Con la Plymouth Cuda "Infected" Ringbrothers rende omaggio a Mopar
Della vecchia auto del 1970 resta ben poco: qui cambia tutto, dai freni, alle sospensioni. Il motore, poi...
Probabilmente avrai già sentito parlare della Ringbrothers; una piccola azienda a conduzione familiare specializzata nel dare una nuova vita "movimentata" alle auto d'epoca. Se non l'hai mai sentita, prima di tutto vuol dire che ti sei perso per esempio questa incredibile Rolls. In ogni caso rifatti gli occhi con questa "Infected".
Che mostro!
È una Plymouth Cuda del 1970 con un motore Hemi V8 sovralimentato da 817 CV, un cambio manuale a sei marce e una combinazione di colori rosa che evoca i giorni gloriosi della Mopar. E no, nonostante il nome, probabilmente non è correlata a quelle cose orribili che si vedono in The Last of Us. La ricetta Ringbrothers prevede tra le altre cose un differenziale Wavetrac, sospensioni con elementi Fox RS, freni a sei pistoncini e pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2. Così attrezzata l'auto dovrebbe essere in grado di fare un discreto giro del...' Ring (scusate il gioco di parole).
Una cura maniacale dei dettagli
Dal punto di vista del design, la Plymouth Cuda originale è già una vera auto da poster, con la sua silhouette allungata e tratti minimalisti. Ringbrothers ha evidenziato questo aspetto estendendo il passo e inserendo i nuovi paraurti più sottili per un aspetto più filante.
Anche la griglia anteriore è realizzata da un unico pezzo di alluminio e i pannelli inferiori dello splitter sono stati studiati per migliorare il flusso d'aria. O per consentirle di combattere con quelle orrende creature, perché quel cofano in fibra di carbonio sembra sospettosamente ben posizionato per aiutare a ridurre i danni da impatto...
Dal canto loro, gli interni guadagnano splendidi rivestimenti in pelle bianca, quadro strumenti, indicatori e comandi su misura, insieme a una leva del cambio e un volante in carbonio. C'è anche Apple CarPlay, che dovrebbe rendere molto più semplice contattare Joel Miller se necessario.
Le parole di Jim Ring
Il comproprietario di Ringbrothers, Jim Ring, ha affermato: "La Cuda è sempre stata una di quelle auto che non vedevamo l'ora di costruire. Le linee e le proporzioni sono la quintessenza delle muscle car, quindi è il foglio bianco ideale per sperimentare nuove strade e mettere in risalto le nostre capacità realizzative. La verniciatura è un omaggio ai colori Mopar degli Anni 70, anche se con un tocco originale. Abbiamo lavorato direttamente con i nostri partner per creare quello che chiamiamo 'Pink Eye', un cenno non troppo sottile al motore Redeye".
Lunga vita ai tuner aftermarket!.
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