I grandi fallimenti - Renault Vel Satis
Celebriamo le auto che hanno fatto un buco nell'acqua negli anni Duemila. Nel gruppo c'è anche questa ammiraglia transalpina.
Carissimi,
In qualità di presidente del British Official Vel Satis Owners Club (BOVSOC), sono rattristato nell'apprendere che consideriate la Vel Satis un "fallimento del secolo". Un fallimento? Come osate? Prima della Vel Satis, molti si chiedevano se la Francia sarebbe mai riuscita a spezzare l'egemonia tedesca nel segmento executive. Dopo la Vel Satis, la risposta è stata chiara a tutti!
Avete mai provato il suo abitacolo? Avendo posseduto una Vel Satis da nuova, posso testimoniare che si tratta di un ambiente davvero lussuoso, un luogo dove le preoccupazioni semplicemente svaniscono, in particolare quelle preoccupazioni legate al fatto di aver pagato gli stessi soldi necessari per la BMW Serie 5 ritrovandosi poi vittime di un tracollo del valore residuo.
E che dire del design? Hai mai visto qualcosa del genere? Esattamente! No, nessuno lo ha mai fatto! Ogni mattina, quando apro le tende, la forma audace della Vel Satis mi colpisce di nuovo, facendomi spesso rovesciare il tè. Rimango un fan in particolare del suo frontale spigoloso, che non assomiglia in alcun modo al volto di un simpatico roditore dei primi giochi Sega MegaDrive.
Alcuni hanno definito la Vel Satis un flop nelle vendite. Mi permetto di dissentire. Quasi 1.300 di noi inglesi abbiamo acquistato le Vel Satum (sì, è il plurale ufficiale). Sapete quante persone hanno mai comprato una Bugatti Veyron? Quattrocentocinquanta. Eppure non avete il coraggio di definirla un fallimento, vero?
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