SPECIFICHE IN EVIDENZA
- MOTORE
1.469 cc, 4 cilindri in linea, turbo benzina - full hybrid
- POTENZA
160 CV
- 0-100
8,8 secondi
- C02
144 g/km
Quante volte avete sentito dire “è la volta buona”, per il marchio Alfa Romeo, negli ultimi 20 anni? Probabilmente molte, troppe. Soprattutto perché, di volte buone, ma buone davvero, ce ne sono state pochissime. La Giulia? Sì, ha reso orgogliosi gli amanti del Biscione con caratteristiche dinamiche al di sopra della media del segmento; e non solo. Peccato che, in quanto berlina a 3 volumi, ha avuto lo stesso tempismo di Nokia con gli smartphone. La Stelvio? Ecco, qui siamo già nel campo delle volte buone: il prodotto c’è e le vendite anche, ma Audi Q5, BMW X3 e Mercedes GLC non sono mai state davvero impensierite dal SUV italiano, se non in Italia. Con la Tonale, il top management di Alfa Romeo punta alla fascia premium, con il ceo Jean-Philippe Imparato che in occasione del lancio ha dichiarato: “il target dal punto di vista della qualità è Lexus”. Stiano tranquilli comunque gli alfisti: il piacere di guida è stato al centro dello sviluppo della Tonale.
Le rivali, quelle principali e le altre
Con quest’auto Alfa Romeo punta dunque al vertice del segmento. E qui viene il bello, perché si tratta di uno dei più combattuti in assoluto, in termini numerici e qualitativi. L’obiettivo sono sempre loro tre, Audi, BMW e Mercedes, con Q3, X1 e GLA. Ma non si deve commettere l’errore di sottovalutare Cupra Formentor e Mazda CX-30, DS4, Jeep Compass e Peugeot 3008, così come Kia Sportage e Hyundai Tucson, Range Rover Evoque, Volkswagen Tiguan, Volvo XC40… Lo so, non tutte le auto citate sono sovrapponibili alla Tonale, ma chi è orientato a un SUV attorno ai 4,5 metri di lunghezza non sta lì troppo a soppesare l’inclinazione del lunotto o i 10 cm in più o in meno di carrozzeria.
Il biglietto da visita
Elemento chiave per avere successo è la bellezza esteriore. E su questa non mi esprimo. Ci sono però elementi oggettivi su cui vale la pena soffermarsi. Penso per esempio al grande scudetto anteriore verso il quale convergono le linee del cofano motore. Penso ai fari anteriori incastonati tra cofano (sopra) e paraurti, sotto. Altro richiamo alle Alfa Romeo del passato è la GT Line, cioè l’andamento sinuoso della linea di cintura. Non mancano inoltre la V nel lunotto, i fori nei cerchi e il volante molto snello, per quanto snello possa essere un volante moderno, con tutti i comandi di cui è dotato.
C’è anche, però, una questione di proporzioni, che guardando la Tonale non può non saltare all’occhio: guardandola lateralmente si notano sbalzi forse un po’ troppo accentuati. Per i meno esperti, mi riferisco alla porzione di carrozzeria davanti alle ruote anteriori e dietro a quelle posteriori. Non solo, da un'Alfa Romeo mi aspetto una carrozzeria che si allarga verso il basso, come per contenere le carreggiate larghe e “aggredire” la strada. Questo aspetto secondo me un po' manca, sulla Tonale. Prima di cambiare discorso, ecco le dimensioni: 4,53 metri di lunghezza, 1,84 di larghezza e 1,60 di altezza.
Pronta in inserimento
Il momento clou, quando si guida un’Alfa Romeo (sì, anche un SUV), inizia quando finiscono i rettilinei. E le spiegazioni iper dettagliate degli ingegneri su come e quanto abbiano lavorato sul telaio mi “esplode” tra le mani alla prima curva. Basta il minimo movimento di volante che la Tonale è già dentro; più rapidamente di quanto mi aspettassi. E non sto nemmeno forzando la mano. Cosa che a dire il vero non mi riuscirà quasi mai in questo primo test drive: le stradine strette del lago di Como, trafficate come Times Square il 24/12 alle 18:00, non sono il massimo della vita per mettere alla prova le doti di handling di un’Alfa Romeo; ma forse nemmeno quelle di uno scooter a tre ruote.
Ottime sensazioni
Detto questo, la sensazione - non vedo l’ora di confermarla nel corso di un test approfondito, su strade più larghe e scorrevoli - è che il telaio sia all’altezza. In ogni caso non ci si deve dimenticare dello scopo e del posizionamento di questa macchina, che è ben diverso da quello della Giulia ma anche da quello della Stelvio, che non solo è di un segmento superiore ma nasce (come del resto la Giulia stessa) su una base meccanica differente, con motore longitudinale, trazione di base posteriore e sospensioni molto raffinate. Lo schema della Tonale prevede invece il motore trasversale e la trazione di base anteriore, oltre allo schema McPherson sia davanti sia dietro. Il comfort? È sorprendente: nonostante i cerchi da 20” dell’esemplare provato, ogni genere di asperità viene “appiattita” come niente fosse. E non perché l’assetto sia cedevole, bensì perché la taratura è azzeccata e lo smorzamento al vertice del segmento (e oltre).
Spinge ma richiede qualche attimo
Altro punto nevralgico di qualsiasi Alfa Romeo in quanto tale è il motore. A voler essere precisi, con la Tonale benzina da 130 e 160 CV (più avanti arriveranno la Diesel e la plug-in hybrid) si deve parlare di powertrain, perché l’endotermico è supportato dall’elettrico, per un sistema full hybrid “semplificato”, capace cioè di muovere l’auto in modalità puramente elettrica nelle manovre di parcheggio e nello stop&go tipico del traffico. Full hybrid significa anche - come del resto mild e plug-in hybrid - che l’elettrico aiuta il termico in accelerazione, fornendo potenza (15 kW) e coppia aggiuntive per migliorare le risposte, efficienza ed emissioni. Ecco, è proprio la prontezza di risposta che mi ha lasciato qualche perplessità: uscendo dalle curve più strette in salita, in particolare, da quando si dà gas a quando la Tonale inizia davvero a spingere passa qualche attimo di troppo. Trascorso questo tempo, tranquilli, le prestazioni ci sono tutte.
Per il resto, è molto buona la fluidità del sistema ibrido nel passaggio da una modalità all’altra ed è ben calibrata l’integrazione della frenata tra il sistema di rigenerazione e l’impianto frenante vero e proprio: cosa questa non scontata sulle ibride.
Connettività al top
Fin qui, ciò che si pretende da un’Alfa Romeo. Ci sono però un sacco di altre cose che l’automobilista medio si aspetta da qualsiasi auto, la più importante delle quali è la connettività: Alfa Romeo ha fatto un gradissimo passo avanti da questo punto di vista. Tra le maggiori novità segnalo l’integrazione dei comandi vocali di Amazon Alexa, tramite i quali è anche possibile chiedere di aggiungere prodotti alla lista della spesa, trovare un ristorante nelle vicinanze, regolare le luci o il riscaldamento di casa. Tutto questo, ovviamente, durante la guida. Il meglio però è ben altro. Per esempio, la possibilità di trasformare la Tonale in un Amazon Locker: debutta infatti una nuova funzione che, se abilitata tramite app, consente di mettere in comunicazione il corriere e proprietario dell’auto al fine di lasciare il pacco nel bagagliaio.
Ancora, la Tonale è la prima auto al mondo a poter generare un certificato digitale (e incorruttibile) NFT. In questo file, sulla base di quanto consentito dall’utilizzatore, possono essere registrate un numero variabile di informazioni. L’NFT riporterà i dati sulla vita della Tonale, generando in questo modo una certificazione che potrà essere utilizzata come garanzia del buon mantenimento della vettura, supportandone di conseguenza il valore residuo. Detto della tecnologia “ludica”, ecco cosa prevede la Tonale in tema sicurezza. I sistemi di assistenza alla guida sono di livello 2 e riescono a gestire in autonomia accelerazione, frenata e mantenimento corsia.
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Spazio per tutto e tutti
A fare un’Alfa Romeo un’Alfa Romeo è anche la posizione di guida: la seduta della Tonale è inevitabilmente più alta rispetto a quella di una berlina della tradizione, ma l’allineamento tra volante, sedile e leva del cambio è da manuale dell’ergonomia; ampie le regolazioni, che permettono così di ritagliarsi la posizione ideale a chiunque L’abitabilità? È buona anche per 5 adulti, grazie all’ampio spazio per chi siede dietro. La capacità di carico è di 500 litri, che diventano 1.500 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori.
Prezzi
Capitolo prezzi: partiamo dalla versione di lancio, la Edizione Speciale. 299€ al mese con motorizzazione Hybrid 130 CV e con 3 anni di garanzia. Offerta valida fino al 31 maggio 2022 con il contributo Alfa Romeo e dei Concessionari aderenti.
Il noleggio? Il canone parte da 389 euro (iva inclusa) e prevede un anticipo di 14.500 euro (iva inclusa). La formula include 36 mesi e 45.000 km, copertura RCA con penale risarcitoria, assistenza stradale, servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria, servizio copertura incendio e furto con penale risarcitoria, servizio riparazione danni con penale risarcitoria, servizio di infomobilità I-Care e l’utilizzo gratuito di Leasys UMOVE App per la gestione del contratto di noleggio e dei servizi legati alla mobilità. In più, con Noleggio Chiaro, il cliente avrà diritto di prelazione per l’acquisto del veicolo ai relativi termini e condizioni contrattuali e al prezzo di 25.783 euro iva inclusa.
A proposito di acquisto "vecchia maniera", questi i prezzi della 130 CV: si parte dai 35.500 euro della Super, si passa ai 38.000 della Sprint per arrivare ai 39.000 della Speciale. Per la Tonale da 160 CV, invece, questa la "scala": 42.300 euro la Ti, 41.000 euro la Speciale, 44.800 la Veloce.