Breve storia delle Renault 5 Turbo da rally (e non solo)
Facciamo una panoramica sulle piccole bombe dai fianchi larghi che sono entrate nella leggenda
1978: RENAULT 5 TURBO 1
La prima 5 a motore centrale fu omologata appositamente per consentire a Renault di partecipare ai rally. Presentata per la prima volta al Salone di Parigi del 1978, la supercompatta a motore centrale, che pesava 970 kg, era dotata di portiere e tetto in alluminio a risparmio di peso e sprigionava 160 CV dal suo motore turbo da 1,4 litri.
1981: RENAULT 5 COUPÉ D'EUROPE
Non un'auto da rally, ma un'auto da pista. E quasi un'auto da strada in termini di potenza e specifiche. La Coupe d'Europe, che pesava 900 kg, veniva utilizzata per una serie monomarca di 12 gare. Le auto erano economiche e i dilettanti potevano gareggiare contro piloti del calibro di Jean Ragnotti e Walter Röhrl.
1983: RENAULT 5 TOUR DE CORSE
Nel gennaio 1981 la "Piccola Bomba" vinse il Rally di Monte Carlo, ma poi arrivarono le norme del Gruppo B. Questa fu la prima risposta di Renault: una macchina di 930 kg con 285 CV per la versione "clienti" (l'auto che vedete qui) e qualcosina in più per le auto ufficiali.
1983: RENAULT 5 TURBO 2
Questa è la seconda generazione da strada. Non aveva i pannelli della carrozzeria in alluminio e gli interni racing dell'originale e faceva scendere il prezzo di 15.000 franchi a 102.000 franchi. Per il resto non è cambiata molto. In totale furono costruite 3.167 Turbo 2 dal 1982 alla fine della produzione nel 1986.
1985: RENAULT 5 MAXI TURBO
Alimentata da un motore maggiorato da 1,5 litri che sviluppava 350 CV, questa versione finale da rally del Gruppo B presentava sospensioni e aerodinamica riviste, una carrozzeria più rigida e parti in carbonio. Sempre a trazione integrale, pesava 905 kg. Questa è l'auto con cui Ragnotti vinse il Tour de Corse di quell'anno.
1987: RENAULT 5 SUPER PRODUCTION
Negli anni Ottanta, il genere Super Production era un precursore - più estremo - delle auto da turismo. Questo mostro da 370 CV e 1.020 kg fu costruito per Érik Comas, aspirante pilota di F1. Era chiaramente molto speciale. Un curiosità: tutti gli altri piloti si chiamavano Jean-Pierre (J-P Beltoise, J-P Jabouille, J-P Jarier, J-P Jaussaud).
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