Guida
Partiamo dalle basi: la massa è centrata, con un leggero sbilanciamento all'indietro (1%) e il centro di gravità è il più basso possibile. Ciò non toglie che si debba fare qualcosa di speciale con le sospensioni. Senza scendere in tecnicismi estremi, quelle della Purosangue sono le TASV (True Active Spool Valve) di Multimatic. In pratica, la compressione e l'estensione sono modulate all'infinito da motori elettrici da 48 V per ciascuna ruota tramite riduttori. Si tratta di una sospensione che reagisce più rapidamente e può avere una gamma di risposte molto più ampia rispetto ai sistemi tradizionali, tanto da non aver più bisogno di barre antirollio. Controllo della cassa e comfort di guida. In teoria, il miglior compromesso possibile.
Dalla teoria alla pratica
Ok, ma tutto questo è efficace? Risposta breve: sì. E in modo spettacolare. La Porsche Cayenne Turbo che ha cercato di inseguire la Purosangue per una foto ha certamente sentito i dossi che la Ferrari ha “appiattito” e, dopo il terzo attacco di sottosterzo e qualche rischio di troppo, è stata costretta a rinunciare. Il ritmo della Purosangue era semplicemente insostenibile per la Cayenne. La risposta più lunga richiede un po' di spiegazioni. Partiamo dallo sterzo, perché il feeling può essere distrutto in un attimo da un cattivo controllo degli ammortizzatori.
Questione di feeling
Solitamente, le Ferrari le guidi di polso, bastano pochissimi movimenti del volante per metterle sulla linea desiderata. La Purosangue, pur essendo eccezionale, è meno immediata, meno chirurgica. Non si tratta, tuttavia, di una critica. Se la Purosangue fosse troppo leggera e immediata, sarebbe come alcuni degli altri hyper SUV - finti - e darebbe una leggera sensazione di mal d'auto. Il vostro orecchio interno spesso sa quando l'elettronica vi fornisce informazioni false. Questa è un'auto che a bassa velocità, con le ruote larghe, i pneumatici invernali e il camber che si ritrova, soffre un po’ l’asfalto sconnesso. Ma c’era quasi da aspettarselo. Durante la marcia, però, la Purosangue è ovattata, silenziosa, confortevole... facile.
Se la Purosangue fosse troppo leggera e immediata, sarebbe come alcuni degli altri hyper SUV - finti - e darebbe una leggera sensazione di mal d'auto
Cosa colpisce di più alla guida della Purosangue
Dove altri SUV sono a corto di idee, la Purosangue alza il tiro. Salendo nella gamma di giri del V12, si scoprono nuove profondità sonore, cambi di ritmo netti e uno scorrere del mondo esterno al doppio della velocità che ci si aspetta. La Purosangue ha il raro pregio di metterti in comunicazione col mondo esterno e una delle ragioni di questa sensazione è che il sistema di trazione integrale sembra essere estremamente orientato verso l’asse posteriore. Su una strada asciutta e sotto carico, ad esempio in accelerazione all'uscita di uno dei tornanti, i pneumatici posteriori girano allegramente prima che l'avantreno rimetta tutto in riga. Allo stesso modo, non si tratta di un fuoristrada: pensate a un'auto a trazione posteriore con un asse anteriore ausiliario piuttosto che a qualcosa che può bloccare un differenziale.
Una Ferrari vera
Soprattutto: le ruote posteriori sembrano ruotare intorno a un perno, quando si dà troppo gas in uscita dai tornanti; il che è fantastico. Il grande contagiri centrale è di colore giallo sole e la lancetta continua a oscillare allegramente verso l'una, prima di sobbalzare all'indietro mentre le grandi palette eseguono il consueto cambio di marcia. Colonna sonora di tutto ciò: una delle migliori al mondo: quella di un V12 aspirato. Tutto è come dovrebbe essere, insomma.