Quale auto è la più LEVC di tutte, il simbolo della London EV Company?
Forse non sorprende che il taxi più moderno costruito da LEVC sia il migliore di sempre.
LEVC TX / 2017 – tutt’ora in produzione
Carbodies/LTI/London Taxi Company/LEVC: comunque la si chiami, i black cab di quest’azienda sono da sempre i primi in classifica, nonostante gli sforzi della concorrenza. Senza dubbio l'FX4 del 1958 (progettato da Austin in collaborazione con Carbodies e la concessionaria di taxi londinese Mann & Overton) ha stabilito il riferimento per i taxi londinesi: design rétro e i volumi sviluppati in verticale sono stati riproposti in ogni generazione successiva e anche dai rivali, che tentavano di prendersi una fetta di un mercato sempre in buona salute.
Le normative britanniche per i taxi sono notoriamente severe. Ad esempio impongono un diametro di svolta ridottissimo, appena 7,6 metri. E nel 1976 vigeva ancora una regola per cui i black cab dovevano portare una balla di fieno nel bagagliaio per nutrire i cavalli (ma oggi le cose sono un po' più sensate).
C’è anche il limite di età di 12 anni per i taxi diesel, che dal 2018 nemmeno possono più essere immatricolati. Quelli nuovi a benzina devono emettere meno di 50 g/km di CO2 e poter percorrere almeno 50 km a emissioni zero. Non mancano dettagliate disposizioni relative all’accessibilità dell’abitacolo. All’epoca della sua commercializzazione, il TX era l'unico modello che soddisfaceva le rinnovate e stringenti regole della Traffic for London, l’autorità che sovrintende al trasporto pubblico della Capitale britannica.
Dalla Cina con furore
Molti nel Regno Unito hanno preso male la notizia che un'azienda cinese avesse rilevato un’icona nazionale. Ma dato che l'azienda che produceva quell’icona era fallita, e che precedentemente aveva trascorso gran parte della sua esistenza in un malandato capannone nel centro di Coventry, l’investimento di quasi 500 milioni di sterline di Geely meritava forse un’accoglienza favorevole.
Rispetto ai modelli che l'hanno preceduto, il TX è un’astronave: mutua gran parte del powertrain dalla scuderia Geely Volvo, ottimizzato per l’impiego cittadino. Per la marcia a emissioni zero conta su una batteria da 34,6 kWh e su un motore elettrico da 150 CV che muove le ruote posteriori. L’autonomia WLTP è di circa 125 km, ma in città, dove il recupero d’energia dà il meglio di sé, secondo LEVC se ne fanno anche 160.
Range extender
Un 3 cilindri a benzina da 1,5 litri funge da range extender, ricaricando la batteria quando si è esaurita. Nel caso questo sia attivo, il consumo dichiarato è di 11,4 km/l: non male date le dimensioni del TX. Il serbatoio del carburante da 38,5 litri potrebbe sembrare sottodimensionato, ma l’autonomia complessiva (quindi considerando anche i km coperti a batteria) supera i 500 km, ed è difficile che un taxi percorra in un giorno una distanza del genere.
Gli allestimenti superiori possono avere la connessione Wi-Fi, le prese USB, una rampa retrattile, varie soluzioni che facilitano l’accesso a bordo (compresi i sedili anteriori girevoli) e addirittura il tetto panoramico. Tutto ciò è già impressionante, ma la versione elettrica di nuova generazione attesa entro due anni si annuncia ancor più ricca. Anche le icone devono stare al passo con i tempi.
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