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I boss del design Volkswagen: “Perché essere aggressivi? Meglio essere bravi ragazzi”

Le future auto di VW non avranno un look aggressivo, ma una linea familiare e amichevole. Ecco cosa hanno detto i capi del design a TG

Top Gear Team
Pubblicato il: 28 set 2024
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Con i produttori che cercano di diversificare e consolidare la propria identità nell'era dell'elettrico, con cambiamenti significativi nello stile dei veicoli, è un periodo piuttosto importante per i designer di auto. Volkswagen ha mantenuto un approccio relativamente prudente. TG ne ha parlato con Andy Mindt (AM), responsabile del design VW, e Christian Schreiber (CS), responsabile della strategia di design VW, per discutere di come il loro approccio potrebbe cambiare in futuro e, dato che Volkswagen è orgogliosa della propria identità, quali fattori potrebbero essere mantenuti e riproposti nell’era elettrica.

TG: Come pensate di bilanciare passato e futuro?

CS: Ci ricollegheremo direttamente al patrimonio Volkswagen, a partire dalla ID.2all. Riteniamo che sia importante dare a quest'auto un aspetto rassicurante e piacevole, in modo da aiutare il Marchio a risultare facilmente riconoscibile per i suoi clienti.

AM: Credo che la maggior parte delle persone non desideri avere un look più cool e aggressivo. Desiderano invece un bel design per le auto, al passo con i tempi. Che bisogno c'è di essere aggressivi? Il nostro obiettivo è questo: essere i bravi ragazzi.

Perché i clienti dovrebbero essere entusiasti?

CS: C'è un motto che ci piace seguire mentre ci dirigiamo verso il futuro: semplificare la vita delle persone. Vogliamo farlo rendendo la tecnologia più accessibile, ma allo stesso tempo assicurandoci di migliorare l'esperienza. Non vogliamo complicare le cose.

Parlateci dl futuro della Golf GTI e come cercherete di mantenerla attraente

AM: Qui ci sono tre brand molto importanti: Volkswagen, Golf e GTI. Dobbiamo fare in modo che tutti e tre siano ben rappresentati. Le ruote più grandi, la carreggiata larga e la carrozzeria filante sono elementi di design che vogliamo applicare in futuro, a partire dalla ID.2. Credo che tutto ciò si possa trasferire alla GTI e al mondo elettrico, senza problemi.

CS: Se vedo una Mk1 e poi una Mk8, riesco ancora a riconoscere la Golf. È questo che dobbiamo proteggere, e lo sappiamo molto bene. È molto divertente lavorare sulla GTI, ma è anche una sfida perché bisogna essere innovativi facendo in modo che rimanga riconoscibile.

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Quanto è difficile prendere un vecchio design e modernizzarlo, come avete fatto con l'ID.Buzz?

AM: È stato abbastanza facile lavorare sull'ID.Buzz, perché sapevamo cosa avevamo e cosa volevamo ottenere. La forma è riconoscibile, quindi sarebbe stato stupido da parte nostra non utilizzarla.

CS: La piattaforma elettrica ci ha aiutato molto, perché le moderne norme di sicurezza impongono auto più grandi. Non c'è più il motore anteriore e la piattaforma si trova sotto, quindi è stato molto semplice. Inoltre, ci ha permesso di creare più uscite dal veicolo e di migliorare in generale l'idea del Camper.

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Riportare in auge un'auto iconica è un bene o un male?

CS: Per uno che è passato come me da Bentley a Volkswagen è emozionante poter progettare un'auto per la famiglia. Mi rende orgoglioso. Non si tratta solo di progettare un'auto per qualcuno, ma di progettare un'auto per me. È questo che rende entusiasmanti i progetti.

E per quanto riguarda le parti interne delle auto, quali novità possiamo aspettarci?

CS: Quando si apre la portiera di una Bentley, si viene accolti da un ambiente spazioso, audace e lussuoso. Quando si apre la portiera di una Volkswagen, l’abitacolo deve essere semplice e fruibile, non eccessivo. Lo stesso deve valere quando si usa l'auto: deve essere facile e non complicare le cose. Ci saranno Easter eggs delle auto del passato. Per esempio, avremo alcuni motivi specifici per i modelli GTI, siamo molto protettivi nei confronti di queste cose, quindi non li useremo su altri modelli.

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AM: Cercheremo di eliminare i materiali plastici a basso costo e di destinare le risorse ai tessuti e al miglioramento della qualità. Un esempio potrebbe essere il pannello porta, ora composto da tre pezzi. Cercheremo invece di progettarlo utilizzando un'isola al centro. Ci saranno ancora la maniglia e il bracciolo come prima, ma tutto sarà costruito in un unico elemento. In questo modo l'intero processo sarà più sostenibile.

Con quale cadenza Volkswagen prevede di rilasciare i prodotti?

AM: Abbiamo rinnovato il nostro programma ICE con la T1 e la Passat per aumentare un po' il nostro portafoglio, e naturalmente abbiamo in arrivo anche veicoli elettrici di fascia bassa e alcuni restyling. Dal 2026, ogni tre mesi avremo qualcosa di nuovo.

CS: Ascoltiamo anche i nostri clienti, non siamo così arroganti da pensare che solo noi possiamo decidere il da farsi. Se c'è richiesta o interesse per qualcosa, questo avrà sicuramente un peso sui nuovi modelli.