York, ha realizzato un dipinto dal vivo su questa Subaru BRZ modificata. Neil Buchanan sarebbe orgoglioso.
Eccolo qui, gente: la Delorean F1 2026. Ok, stiamo solo scherzando. Questo è infatti l'ottimo "cyber kart" di "B is for build". Sognata su un computer come un'auto da corsa e costruita su un piccolo garage con tanto di canale YouTube, è davvero un esempio di quanto siamo ormai lontani dalle auto in kit del passato.
Pensate a quest'auto come alla risposta americana alla FIAT 300 HP Record. Un omaggio alla "Belva di Torino", una delle sputafuoco più amate del Festival of Speed di Goodwood. Questa è solo un po' addomesticata...
Flamin' Hot Cheetos incontra Alien. Di tutte le moto presenti quest'anno (a ben vedere non è che ce ne fossero molte al SEMA) questa cosa è sicuramente una di quelle più appariscenti. Date un'occhiata al turbo. E all'interasse.
Il bodykit e lo stile di questa Corvette molto particolare ammiccano alla De Tomaso Pantera. Il che non è affatto male. E se su strada ci si dovesse imbattere in un dosso? Questa è un'altra storia...