SPECIFICHE IN EVIDENZA
- MOTORE
3 cil. 1.2 turbo benz. + 1 mot. elet.
- POTENZA
136 CV
- 0-100
10,2 secondi
- C02
123 - 127 g/km
È tutta nuova la Peugeot 3008, e ora punta sull’originalità: abbandonati i panni da classica SUV della precedente edizione, ora veste quelli di una crossover coupé e sfoggia una certa grinta, specialmente nel frontale, con mascherina in tinta e led diurni che sembrano artigli di un felino. La lunghezza da paraurti a paraurti è aumentata di 9 cm, dunque ora siamo a 454 in totale, e l’insieme è equilibrato: complici le modanature in plastica nera che corrono nella parte inferiore della carrozzeria e lungo i passaruota, l’auto appare più snella di quel che è in realtà.
NATA ELETTRIFICATA
Questa terza generazione della 3008 impiega la piattaforma “multienergia” STLA del gruppo Stellantis, che può ospitare motorizzazioni sia termiche che a corrente. Ha esordito l’anno scorso, coi riflettori accesi sulla versione full electric e-3008, alla quale si sono affiancate le ibride a benzina: una è plug-in, quindi ricaricabile anche alla spina, mentre l’altra è la mild hybrid protagonista di questo test, capace di 136 CV. Scegliendola in allestimento base Allure anziché nel più ricco GT dell’esemplare che ho guidato, la Hybrid è più accessibile della gamma.
DESIGN DELLO SPAZIO
Il lunotto molto inclinato è l’elemento distintivo della coda, assieme al doppio spoiler: elementi dal design riuscito, ma che non favoriscono la visuale posteriore. E manca pure il retrotergi. Nelle manovre in retromarcia, meglio fidarsi di telecamere e sensori... In compenso le esigenze dell’estetica non hanno inficiato la capacità del bagagliaio (favorita anche dalla collocazione sotto il sedile di guida della batteria del sistema ibrido): con i cinque posti in uso ci sono 520 litri dichiarati, e reclinando lo schienale nel divano (diviso in tre parti, con quella centrale più stretta, abbattibile singolarmente per stivare oggetti lunghi) si arriva a 1.482 litri.
UN DISPLAY SOSPESO
A bordo si nota a ricercatezza dello stile pari, se non superiore, a quella riservata alla carrozzeria. Al centro dell’attenzione c’è il largo display curvo (ben 21” di diagonale”) che, grazie a un supporto “invisibile”, sembra levitare sulla plancia e rimane più alto del piccolo volante di forma schiacciata. Ampiamente personalizzabile nella grafica e nelle informazioni visualizzate, nella parte sinistra ospita la strumentazione e in quella destra il touch screen dell’infotainment; utile il secondo schermo tattile dal quale si possono impostare le scorciatoie per i sottomenu preferiti, che rimane proprio sopra la fessura con la piastra per la ricarica wireless dello smartphone. La gran parte delle funzioni di bordo, inclusa la climatizzazione, si controlla a sfioramento, ma nel tunnel e nelle razze del volante sopravvivono alcuni (graditi) comandi fisici.
POLTRONE LARGHE E SAGOMATE
I materiali – fra i quali il tessuto che riveste parte della plancia, del tunnel e dei pannelli delle portiere – sono adeguati al prezzo della Peugeot 3008. E neppure delude l’abitabilità: è vero che chi guida si trova troppo facilmente a toccare con il ginocchio destro il largo e alto tunnel, però le poltrone sono davvero accoglienti, a dispetto della loro sagoma sportiva. Si viaggia comodi anche sul divano, dato che lo spazio per le gambe e sopra la testa è buono; tuttavia un eventuale occupante del posto centrale deve vedersela con il mobiletto con bocchette d’aerazione che sbuca fra i sedili. Numerosi e ben congegnati i vani portaoggetti, fra i quali spicca il pozzetto sotto il bracciolo anteriore, profondo e pure refrigerato.
L'ELETTRICO È NEL CAMBIO
Il powetrain della Peugeot 3008 Hybrid è incentrato su un tricilindrico turbo da 1,2 litri, al quale fornisce aiuto un motore elettrico montato nel cambio robotizzato, che è l’e-DC6 a doppia frizione con sei marce. L’unità a corrente può anche spingere la vettura autonomamente per brevi tratti; ad alimentarla provvede una batteria agli ioni di litio con capacità di 0,89 kWh (dei quali 0,43 kWh utilizzabili), ricaricata dal sistema che recupera energia in decelerazione o, se necessario, dal motore termico stesso.
PEUGEOT 3008 HYBRID: RISPONDE FLUIDA
In alcune condizioni, come ad esempio a bassa velocità o comunque quando la richiesta di potenza è ridotta o nulla, il tricilindrico viene disattivato e non brucia benzina. E giusto a proposito di consumi, a fine test il computer di bordo ha calcolato oltre 17 km/l di media dopo un tragitto composto perlopiù da strade cittadine ed extraurbane, quindi favorevole a questo tipo di motorizzazione. Del sistema ibrido di questa Peugeot 3008 mi è piaciuta anche la fluidità di risposta, alla quale contribuisce un cambio capace di innestare i rapporti rapidamente e sempre coi guanti di velluto.
HA I PADDLE MA NON È SPORTIVA
Il robotizzato è gestibile pure tramite i paddle al volante, ma non aspettatevi sportività e “cattiveria”: la massa della vettura in ordine di marcia è sui 1.650 kg e qui, più che alle capacità di sprint, si è puntato al rendimento complessivo e alla dolcezza di funzionamento. Qualità, quest’ultima, che contribuisce al comfort tanto quanto il valido isolamento acustico dell’abitacolo: non si viene disturbati da fruscii e rumore di rotolamento delle ruote, e men che meno dalla voce del tre cilindri. E grazie agli pneumatici a spalla alta (225/55 R19), nemmeno si balla troppo sullo sconnesso, nonostante le sospensioni siano piuttosto solide e in grado di tenere bene a bada i movimenti della carrozzeria: fra le curve la Peugeot 3008 non è affatto impacciata, anzi il contrario. E pure lo sterzo – relativamente leggero ma preciso – offre un buon feeling.
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