Kalle Rovanperä: "Ho un sacco di BMW... quasi tutte le M3 tranne la E36"
Il campione di rally racconta a TG della sua mega collezione di auto, dei progetti di gare su circuito e di QUELLA rottura improvvisa con il WRC
Kalle Rovanperä non è come gli altri piloti. L'anno scorso, a soli 23 anni, è diventato campione del mondo di rally per la seconda volta... poi ha lanciato la notizia bomba che si sarebbe ritirato nel 2024.
I programmi di partecipazione part-time non sono una novità nel WRC: il grande Sébastien Ogier aveva fatto qualcosa di simile quando ha ottenuto l'ottavo titolo mondiale nel 2021. Ma per qualcuno così talentuoso come Kalle aveva senso rinunciare alla migliore auto del settore così giovane? Roba da non credere.
Quello che la gente non vede sono però gli anni di lavoro che ci sono voluti per arrivarci. Kalle ha iniziato a fare rally quando aveva sette anni e a 13 gareggiava; più o meno nello stesso periodo ha attirato per la prima volta l'attenzione di TG, spaventando a morte un passeggero su una Citroen C2.
"E dopo i 15 anni ho lasciato la scuola e ho fatto tutto per il rally. Stagioni intere, 17 gare all'anno o talvolta anche di più. Quindi sì..." si interrompe e ride. "Anche se ho fatto [solo] quattro anni nella massima categoria, ho comunque fatto quasi tutta la mia vita nei rally. È tanto tempo."
Il programma WRC è duro. Ok, il programma di 14 eventi della prossima stagione non ha nulla a che vedere con il calendario di 24 gare della F1, ma i viaggi, l'impegno e lo sforzo si sommano.
"Le settimane in cui si corrono i rally sono davvero dure, forse più che negli altri sport", spiega il finlandese. "Andiamo sul posto dal lunedì alla domenica, per tutta la settimana. Le giornate di rally possono essere super lunghe se ci svegliamo alle 5 del mattino. A volte ci alziamo anche prima. E poi abbiamo i video di ricognizione." I piloti escono prima di ogni rally per studiare le strade, mentre sono ancora aperte al pubblico, raccogliendo lungo il percorso filmati da analizzare. "Devi farlo se vuoi essere veloce. E puoi lavorare sui video fino a mezzanotte. E dormire quattro o cinque ore da giovedì a domenica. Quindi, in questo senso, correre non è più così piacevole".
È troppo? "Sì, è... un po' troppo impegnativo".
Quindi, quando Rovanperä ha confermato il suo status di campione più giovane di sempre del WRC difendendo il suo titolo nel 2023, sapeva che era arrivato il momento di prendersi una pausa. "Ancora alcune persone non lo capiscono. Ma la maggior parte delle persone a me vicine ha pensato 'sì, di sicuro è una buona idea' quando ci ha pensato".
Quindi, cosa ha fatto nel suo tempo libero? Guidare di più la moto, facendo anche motocross, e rilassarsi con amici e familiari, dice. "E poi ovviamente sono andato a fare questa gara in circuito nella Porsche Cup".
Ah, a proposito. Non molti piloti di rally passano da fango, neve e ghiaia all'asfalto con successo, ma Kalle Rovanperä... non è come gli altri piloti da corsa. È salito su una 911 GT3 alla Porsche Carrera Cup a giugno e si è piazzato quarto al suo debutto. Poche settimane dopo a Imola ha conquistato la pole e poi ha vinto. Non c'è da stupirsi che nel parco assistenza del Rally di Finlandia si vociferasse di un potenziale test di F1. Solo pettegolezzi, ovviamente. Ma mai dire mai.
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Le corse su pista sono una grande ambizione per lui? "Sì, direi che sicuramente le corse in pista sono il più grande di tutti gli altri interessi, diciamo. È come la prossima cosa da fare per me. Voglio vedere se riesco a continuare a progredire". Ci sarà un cambiamento di scenario permanente? "Di sicuro non ora che abbiamo ancora progetti con Toyota", dice. "Ma sì, sicuramente immagino che possa accadere a un certo punto".
Rovanperä tornerà a disputare una stagione completa l'anno prossimo, con i pronostici che lo danno probabile vincitore del terzo campionato nel 2025. Matematicamente sarebbe ancora in lizza quest'anno, a ben vedere, avendo già ottenuto tre vittorie. Dopo aver chiacchierato con TG a Jyväskylä è anche andato vicino a un quarto successo, ma ha centrato una roccia nella penultima tappa. Una botto tremendo e conseguente ritiro. E la prima vittoria in casa rinviata per almeno un altro anno. Peccato.
In ogni caso la sua intenzione è di attenersi al piano. "Se provassi a fare tutte le gare [rimanenti] quest'anno, allora non avrei molti vantaggi nel prendermi sei mesi di pausa. Quindi non mi interessa molto. Mi interessa di più come mi sento io stesso".
E dominare com Ogier e Loeb, detentori di 17 titoli mondiali in due, non è nemmeno l'obiettivo a lungo termine. "Sono sicuro che non li raggiungerò. So che probabilmente non farò rally per 10 anni di fila".
C'è però una cosa su cui lui e Ogier sono pari: ognuno di loro ha una GR Yaris che porta il proprio nome. Kalle ha testato alcuni prototipi lo scorso inverno e il suo feedback ha portato la Rovanperä Edition a ottenere una modalità Donut (non serve spiegarlo) e una modalità Kalle per fare drift a regola d'arte.
"È stato davvero fantastico", dice Kalle del progetto, "ed è incredibile avere il proprio nome su un'auto come quella. Quindi devo fare un grande ringraziamento ad Akio [Toyoda] che ama così tanto il rally". Con la produzione che procede, il suo esemplare dovrebbe arrivare "molto presto" e starà accanto alla sua Corolla GR Morizo Edition che c'è nel suo garage.
Dobbiamo chiederlo... c'è qualcos'altro nella collezione? "In realtà possiedo parecchie auto", conferma. "Ci sono alcune vecchie auto JDM: RX7, Supra, GT-R, 200SX. Poi ho un sacco di BMW... quasi tutte le M3 tranne la E36. Ne sto ancora cercando una per completare la famiglia M3. E poi ho alcune M5 e vecchi classici, Hilux e Corolla. Comunque ci sono anche altre auto oltre a quelle".
Immagina un campione del mondo moderno che è veramente innamorato delle sue auto. Insomma... Kalle Rovanperä non è come gli altri piloti.