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Prova Renault 5 E-Tech Electric - Semplicemente... chapeau!

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Paolo Sardi
Pubblicato il: 23 ott 2024
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SPECIFICHE IN EVIDENZA

  • MOTORE

    1 elettrico anteriore

  • POTENZA

    150 CV

  • 0-100

    8 secondi

Inutile perdersi tra preamboli e giri di parole: la prova Renault 5 E-Tech Electric è una di quelle che ho atteso con più interesse negli ultimi mesi. Il motivo è presto detto. Da una parte, dopo essere rimasto stregato dal look della Cinq, volevo capire quanta sostanza ci fosse dietro a quel look sbarazzino. Dall'altra volevo farmi un'idea di quante chance abbia questa macchina per portare proseliti alla causa dell'elettrificazione all'ombra della Losanga. Volete sapere come è andata? Seguitemi, on y va!

Colpo di fulmine

Se in foto la Renault 5 elettrica già vi piace, preparatevi a un restare vittime di un coup de coeur quando ve la troverete davanti. La macchina ha una chiara ispirazione rétro ma di tutti i remake apparsi nel corso degli ultimi decenni, questo mi sembra uno di quelli più riusciti. Perché? Probabilmente perché invece che partire da un modello Anni 50, come le pur azzeccatissime Mini e Fiat 500, sfrutta una base già più moderna, degli Anni 70. La Renault 5 del passato aveva insomma già proporzioni giuste e attuali, che i designer hanno sviluppato in maniera furba. Le misure? La Renault 5 E-Tech Electric è lunga 392 cm, larga 177 e alta 150.

Al di là della sagoma familiare, ci sono tanti dettagli che catturano l'attenzione, come i fari, le luci di coda e la vecchia presa d'aria sul cofano, che qui diventa un indicatore di carica della batteria, con cinque tacche.

Io trovo poi molto seducenti le nervature che segnano i parafanghi e ammiccano alle versioni sportive del passato. Un ultima nota di merito va alla tavolozza dei colori, che propone coraggiosamente anche tinte sgargianti. Sappiate che il giallo e il verde Pop delle immagini sono metallizzati e fanno della 5 la star indiscussa di ogni semaforo. In alternativa ci sono bianco, blu e nero.

Fa la sua onesta figura

Nell'abitacolo ci sono un po' meno richiami al passato. A creare un fil rouge con la tradizione sono più che altro i sedili, la cui forma farà scendere una lacrimuccia ai nostalgici della leggendaria Renault 5 Turbo, quella a motore centrale e con le prese d'aria laterali, tanto per capirci. Per il resto la modernità regna sovrana, con una strumentazione e uno schermo centrale con una diagonale da una decina di pollici. La navigazione tra i menù non crea problemi ed è positivo che le principali funzioni della climatizzazione si possano gestire con tasti fisici. Casomai pare un po' troppo affollato il lato destro del piantone dello sterzo, da cui spuntano la leva del cambio, quella dei tergicristalli e il satellite dell'impianto multimediale.

Premesso che la  Renault 5 E-Tech Electric protagonista del test drive era nell'allestimento di punta Iconic Cinq (34.900 euro), devo dire che alla Régie hanno fatto un buon lavoro a livello di finiture. Davanti al passeggero c'è un inserto in ecopelle con cuciture a contrasto, sui pannelli delle porte ci sono ampie zone imbottite rivestire nello stesso tessuto (riciclato) dei sedili e diversi elementi rigidi hanno comunque finiture superficiali elaborate, che li nobilitano. Insomma, la 5 elettrica non si potrà definire un prodotto premium ma la qualità percepita è comunque buona

Che raffinatezza, il multilink!

Passando a quel che è celato alla vista, la nuova Renault 5 E-Tech Electric nasce attorno alla nuova piattaforma AmpR Small. Questa è pensata apposta per le elettriche di segmento B e viene impiegata anche sulla Renault 4 E-Tech Electric. In questa configurazione specifica è abbinata a un retrotreno multilink, una soluzione raffinata e tutt'altro che comune per la categoria. Il pavimento piatto e il passo di 254 cm giocano sulla carta a favore della abitabilità e della capacità dichiarata per il bagagliaio, che è di 326 litri. Questo valore è ai vertici del segmento e l'unica critica può andare alla sogliia alta e con un notevole gradino rispetto al piano interno, che complica le operazioni di carico e scarico.

Alla carica!

Quanto alla gamma, la nuova Renault 5 elettrica è proposta con un motore sincrono a rotore avvolto declinato in tre livelli di potenza. La versione della prova sviluppa 150 CV e 245 Nm e ha una batteria NMC (Nichel Manganese Cobalto) da 52 kWh. Scatta da 0 a 100 in meno di 8 secondi, ha una velocità massima autolimitata di 150 km/h e un'autonomia di 410 km. A seguire arriveranno varianti da 120 CV e 225 Nm o da 95 CV e 215 Nm, tutte e due abbinate a una batteria da 40 kWh, che permetterà di coprire circa 300 km con una singola carica. La ricarica della 5 avviene fino a 11 kW con corrente alternata e fino a 100 kW con corrente continua. La 5 E-Tech Electric è dotata di un nuovo caricabatterie bidirezionale compatibile con le tecnologie V2L (vehicle-to-load) e V2G (vehicle-to-grid). È doveroso ricordare che la versione meno potente in allestimento base che arriverà nel 2025 avrà un primo prezzo inferiore ai 25.000 euro. E ora è il momento di passare alla prova su strada vera e propria.

E i piedi?

La Renault 5 E-Tech Electric offre al pilota una valida sistemazione. Il sedile si regola bene ed è facile trovare un posizione gradita. Un po' meno roseo è il quadro per i passeggeri posteriori. Osservando l'auto di lato si nota come il posto di guida sia arretrato e ciò fa sì che gli occupanti del divano abbiano che hanno a disposizione uno spazio un po' risicato per le gambe. Inoltre non sanno nemmeno dove infilare i piedi se chi siede davanti regola la seduta molto in basso. In ogni caso non si deve dimenticare che la 5 è sempre una due volumi molto compatta e quindi merita che le vengano riconosciute tutte le attenuanti del caso.

Compromesso vincente

Già dai primi giri di ruote la Renault 5 E-Tech Electric mette in mostra tante buone cose. Il diametro di sterzata è contenuto (10,3 metri, stando alla scheda tecnica) e l'agilità è notevole, complice uno sterzo abbastanza diretto. L'assetto trova poi un eccellente compromesso tra comfort e tenuta di strada. Non è infatti mollaccione come quello della 5 di antica memoria, ma nemmeno eccessivamente sostenuto. Con un peso che rimane sempre sotto le 1,5 tonnellate e un baricentro basso questa Renault riesce a incassare bene le sconnessioni. Il tutto pur rimanendo neutra e con poco rollio anche quando al pilota si chiude la vena e decide di affrontare qualche curva come se fosse in prova speciale. Anche in questo caso il sottosterzo resta sempre entro limiti ragionevoli.

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Physique du rôle

Il motore, provato in versione da 150 CV, ha una buona vivacità senza per questo risultare troppo energivoro. Il pilota può scegliere tra quattro modalità di guida, una personalizzabile e tre preimpostate: Eco, Normal e Sport. Se la prima sembra aggiungere del bromuro alla chimica della batteria, l'ultima rende il powertrain più reattivo e dà un po' più di peso allo sterzo, cosa che comunque male non fa. Per andare in giro normalmente, comunque, la scelta giusta resta... la Normal. Lo avreste mai detto? Battute a parte, anche qui Renault ha fatto comunque centro, ritenendo inutile andare alla ricerca di prestazioni esagerate, quello sarà compito più della Alpine A290. La 5 fa quel che serve per regalare un sorriso al pilota senza costringerlo a soste troppo frequenti.

Promessa mantenuta

Quanto poi alla autonomia, in una Costa Azzurra disseminata di autovelox e pattuglie, oltre che abbastanza trafficata e con limiti sempre molto bassi, la Renault 5 E-Tech Electric ha dimostrato di poter replicare in proiezione l'autonomia promessa. Sarei curioso di poterla testare anche in condizioni più severe, ma non c'è da dubitare che sia un'auto efficiente. Due paroline le merita pure la frenata rigenerativa che nell'impostazione base non si fa sentire troppo. Il pilota può però sempre selezionare la funzione B e senza arrivare tuttavia mai a una guida one pedal.

La parola al mercato

In definitiva la  Renault 5 E-Tech Electric non ha deluso affatto le mie aspettative. Ha una bella personalità e sa fare anche molto bene il suo lavoro risultando agile e divertente ma al tempo stesso anche comoda e pratica. Ora la parola passa al giudice supremo, ossia al pubblico. In Francia strappa commenti entusiastici ai motociclisti ai semafori, viene fotografata dai pedoni e anche chi indossa una divisa si lascia andare a cenni di approvazione. Il punto chiave, tuttavia, sarà capire quanti alla fine metteranno davvero mano al portafogli, specie quando arriverà la versione di volume.