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Lotus Eletre S: la sostenibile pesantezza dell'essere elettrica

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Paolo Sardi
Pubblicato il: 10 lug 2023
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SPECIFICHE IN EVIDENZA

  • MOTORE

    2 elettrici, ant. e post.

  • POTENZA

    603 CV

  • 0-100

    4,5 sec.

I tempi cambiano, non c'è niente da fare. Se qualche anno fa - neppure tanti, a ben vedere - vi avessi detto di aver provato una bella Lotus, aggiungendo che si trattava di un SUV elettrico da 2,5 tonnellate abbondanti, avreste probabilmente chiamato un esorcista. In alternativa mi avreste fatto prescrivere un TSO e fatto indossare uno di quei camicioni bianchi con le maniche lunghe lunghe, che si legano dietro. Oggi invece certi trattamenti non sono riservati nemmeno a chi afferma con tono perentorio: “La Eletre è una vera Lotus”, nonostante le sportive del marchio abbiano fatto da sempre della leggerezza un motivo vanto.

Una diversa prospettiva

Osservando la linea della Eletre è possibile iniziare a farsi un’idea di cosa intendano quelli di Hethel quando dicono che la leggerezza oggi non si misura solo con la bilancia. La macchina sarà anche lunga 5 metri e 10 e alta come un furgoncino ma questo non vuol dire che sia goffa. Il tetto nero è un trucco che funziona bene per alleggerire la parte superiore, mentre in basso si alternano con gusto linee tese ed alte più bombate. In tutto questo forma e funzione vanno d'amore e d'accordo. Le nervature hanno precise funzioni aerodinamiche e fanno gioco di squadra con la griglia attiva, lo spoiler mobile e molti condotti che canalizzano l'aria in modo sapiente. Il risultato è un Cx che può scendere fino a 0,26 montando le telecamere al posto degli specchietti elettronici tradizionali, una scelta hi-tech che non brilla però per funzionalità.

Come in un videogioco

L’eventuale presenza degli schermini che proiettano le immagini delle loro telecamere fa sembrare la plancia una specie di cabina di regia, tanti sono i display sparsi qua e là. Pilota e passeggero anteriore se ne ritrovano davanti uno sottile ciascuno, mentre al centro troneggia un touchscreen ad alta definizione da 15,1 pollici. Il sistema operativo Lotus Hyper OS, sfrutta Android, la rete 5G e grafiche ereditate dal mondo gaming e in particolare da Unreal Engine, che rendono l’approccio intuitivo e coinvolgente.

Musica, maestro!

Tra i tecnici Lotus c’è pure chi fa notare come anche una fruizione immediata dei contenuti digitali possa essere interpretata in senso lato come una forma di leggerezza. Per fortuna, anche per coprire un po’ lo stridore delle unghie di chi si arrampica sugli specchi, si può contare sul KEF Reference Audio system, uno stereo esagerato, con 23 speaker e 2.160 W di potenza. L’impianto è di serie sulla Eletre S della prova, mentre è a pagamento sulle versioni base e R, che di devono accontentare - tutto è relativo, si sa - di 15 altoparlanti e 1.360 W. Tecnologia a parte, la Eletre convince anche per la qualità delle finiture. Ovunque cada l’occhio si trovano arredi ben fatti, realizzati con materiali di pregio e assemblati con precisione. Peccato solo che la plancia generi fastidiosi riflessi sul parabrezza, un’ingenuità di cui si fatica a capacitarsi a questi livelli.

La business class? È in coda

Di serie la Lotus propone la Eletre con un abitacolo a cinque posti, ma a richiesta si può avere anche con quattro poltrone singole. Il questo caso le due posteriori sono divise da un mobiletto centrale che ospita il display con cui gestire il clima quadrizona, l’avanzamento del sedile del passeggero anteriore e la selezione musicale, oltre alla trasparenza dell’eventuale tetto panoramico. Certe attenzioni - e l’enorme quantità di spazio - la dicono lunga su quanto i progettisti abbiano preso a cuore le sorti dei passeggeri posteriori. Sarà felice chi - magari all'ombra della Grande Muraglia - deciderà di accomodarsi dietro e far guidare un autista.

Di sana e robusta costituzione

Ciò non significa tuttavia che in Lotus si siano scordati di chi preferisce impugnare in prima persona il volante. Questo è peraltro spettacolare, con a sinistra un primo bilanciere per regolare la frenata rigenerativa e destra un secondo per scegliere la modalità di guida tra Tour, Range, Sporrt, Off-Road e Individual. Lontano dalla vista si nascondono l’Electric Premium Architecture (EPA) e una struttura confezionate con tanto alluminio e una buona dose di acciai ad alta resistenza. Le sospensioni adottano uno schema definito multi-link su entrambi gli assi, con molle ad aria a doppia camera e ammortizzatori a controllo elettronico.

C'è il trucco, però...

Non occorre fare molta strada per convincersi della bontà delle scelte fatte dai discepoli di Colin Chapman. A onor del vero va detto che la prova si è svolta in Norvegia, dove le buche non sanno nemmeno cosa siano e si deve viaggiare spesso a ritmo blando, visti i limiti bassi e lo zelo dei tutori dell’ordine. Ciò non toglie però che la Eletre S sappia muoversi su strada in maniera davvero fluida e composta. Nonostante sia equipaggiata con cerchi da ben 22 pollici, il comfort resta tra l'altro buono anche optando per il driving mode Sport, che rende la Eletre S un po’ più dinamica e permette di godere appieno delle prestazioni. E queste non sono affatto da poco. I dati nella scheda dicono già molto ma vale la pena di evidenziare come il passaggio da 80 a 120 km/h avvenga in meno di 2 secondi, permettendo di sbrigare ogni pratica di sorpasso in un batter d’occhio.

Si fermi chi può

Alla faccia di una passo di ben 302 cm, la macchina sfoggia dunque una buona fluidità d’azione e una personalità decisa anche in movimento, cosa non proprio comune nel mondo dei SUV che viaggiano a batteria. La massa in fin dei conti si sente più in frenata che altro, con l’impianto che interviene in maniera decisa solo se si entra a gamba tesa sul pedale. Tornando alla batteria, prima di chiudere due paroline vanno spese per sottolineare come la Eletre abbia un sistema di bordo a 800 V e possa allacciarsi in teoria a colonnine fino a 350 kW. Grazie a loro la carica passa dal 10 all’80% in appena 20 minuti e si riguadagnano 120 dei 600 km di autonomia in soli 5 minuti. In fondo - ammiccano in Lotus - anche certi dati danno un bel senso di leggerezza, no?

Leggi anche; La Lotus Evija Fittipaldi è già andata a ruba

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