SPECIFICHE IN EVIDENZA
- MOTORE
1.5 turbobenzina
- POTENZA
150 CV
- 0-100
8,2 secondi
- C02
128 g/km
I numeri di mercato dicono chiaramente che la Skoda Kamiq è un modello di importanza fondamentale per il marchio ceco, chiamato a lottare in quella arena infuocata che è il segmento dei B-SUV. A Mlada Boleslav hanno dunque deciso di rinfrescare il model year 2024, come avevamo già anticipato nei mesi scorsi.
Lavoro di fino
La Skoda è intervenuta con mano leggera ma su molti fronti, esaltando gli storici punti di forza e cercando di mettere una pezza a quelli deboli. Da un lato entrano così in catalogo nuovi ADAS e il portellone motorizzato per accedere a una bagagliaio la cui capacità va dai 400 ai 1.395 litri, ben sopra la media della categoria. Volume a parte, il vano si fa apprezzare anche per la praticità, grazie alla forma regolare, a un utile doppio fondo e alla soglia bassa. A fare da contorno ci sono le immancabili soluzioni Simply Clever, come il portaombrelli ricavato nel pannello della portiera, il raschietto per il ghiaccio nello sportellino del rifornimento e vani portaoggetti sparsi un po’ ovunque. Ora che la Kamiq rinnovata sta finalmente per debuttare nelle concessionarie, non ho perso l'occasione di provarla nella versione 1.5 TSI DSG Monte Carlo.
Occhi furbi
Osservando la Kamiq 2024, gli interventi dei designer si notano soprattutto a livello del muso. Qui cambiano il paraurti, la griglia e i fari. Questi ultimi - ed è una novità per il modello - sulla Monte Carlo adottano la raffinata tecnologia LED Matrix. Come illustrano bene le foto sopra e sotto, oltre ai proiettori hi-tech, lo sfizioso allestimento sportivo porta con sé anche un tetto panoramico, sedili sportivi con poggiatesta integrato, una manciata di dettagli neri e la possibilità di aggiungere alla dotazione un paio di chicche interessanti. Si tratta dei cerchi da 18 pollici e del Drive Pack, che porta in dote tra le altre cose lo Sport Chassis Control, con sospensioni ribassate di 15 mm e una regolazione su due livelli dell’assetto.
Un ambiente curato
Anche con questo outfit sportivo, la Skoda Kamiq si conferma tra le campionesse di versatilità della categoria, offrendo una notevole quantità di spazio in tutte le direzioni. Il pilota, in particolare, può contare su ampie regolazioni per cucirsi addosso il posto di guida, mentre i passeggeri posteriori riescono a stendere le gambe meglio che su altre concorrenti. Anche in materia di qualità delle finiture il quadro è abbastanza positivo. Tutto è assemblato in maniera solida e precisa, la parte superiore della plancia è realizzata in schiumato morbido e l'unica cosa che fa un po' storcere il naso è il fatto che molti componenti in plastica abbiano finiture superficiali diverse. Diciamo che l'effetto patchwork mi piace di più in altri contesti.
Double face
Quando a ciò si abbina il turbobenzina TSI 1.5 ACT (ovvero con disattivazione dei cilindri ai bassi carichi) e il cambio DSG, ecco che avviene la metamorfosi. La tuttofare boema si trasforma da sobria macchina casa-e-lavoro in una specie di hot hatch. Il motore sfoggia una erogazione esemplare, corposo ai bassi e fluido in progressione, ben assecondato da una trasmissione dolce in modalità automatica e rapida negli innesti manuali. Lo chassis asseconda bene il temperamento brillante della meccanica, rendendo la Kamiq incisiva e gustosa tra le curve. Quanto basta perché il sabato venga la voglia di andare a fare la spesa in un agriturismo in collina e non al solito supermercato. A conti fatti gli unici appunti di rilievo nella guida possono andare ai freni, che sono modulabili ma richiedono un intervento deciso per tirare fuori un po' di mordente.
Top Gear
Italia Newsletter
Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter. Riceverai tutte le nuove notizie nella tua casella di posta.
Ricevi tutte le ultime notizie, recensioni ed esclusive direttamente nella tua casella di posta.