Questa Kith BMW 1602 restomod elettrica è pura moda*
*con tutto quel che ciò può voler dire, in positivo e in negativo
Questa magnifica vettura è una BMW 1602 restomod elettrica, ma purtroppo di lei non ne sappiamo quanto vorremmo. Non c'è alcun dettaglio circa il powertrain (a parte la sua fonte di energia) e mancano anche i dati sulle prestazioni... e stavolta non si sa nemmeno quale famoso compositore abbia realizzato la sua colonna sonora elettrica. Sappiamo però che è verde, un tipo di notizia riservata che puoi trovare solo su TopGear. E a prima vista si potrebbe azzardare che è un verde unico, creato ad hoc e dedicato a Kith, che ha collaborato - in un modo o nell'altro - con BMW per creare questa macchina.
Facciamo le presentazioni
Ok, probabilmente vi starete chiedendo cosa sia Kith. Bene, attraverso un attento esame, abbiamo scoperto che apparentemente è così che Mike Tyson pronuncia "kiss", bacio. Scherzi a parte, Kith in questo caso si riferisce a un marchio di moda fondato poco più di un decennio fa da un newyorkese di periferia di nome Ronnie Fieg. Kith, come marchio, è più o meno come vi potreste aspettare: felpe di cotone con cappuccio che costano un paio di centinaia di euro, giacche da lavoro per coloro che non hanno lavorato nemmeno un giorno in vita loro e scarpe da ginnastica che persino Jerry Seinfeld si vergognerebbe di indossare con i jeans. Oh, e neanche a dirlo l'azienda ha più collaborazioni di quante voi possiate immaginare.
Una scelta discutibile...
Per quanto riguarda il contributo di Kith sulla BMW 1602 personalizzata... vediamo un po'. La pelle pieno fiore (cioè la migliore) color caramello è sicuramente una carta vincente, ma l'abbinamento del verde e del marrone chiaro non è certo rivoluzionario. Ciò che è un po' più rivoluzionario è l'uso della "pelle merino", dato che la merino è una razza di pecore nota per produrre la migliore lana di pecora del mondo. Quindi fare la pelle da quel particolare ovino è un po' come uccidere la gallina che depone le uova d'oro per farci il brodo. Mah...
... anzi due o tre
E quella non è l'unica cosa che fa sollevare il sopracciglio. Che idea è sostituire la scritta BMW sul classico logo con KITH? È un po' come mettere il vostro nome sui compiti di qualcun altro. Il che, a quanto pare, è qualcosa che funziona meglio se viene fatto centinaia di volte: osservate attentamente la pelle di pecora e noterai che il logo Kith viene ripetuto quasi all'infinito. Chissà cosa ne pensano quelli di Versace....
Una lezione di storia
Purtroppo con questo praticamente si esaurisce ciò che sappiamo su questa BMW personalizzata. Anche questa volta c'è dunque il rischio che venga rispolverato l'inflazionato modo di dire secondo cui "c'è tanto fumo e poco arrosto". A questo punto vediamo di capire almeno cosa abbia dato vita a questa particolare collaborazione. Sfortunatamente, il meglio che possiamo fare è una sorta di lezione di storia. Breve, promesso. Stando a quel che si racconta, ai Giochi Olimpici del 1972 a Monaco, un paio di 1602 furono convertite in elettriche per consentire ai fotografi di seguire da vicino gli "eventi sulle lunghe distanze", il che probabilmente significa la maratona più che, diciamo, i 1500 metri stile libero. E nel caso in cui quel piccolo pezzo di storia dei veicoli elettrici vi fosse sfuggito, non sentitevi in colpa: ai Giochi di Monaco sono capitate un paio di altre cose che hanno messo in secondo piano i mezzi di trasporto usati dai fotografi...
Mezzo secolo di tradizione
Ciò significa che la BMW è attiva nel mondo delle auto elettriche da cinquant'anni anche se fino all'avvento della i3 la sua presenza è stata un po' scarna, ancor più di un modello pelle e ossa. Ed è forse questa la ragione per cui il traguardo di mezzo secolo di BMW elettriche viene celebrato solo da un marchio di moda americano fondato nel 2011. Ma in fondo questa è la moda...
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