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Gallery: cartoline dal SEMA 2022

Noi siete andati a Las Vegas per il Salone? Poco male: ecco in una ventina di foto alcune tra le cose più curiose e interessanti esposte

Testo e foto Huckleberry Mountain
Pubblicato il: 05 nov 2022
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A differenza dei classici saloni dell'auto, il SEMA sembra essere un po' fine a se stesso, vista la tipologia di mezzi che lo popola. Ricorda il pian terreno di un casinò, c'è un sacco di rumore che disorienta e poi luci e persone con sguardi stralunati. È qualcosa di sbalorditivo. Spesso potete ritrovarti persi e distratti, a contemplare esterefatti mezzi a cui normalmente non penseresti mai e poi mai. L'eccesso è la regola, tra passaruota ipertrofici e kit carrozzeria estremi, con scambi di motori assurdi e alcune creazioni simili a Frankenstein. Al SEMA potete davvero trovare di tutto.

Oh guardate, una Tesla! Non una qualsiasi Tesla, badate bene. Questa, una delle auto più popolari della fiera, è una partecipante alla Pikes Peak, dove ha fatto registrrae un tempo di 11 min. 6,205 sec. Che - per la cronaca - è velocissimo.

Questa Honda Ridgeline è letteralmente "alimentata dai sogni" (ricordate lo slogan della Casa, "The Power of Dreams"?). Il motivo è presto detto: il tradizionale V6 da 3,5 litri che era sotto il cofano è stato sostituito con un ex motore IndyCar piazzato invece nella parte posteriore. Il tutto accompagnato, ovviamente, da un'ala vistosa, in stile IndyCar.

Il mezzo che vedete qui sopra è nato come Polaris fside-by-side, anche se potrebbero essersi verificati alcuni incroci con uno dei tanti camion ad assetto rialzato presenti al SEMA. Sicuramente attira l'attenzione, ma come se la cava fuoristrada?

Di tutt'altra pasta è fatto invece questo Can-Am nero opaco e incollato al suolo. Una buona opzione per Batman quando vuole vedersela con le dune di sabbia.

Niente è al sicuro al SEMA. Questa Mercedes Gullwing è stata tagliata, equipaggiata con scarichi in stile SLR e archi passaruota oversize. Che cosa ve ne pare? No, forse è la domanda sbagliata...

Questa è la Mazda RX-12... o almeno così la chiamiamo. Gli scambi di motori fuori dagli schemi sono un classico al SEMA, ma quest'anno il gioco è salito di livello. Sono finiti gli anni in cui i motori LS venivano messi ovunque. Ora c'è una nuova moda, quella di impiegare alcuni propulsori leggendari.

L'area di Hoonigan è all'altezza della sua fama e qui le meccaniche sono strapazzate per bene. Un'auto dopo l'altra esce su gomme devastate, rimbalzando tra le barriere di jersey e facendo fare gli straordinari ai limitatori, prima dell'eventuale piccolo incendio. Perché il SEMA è il SEMA.

Solo in America questa può essere classificata come un'auto da autocross, con un peso di 1.500 kg e una potenza di oltre 600 CV. L'autocross al SEMA consiste semplicemente in una gara di accelerazione che porta a un tornante stretto e poi in un altro rettilineo, fino al traguardo.

Faruk Kugay di DevSpeed ​​Motorsports, il creatore di quest'opera, aveva un'idea semplice (si fa per dire): risparmiare peso, aumentare la potenza e creare un mostro da pista partendo da una 911 GT3. L'unità Subaru EJ25 scelta per il trapianto è 80 kg più leggera del propulsore GT3 originale. Inoltre permette un'elaborazione estrema: Faruk punta a 550 CV.

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